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Universo in poesia

di Maresa Galli

Numero 191 - Settembre 2018

È uscito la nuova raccolta poetica di Anna Mozzi, un insieme di versi in grado di far sentire il cuore pulsante del mondo


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“Codici invisibili Siamo STELLE MARINE, animali acquatici, retrattili e volatili poi. Impronte incarnate di un caos primigenio, di piaghe, ferite beanti, di vulnus, di corone di spine. Icone, custodi di pensiero e materia, CODICI da decriptare. È tributo toccante il non-scritto nell’abisso (in)visibile, che rende visibile la sofferenza di muri e silenzi, di cui nessuno parla.” -taglio- Parole profonde, nei versi di “Blu Oltremare”, libro di poesie di Anna Mozzi, (Apeiron edizioni, pagg.80) che si avvale delle incantevoli tavole originali e disegni di copertina di Francesca Bartalini. La sua originale poetica trae ispirazione dalla conoscenza delle diatomee, microalghe unicellulari presenti in tutti gli ambienti acquatici naturali, che ricoprono un fondamentale ruolo ecologico, poiché contribuiscono all’assorbimento dell’anidride carbonica e alla catena alimentare di tutti gli ambienti acquatici e prelevano silicio dalle acque e lo utilizzano nella formazione dei loro gusci. Psicologa e psicoterapeuta, l’Autrice ha ricoperto vari incarichi di Assessore al Comune della città di Caserta. Impegnata in attività di prevenzione del disagio psichico nei licei casertani, Anna Mozzi è socia fondatrice e docente dell’Università delle Tre Età. Negli anni ’70 ha partecipato al Movimento della Psichiatria Basagliana, contribuendo ai primi tentativi del processo di deistituzionalizzazione. La Mozzi ha all’attivo la pubblicazione dei libri “Le rose bisogna annaffiarle se no muoiono!”, “Anche gli Angeli vengono alle mani”, “La sola Grazia è l’Amore”, ed il libro di poesie “PensieRosa”. La sua ricerca poetica raggiunge le profondità della nascita, il mistero della vita, delle acque profonde dove -taglio2- tutto è nato. “Ex abrupto, ammaliata m’immersi così nel blu oltremare, nel grembo/giaciglio, nel ventre, nell’utero, nell’amnios e mi avvolse la placenta salmastra del mare”, scrive. Mediante i versi conduce, non senza crepature e cadute, dall’abisso alle vette, dalle tenebre alla luce, dalla materia al metafisico. Secondo il Feng Shui tutto l’universo è in continuo movimento. La capacità di riconoscere queste energie invisibili ci consente di migliorare la nostra vita. Onde dell’anima portate da una brezza interiore, dal movimento, dal cambiamento ci fanno sentire parte del respiro cosmico. Intensi versi riportano l’uomo alle origini della vita, del logos, dell’equilibrio con l’universo. L’Autrice chiama tutti alla coscienza, al ritorno all’ascolto del battito del mondo e all’armonia possibile. E sulla terribile piaga dei naufragi del nostro tempo scrive: - “Erigo un sacrario per tutti i bambini, per tutte le persone disperse in mare, in terra, in aria ed in ogni luogo, cancellate nella memoria, costrette all’oblio, espropriate e saccheggiate dai loro destini, ora embricati ed incrociati. Le persone non si archiviano, le vite spezzate non si suturano neanche in conto terzi, perché non esistono vite di scarto”. (…) “Spalle al muro io urlo per loro e lascio la parola al mare”. Un bel libro da leggere e rileggere.





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