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Questione di fisico

di Gennaro Santarpia

Numero 186 - Marzo

Orgoglio italiano in fatto di sport, attaccante d’eccellenza della nazionale italiana di pallanuoto: Di Fulvio ci racconta questo meraviglioso sport


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Essere un atleta della pallanuoto è sinonimo di allenamento e passione, come ci racconta Francesco Di Fulvio, uno dei ragazzi della Nazionale Italiana di pallanuoto. Una passione per lo sport così intensa, che nel corso degli anni si è trasformata nell’arma vincente nei momenti di difficoltà. Essere uno del Settebello non è affatto semplice, ma Francesco a soli 25 anni è già una colonna portante di questa squadra. Noi di Albatros l’abbiamo incontrato tra un allenamento in piscina ed una seduta in palestra.

Partiamo dalla base, qual è la cosa più importante in uno sport come la pallanuoto?

“Assolutamente la respirazione, elemento fondamentale per questo sport. Infatti, durante lo svolgimento di alcuni allenamenti capita di interfacciarsi anche con campioni di apnea, che ci insegnano le tecniche migliori per respirare in maniera corretta sfruttando al massimo la capacità polmonare. -taglio- La pallanuoto è uno sport in cui è necessario ‘sentire’ il proprio corpo ed averlo sotto controllo nella sua totalità. Ogni movimento viene studiato ed ‘inculcato’ nella testa di ogni singolo atleta. Infine è necessaria una preparazione fisica adeguata, altrimenti dopo dieci vasche sei già stecchito!”

Cosa non deve assolutamente mancare nella routine di un giocatore di pallanuoto?

“Beh, nuotare, mangiare e divertirsi. Se ci sono questi tre elementi, sei nella giusta direzione.”

Molti tuoi colleghi sportivi, amano condividere sui social le sedute dei propri allenamenti. Tu che rapporto hai con i social network?

“Un buon rapporto, molto normale. Mi reputo uno abbastanza social, ammetto che clicco like qua e là, seguo altri atleti oppure pagine di fitness, nelle quali cerco di trovare sempre qualche nuovo esercizio da fare. Mi piace sperimentare e devo dire che sono fortunato perché sono seguito da ottimi preparatori sia nel club che in Nazionale che sono sempre alla ricerca di nuovi training da provare.”

Come ci si prepara ad affrontare una gara importante?

“Per arrivare ad una gara nella miglior forma possibile è necessario curare ogni piccolo dettaglio: bisogna macinare davvero tanti chilometri in acqua e sollevare tanta ghisa in palestra, senza contare le svariate ore che si passano a vedere i video per studiare gli avversari. Una volta affrontati questi tre step, nei pochi giorni che precedono una competizione, con l’aiuto del team, ci si prepara psicologicamente alla gara cercando di non perdere mai di vista l’obiettivo.”

Ti è mai capitato di non riuscire a mantenere la concentrazione durante una partita?

“Certo, e credimi per un atleta è una cosa bruttissima. Sai di dover essere concentrato, ma non ci riesci. Ricordo in particolare una gara, il giocatore che mi marcava giocava -taglio2- davvero sporco facendo falli che non sono ammessi. Dopo aver preso un’ora di ‘mazzate’ accompagnate anche da appellativi irripetibili, non ce l’ho fatta e sono crollato psicologicamente portando a casa una prestazione da dimenticare per sempre.”

Ad oggi hai raggiunto traguardi importanti nella tua carriera, vivi la pallanuoto ancora come una passione oppure come un lavoro?

“Tutte e due le cose! Ovviamente alla base c’è sempre una grande passione ed un immenso spirito di sacrificio, ma ammetto che ci sono giorni in cui proprio non hai la testa per allenarti e invece ti tocca farlo perché è un tuo dovere di atleta professionista.”

Cosa ami fare nel tempo libero?

“In realtà non ne ho tantissimo, poiché sono tante le competizioni alle quali partecipo durante il corso dell’anno, però quando ho qualche pausa lunga amo molto viaggiare. Infatti, appena avrò la possibilità desidero fare un ‘viaggione’.”

Destinazione?

“Sud America! Ci sono stato per delle gare, ma non ho mai avuto il tempo di poter godere della bellezza di questi posti. Mi piacerebbe fare un tour tra Brasile, Argentina, Belize... Un sogno!”

Che consiglio daresti a tutti i ragazzi che si avvicinano a questo sport?

“Di avere pazienza... ma proprio tanta pazienza. La pallanuoto è uno sport dove non esiste improvvisazione, come dicevo prima, tutto deve essere calcolato e quindi per arrivare ad essere dei giocatori professionisti e non, bisogna allenarsi costantemente. Detto questo, una volta raggiunto un certo equilibrio è tutto splendido, quanto entri in piscina ti senti un tutt’uno con l’acqua e questa sensazione è meravigliosa!”





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