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College boy

di Laura Fiore

Numero 190 - Luglio-Agosto 2018

Poco più che ventenne, Giuseppe Bruno è riuscito a conquistare il proprio spazio professionale e non, grazie ad un grande spirito di sacrificio e passione


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Giurista e criminologo, Giuseppe Bruno – classe 1993 – sta ottenendo grande successo con la sua opera letteraria “L’innocenza perduta di un uomo criminale”, libro che ripercorrere le fasi della costruzione dell’uomo criminale offrendo al lettore una serie di consigli e spunti di riflessione, su argomenti odierni e problematici. Corsista al Master in Scienze forensi, Criminologia investigativa e Criminal Profiler, presso CSI Academy, Giuseppe Bruno dal 2017 è Cultore della materia di Criminologia minorile presso l’Università Niccolò Cusano. Attualmente svolge il tirocinio per la pratica forense presso lo studio legale Labonia, organizza convegni e seminari formativi sulla prevenzione e il contrasto del crimine. Segretario nazionale e socio fondatore dell’Associazione “Tutto ciò che è Vita”, impegnata nella tutela dei minori e componente del consiglio direttivo della sezione Aia-Figc di Rossano, Giuseppe Bruno ha le carte in regola per diventare un punto di riferimento per la sua generazione.

Iniziamo subito dal tuo libro “L’innocenza perduta di un uomo criminale”; è uscito già da un po' di tempo, che riscontro hai avuto da parte del pubblico?

“Molto buono, e superiore alle mie aspettative! Ho avuto la possibilità di avere una risposta di pubblico non solo nella mia regione, ma in tutta la penisola. Sono molto contento ed entusiasta, non me l’aspettavo un successo del genere.”

Com’è nata l’idea di realizzare questo libro?

“L’idea è nata quando ho accostato il mio interesse professionale di criminologo, alla storia della mia vita. Il libro ha come oggetto il minore, ed essendo io abbastanza giovane, mi sono potuto basare solo su quella che era la mia esperienza passata. Accostando la competenza all’esperienza è uscita fuori questa mia opera, che va a toccare tematiche vissute da me in prima persona. Affronto tutte quelle esperienze che un minore vive e dalle quali può uscire come vittima; di conseguenza uno dei miei obiettivi è la tutela del minore e quindi salvaguardare quei ragazzi che si trovano a vivere esperienze negative che possono poi segnare tutta la loro vita.”

Quindi a tratti si scorge un po' della tua storia: partendo da un paesino della Calabria sei riuscito a raggiungere obiettivi importanti. Nei momenti difficili, quando ti sembrava complicato riuscire a farti strada qual è stato il credo che ti ha permesso di arrivare dove sei adesso?

“‘Credi in te stesso’. Sono convinto sia questo uno degli aspetti fondamentali soprattutto quando il territorio in cui si nasce non offre numerose possibilità, in quel momento ognuno di noi deve saper prendere in mano, come me, la propria vita, sia in campo accademico che nel quotidiano. Con resilienza sono riuscito a tirar fuori da esperienze negative qualcosa di buono per riuscire ad affermare me stesso.”

Leggendo la tua biografia, si capisce che sei una persona impegnata in tanti progetti e che coltiva numerose passioni. Come sei riuscito a trovare il giusto equilibrio tra professione e privato?

“Sono convinto che il lavoro non debba mai intromettersi in quelli che sono i momenti che dedichiamo al nostro ‘essere umani’, altrimenti saremmo delle macchine. Io, ho cercato e cerco tutt’ora di ottimizzare i tempi durante le mie giornate. Sono fortunato, perché riesco a far conciliare tutto! La cosa indispensabile è porsi degli obiettivi da raggiungere a breve e lungo termine, così da avere tempo per il lavoro ed il divertimento. Questo comporta dei sacrifici, certo, ma il risultato finale non ha prezzo!”

Nell’opera si evince la grande importanza che ha la famiglia, nel tuo caso quanto è stata importante la tua famiglia nel tuo percorso?

“Tanto, la famiglia rappresenta la pima palestra di vita: in essa si forma la personalità dell’individuo. Fortunatamente mia madre mi ha sempre lasciato la libertà di fare ciò che volevo, e soprattutto mi ha sostenuto perché nei primi anni mi ha aiutato anche economicamente e di questo sono estremamente grato, senza lei non avrei potuto realizzare tutto questo.”

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?

“Grazie all’interesse mostratomi dal pubblico, ho iniziato un vero e proprio ‘tour letterario crime’ che riprenderà a settembre. Per avere tutte le info basta consultare le mie pagine social!”

Sei una persona con le idee chiare, come ti vedi tra dieci anni?

“Di sicuro non smetterò mai di studiare e specializzarmi, mi considero un eterno studente. Tra dieci anni mi vedo affermato come criminologo, anche se il mio sogno sarebbe essere un magistrato.”





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