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Un oceano di sonorità

di Gaetano Magliano

Numero 246 - Dicembre-Gennaio 2024

YTAM ci trasporta nelle stanze del suo "Hotel Corallo", il suo nuovo album in uscita per Columbia Records/Nigiri.


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YTAM (con la Ipsilon), classe 1997, è un giovane cantautore di Brescia. Audiocassette, film cult e musica pop internazionale sono gli elementi chiave che caratterizzano il suo stile, fondendosi in un mix originale dall'anima nostalgica. La scrittura prende spunto da un immaginario popolato da personaggi chiave della cultura pop che, spesso, compaiono come special guest nelle esperienze personali narrate da YTAM giocando un ruolo fondamentale: corrono in aiuto o intralciano il suo percorso. È sulla base di tutto questo (e molto altro), che nelle scorse settimane ha pubblicato il suo nuovo album “Hotel Corallo”, un concentrato di nostalgia e invenzioni dedicato a cuori rotti in cerca di nuovo inizio.-taglio- Hai affermato che “Hotel Corallo è un viaggio che ha come destinazione la meta dei sogni, un posto in fondo al mare dove tutto è possibile, a metà tra la realtà e l’immaginazione. Hotel Corallo è reale, ma è anche il tuo posto dei sogni, è dove anche gli squali sorridono”. C’è un posto reale che ti dà le stesse sensazioni, dove tutto diventa possibile? “Al momento penso di non aver ancora trovato il mio “Hotel Corallo” personale, ma sono convinto che sia là fuori da qualche parte ad aspettarmi. Alla fine ognuno di noi ha un posto dei sogni da raggiungere e il tempo che serve è diverso da persona a persona, in base al proprio percorso.” “BLABLABLA” racconta di una storia piena di incomprensioni cantata come fosse una commedia romantica. Nel video viaggi in macchina, qual è la tua meta e il finale di questa commedia? “‘BlaBlaBla’ è stato uno dei primi pezzi che ho scritto per il disco ed è uno dei punti focali di tutto il lavoro. La destinazione di ‘BlaBlaBla’ sarebbe quella che raggiungi una voltai risolti i problemi di una relazione importante, andando oltre, ma alla fine non ho voluto essere troppo chiaro in modo da lasciare un po' di punti interrogativi a chi la ascolta!” In “Verità” racconti ironicamente di come la verità sia facilmente fraintendibile, mentre in “Millenial” parli delle ultime generazioni cresciute costantemente online, dove regna superficialità e apparenza. Web e social rappresentano una realtà filtrata dalle proprie maschere ma dove emergono anche molte verità. Qual è il tuo rapporto con il mondo online? “Noi delle generazioni più recenti siamo praticamente nati con un telefono in mano, io forse mi sono salvato per un pelo rispetto ai teenagers di oggi.-taglio2- Il mondo online è sempre più grande e io stesso a volte mi rendo conto di passare più tempo del dovuto su TikTok, Instagram o altro, mi distraggo di continuo. Alla fine basta sapersi dare un limite all’uso di Internet, uscire di casa, fare un giro da qualche parte e vivere realmente nuove esperienze personali più spesso, a contatto con le persone.” Nell’album l’unico featuring è con Sami River in “POV”, in un prossimo progetto futuro con chi vorresti lavorare per un featuring? Hai già un’idea o un titolo per il progetto? “Sono molto fiero del feat con Sami River, ci siamo conosciuti in poco tempo ma è stato tutto davvero molto naturale, siamo fratelli separati alla nascita credo. Il prossimo feat è ancora in cantiere! Al momento però posso dire che ho un paio di nomi che mi girano nella testa con cui mi piacerebbe provare a costruire un pezzo.” In “Elettrico” sei stato influenzato da delle esperienze che ti hanno conferito una carica tale da far nascere questo pezzo. C’è qualche aneddoto che puoi condividere con i lettori di Albatros? “L’anno scorso ho avuto la fortuna di aprire un po' di date del tour dei Pinguini Tattici Nucleari ed è stata credo una delle esperienze più assurde che abbia mai fatto. Quei mesi mi sono rimasti impressi così tanto che mi hanno portato a scrivere Elettrico, una canzone fatta di energia e basta. Avevo bisogno di esprimere il modo in cui mi sentivo prima e dopo quei momenti e un pezzo rock n roll anni 50 era la soluzione perfetta.”





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