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Suoni caleidoscopici

di Umberto Garberini

Numero 181 - ottobre 2017

Al via la stagione concertistica dell’Associazione Alessandro Scarlatti che affianca a una variegata programmazione musicale importanti progetti per il sociale


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Presentata la stagione concertistica 2017/2018 dell’Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli: ventitré appuntamenti fino ad aprile, ospitati al Teatro Sannazaro, con inizio alle ore 20,30. Si comincia domenica 22 ottobre, protagonista il violino di Isabelle Faust al fianco dell’orchestra Il Giardino Armonico diretta da Giovanni Antonini, musiche di Mozart e Haydn. Si prosegue con i pianisti Francesco Libetta, Leonardo Colafelice e Costantino Catena, che si avvicenderanno (rispettivamente il 2 e 30 novembre e il 14 dicembre) per una full-immersion nel più spettacolare repertorio romantico. Il 9 novembre l’attore Peppe Barra, accompagnato dal Circolo Artistico Ensemble, sarà affabulatore e voce recitante dell’Histoire de Babar di Poulenc; mentre il 23 dello stesso mese si inaugura un ciclo dedicato alle diverse scuole nazionali, partendo da quella russa, a cura di Stefano Valanzuolo e del Quartetto Savinio. -taglio- Imperdibile l’appuntamento del 16 novembre con Viktoria Mullova, che guiderà il suo eterogeneo ensemble in un omaggio alla musica tradizionale brasiliana, dal titolo “Stradivarius in Rio”. Fra le novità, l’incontro tra esperienze musicali inconsuete: il 7 dicembre Michel Godard, virtuoso del serpentone, singolare strumento rinascimentale, rivisiterà in chiave jazzistica musiche di Claudio Monteverdi, nella ricorrenza del 450esimo della nascita; infine - ultimo appuntamento del 2017, il 21 dicembre - sarà di scena la Kronomakia, la battaglia del tempo fra antico e moderno, con il gruppo di musica medievale Micrologus e l’eclettico musicista napoletano Daniele Sepe. Si riprende l’11 gennaio con “Cambiamo l’aria”, dialogo fra la tromba di Marco Sannini e Javier Girotto ai sassofoni, in una personalissima rielaborazione di repertori del ‘700 napoletano. Il 18 gennaio un duo stellare, con Stephen Isserlis al violoncello e Olli Mustonen al pianoforte, impegnati in un denso programma di matrice russa. Non poteva mancare il belcanto con due soliste d’eccezione: i soprani Roberta Invernizzi (25 gennaio, in un raro repertorio inglese del ‘600) e Maria Grazia Schiavo (15 marzo, in un omaggio alla Francia). Significativa è la presenza di complessi cameristici, da quello contemporaneo - l’Ensemble Sentieri Selvaggi diretto da Carlo Boccadoro, al Trio Sitkovetsky (1 e 8 febbraio), entrambi per la prima volta a Napoli; si conferma il consolidato rapporto con la Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio (12 febbraio), in una divertente e scatenata “Festa napoletana”. -taglio2- Inoltre è riservato spazio alle giovani formazioni come il Trio Gaspard (8 marzo) - vincitore del Premio Joachim di Weimar, e il Quartetto Indaco (12 aprile), finalista al Premio Borciani. Il 22 febbraio la straordinaria orchestra Spira Mirabilis eseguirà senza direttore la Sesta Sinfonia di Beethoven, mentre il celebre pianista Stephen Hough (1 marzo) renderà omaggio a Debussy nel centenario della scomparsa. Il 22 marzo il Trio di Parma prosegue il progetto brahmsiano con il prestigioso cornista Guigliemo Pellarin, cui seguirà il 29 un funambolico trio chitarristico composto da Aniello Desiderio, Zoran Dukic e Costas Cotsiolis. Chiuderanno la stagione il violinista Massimo Quarta e la pianista Stefania Redaelli, con un focus sul ‘900 storico, autori Bartók, Poulenc e Messiaen. Contestualmente si affiancano altre attività e progetti, fra cui la proposta “Scarlatti Contemporanea”, quattro appuntamenti con i nuovi linguaggi per celebrare un duplice anniversario: da un lato il centenario della Rivoluzione Russa (8 e 25 ottobre), dall’altro il decennale della scomparsa del compositore Karlheinz Stockhausen (14 e 15 ottobre). Quindi i progetti “Parliamo di musica” e “Musica e società”: il primo rivolto alle scuole medie e superiori con lo scopo di allargare l’insieme delle competenze e offrire agli studenti opportunità di alternanza scuola/lavoro; l’altro abbraccia la platea del quartiere Sanità, in collaborazione con l’IC Casanova-Costantinopoli, finalizzato alla costituzione di un coro di voci bianche secondo i principi del metodo Abreu venezuelano.





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