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Per sempre Molinier

di Michela Secci

Numero 241 - Giugno 2023

Con la mostra “Molinier rosa salmone - Siamo tutti dei bugiardi", si celebra il ricordo del grande artista, fino a settembre presso il Museo delle Belle Arti di Bordeaux


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Per celebrare l'anniversario dei suoi 40 anni il Museo delle Belle Arti di Bordeaux (FRAC MÉCA), dal 31 marzo al 17 settembre 2023 consacra una mostra importante all’artista Pierre Molinier (1900-1976), intitolata : Molinier rosa salmone, "siamo tutti dei bugiardi". -taglio- L'artista nato ad Agen, trascorse gran parte della sua vita a Bordeaux. Inizialmente si dedicò alla pittura, ma in seguito si interessò alla fotografia, creando una serie di immagini che combinavano la figura umana con elementi surreali e di fantasia che esplorano il tema dell'identità sessuale e dell'erotismo. Le fotografie di Molinier sono spesso erotiche e provocatorie, ma al tempo stesso intime e personali. Utilizzava il suo corpo come soggetto principale delle sue opere, creando immagini che sfidano le norme sociali e le convenzioni sessuali dell'epoca. Nel corso della sua carriera, sviluppò anche un forte interesse per la trasformazione del corpo umano utilizzando tecniche di manipolazione fotografica per creare immagini in cui il suo corpo si fonde con oggetti inanimati, come maschere, scarpe e biancheria femminile. Le sue opere furono spesso al centro di controversie e criticate per il loro contenuto sessuale esplicito, ma oggi sono considerate pietre miliari dell'arte contemporanea, anticipando tematiche che verranno affrontate in seguito da molti artisti. Il percorso espositivo offre ai visitatori un'ampia panoramica della sua multiforme e ricca produzione artistica abbordando tutte le sfaccettature del suo lavoro. Claire Jacquet, direttrice dell’istituzione, che dalla sua creazione si occupa di collezionare e diffondere l'arte contemporanea, ci accompagna alla scoperta delle 7 sezioni tematiche della mostra per scoprire le 220 opere, -taglio2- di cui 130 immagini, molte opere provengono da collezioni private e pubbliche. Una sala è dedicata alla documentazione che testimonia la vita e il lavoro dell’artista, che aiuta a discernere il vero dal falso sulla sua figura. « Cercavo un’esposizione che facesse eco all'anniversario del Frac e per me e le mie complici Marie Canet e Emmanuelle Debur, commissarie della mostra, ci è sembrata una buona idea. Resta ancora un artista controverso… c'è stata anche un’esposizione a Beaubourg nel 1979. » spiega la direttrice. Perché intitolarla Rosa salmone ? « Perché era il suo colore preferito e esattamente il rosa salmone, un colore che utilizzava spesso, forse per ritrovare il colore dei corpi. Abbiamo aggiunto salmone perché nuota controcorrente, quindi un titolo che avesse senso… Molinier non amava dare dei titoli alle sue opere e se lo avesse fatto avrebbe dato dei titoli senza significato. Abbiamo trovato tutte queste informazioni nelle sue conversazioni ». Oggi è riconosciuto come una figura emblematica dell'arte in Francia e all'estero e le sue opere sono esposte in numerose mostre collettive e collezioni di musei internazionali. Il suo impatto sulla fotografia e sull’arte in generale continua ad essere studiato e discusso in tutto il mondo. La mostra è riservata a un pubblico adulto, vietata ai minori di 18 anni, per rispetto della legge.





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