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Salma Hayek

Contro ogni discriminazione

di Tommaso Martinelli

Numero 211 - Giugno 2020

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Una donna forte, che negli anni ha saputo farsi spazio e costruire il suo successo. Oggi continua con progetti importanti, ma al centro di tutto mette sempre l’amore


Attrice, regista e produttrice, Salma Hayek è da anni una delle protagoniste più popolari di Hollywood. Lontana anni luce dall’immagine più glamour che la vede sposata con il miliardario François-Henri Pinault, l’artista è da sempre in prima linea nelle battaglie per i diritti civili e contro ogni discriminazione: basti pensare al suo appello nel 2014,-taglio- al Festival di Cannes, per la liberazione delle giovani nigeriane rapite da Boko Haram o, in tempi più recenti, la sua lunga lettera affidata alle colonne del “New York Times” in cui rompeva il silenzio sul caso delle molestie sessuali nel mondo del cinema e dichiarava di essere anche lei una delle tante attrici vittime del produttore Harvey Weinstein, il quale l'avrebbe abusata e minacciata durante la lavorazione del film “Frida”. Con il suo fascino senza tempo, la Hayek è stata tra i protagonisti dell’ultima Berlinale con il film in concorso “The Roads not Taken” di Sally Potter, ispirato all’omonima poesia di Robert Frost: l’attrice messicana dalle origini libanesi si è calata nei panni di Dolores, la passionale prima moglie di Leo, un malato di demenza prigioniero del declino della sua memoria, interpretato da un eccellente Javier Bardem. Com’è stato partecipare a questo film? “Direi molto intenso. ‘The Roads not Taken’ è un film che ha a che fare con le nostre scelte. Sono entrata nell’industria cinematografica per miracolo, se penso anche al luogo da cui provengo. Quando ho iniziato il mio percorso artistico, con il mio accento era impossibile lavorare a Hollywood, ma ero più che sicura che le cose sarebbero cambiate e io volevo far parte di quel cambiamento.” Nel film recita nella sua lingua madre: che effetto le ha fatto? “Recitare nella mia madrelingua è stato solo un grande piacere, un’esperienza che non mi capitava dal mio primo film in concorso a Berlino, il messicano “Midaq Alley” del 1995: è un po’ un segno del destino tornare proprio alla Berlinale con questo film. Sono grata a Sally (la regista Sally Potter, ndr) che cerca la verità nei suoi personaggi e offrendo a me e Javier la possibilità di esprimerci nella nostra lingua mi ha permesso di catturare l’essenza del mio personaggio.” Nella pellicola ha avuto accanto Javier Bardem, com’è stato lavorare con lui? “Sono orgogliosa di aver potuto recitare accanto al mio attore preferito, anche se è stato strano girare alcune scene, essendo noi molto amici anche nella vita vera dato che è sposato con la mia migliore amica (Penélope Cruz, ndr). Proprio per questo non è stato facile all’inizio, ed alla fine abbiamo optato per far finta di essere due attori che non si conoscevano, evitando qualsiasi tipo di familiarità e mantenendo con professionalità una certa distanza. È stato davvero incredibile lavorare insieme ed alla fine sono davvero soddisfatta del risultato.” In questi anni l’abbiamo vista passare sempre con grande abilità dai drammi alle commedie e viceversa- C’è un genere, però, che predilige? “In realtà, non ho una preferenza vera e propria: amo recitare personaggi ben scritti, mi piace aggiungere spessore alle pagine. Credo che questo sia uno degli aspetti più belli in assoluto del mio lavoro. Poi se la pellicola fa ridere o piangere è un aspetto che viene in un secondo momento.” È stata in prima linea nella denuncia relativa allo scandalo abusi a Hollywood. Cosa pensa della difficoltà che hanno le donne nell’imporsi nell’ambiente cinematografico? “È un problema serio ovunque che, per il fatto che ora se ne parla di meno, non deve mai passare in secondo piano o indurre le persone a pensare che sia tutto finito. Non è così, specialmente negli Stati Uniti. Poi se vogliamo parlare delle possibilità che hanno le donne, basta guardare i numeri: ci sono poche sceneggiatrici e registe e sono poche le storie che raccontano l’universo femminile. Se le donne avessero la possibilità di esprimersi di più, anche gli uomini potrebbero capirci meglio.” Con tutti i suoi impegni, come riesce a conciliare la sfera professionale con quella privata? “Facendo tutto con amore. E quando si fanno le cose con amore, inevitabilmente si sente di meno il peso della fatica...” Lontana dai riflettori che donna è Salma? “Una donna presente, che è consapevole del fatto che le gioie più grandi e autentiche arrivino dalla propria famiglia.”

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