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Thom Yorke

di Maresa Galli

Numero 201 - Luglio-agosto 2019

Ha appena pubblicato il terzo album solista, “Anima”, e approda con la tournée estiva in Italia: Thomas Edward Yorke è leader, voce solista e chitarra dei Radiohead...


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Ha appena pubblicato il terzo album solista, “Anima”, e approda con la tournée estiva in Italia: Thomas Edward Yorke è leader, voce solista e chitarra dei Radiohead. Cantautore, polistrumentista e compositore, scrive la sua prima canzone a dodici anni: “Mushroom Cloud”, che parla di un’esplosione nucleare. All’epoca della scuola, ad Oxford, incontra i musicisti che faranno poi parte con lui dei futuri Radiohead: Ed O’Brian, Philip Selway, Colin Greenwood. Il gruppo si chiama On a Friday, dal giorno nel quale provava. Nessuno poteva immaginare il successo che avrebbe avuto qualche anno più tardi. I Radiohead sono state una delle rock band più importanti, autori di splendide ballate costruite con tre chitarre, indifferenti alle logiche di mercato. Etichettato, agli inizi, come gruppo che fonde sound dei REM e dei Nirvana, ha in realtà una propria cifra riconoscibile. Il suo brano “Creep”, dedicato agli “sfigati”, li fa conoscere e diventa subito un hit negli Stati Uniti. Il sound da rabbioso diventa romantico, più melodico, e la band approda a soluzioni sonore che evocano i Pink Floyd e un solido pop-rock, confermando, con “The Bands”, il loro valore sulla scena rock degli anni ’90. -taglio- Il capolavoro è “OK Computer”, dall’ascolto non facile, con musica più distorta e testi molto curati, diventando, con quest’album di successo, una band di riferimento sulla scena rock mondiale, ispirando tanti altri grandi artisti (Coldplay su tutti). La svolta elettronica è sancita dell’album “KidA”. Lo scorso anno Yorke pubblica l’album “Suspiria” (“Music for the Luca Guadagnino Film”), il cui singolo “Suspirium” è stato premiato come miglior brano originale alla 75esima Mostra del Cinema di Venezia. “Una bella sfida lavorare con Guadagnino, una licenza per sperimentare”, spiega Yorke che amerebbe lavorare anche con Tarantino. L’album “Anima” è accompagnato da un cortometraggio, su Netflix, nato in collaborazione con il regista Paul Thomas Anderson e Damien Jalet, il coreografo di “Suspiria”. “È un video divertente e romantico e anche un po’ spaventoso”, afferma Yorke. Girato tra Les Baux-de-Provence e Praga, ha per protagonista il cantautore in viaggio in treno e poi alla stazione, dove balla con un gruppo di persone. Colonna sonora, i brani “Traffic”, “Dawn Chorus” e “Not the News”. Presente la compagna di Yorke, Dajana Roncione -taglio2- (l’interprete di Loredana Bertè nel biopic “Io sono mia”, sulla vita di Mia Martini) e la compagnia di ballo svedese GöteborgsOpera. Eclettico, creativo a tutto tondo, il frontman dei Radiohead ha collaborato con diversi gruppi quali Flea, Drugstore, Burial, PJ Harvey, Modeselektor, Sparklehorse, My Bloody Valentine, Björk, con la quale, nel 2008, ha realizzato il singolo “Náttúra” per promuovere il rispetto dell'ambiente. Vegetariano, sostiene i diritti della natura e degli animali. Polemico con Spotify e YouTube, non trova giusto che un artista “anziano”, che non possa più esibirsi, debba finire per strada. Ossessionato, da sempre, dall’alienazione urbana e dal rapporto con la tecnologia che provoca disperazione, Yorke afferma: “chiediamo alle macchine di aiutarci, ma è una relazione a senso unico”, come canta nel suo brano “The Axe”. Campionamenti, loop, ritmi spezzati, ambienti surreali ed evocativi, brevi mantra e aperture melodiche, fanno di “Anima” un album ispirato, sincero, sulla fragilità umana. La copertina mostra un uomo che precipita sui grattacieli di una metropoli risucchiata dalla terra. Messaggi chiari e forti, in un mondo distopico sempre più difficile da gestire.





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