Ora, a valere è l’opinione! Attualmente non hanno spazio né filosofi, né teologi, e pure gli scienziati fanno fatica ad accreditare le proprie scoperte. Oggi nell’ambito della comunicazione è di gran moda l’opinione. -taglio- Non a caso dappertutto trovi i cosiddetti opinionisti che si sbracciano e urlano, pensando così di avvalorare la propria opinione a danno di quelle degli altri. Le trasmissioni radio e televisive sono ricche di opinionisti, ma anche giornali e riviste varie non scherzano al proposito.
Fino a qualche tempo fa, se non ricordo male, a qualcuno che manifestava con veemenza il proprio pensiero si rispondeva: ma è solo una tua opinione. A dire che era un qualcosa di soggettivo non di oggettivo, che poteva valere solo per chi lo sosteneva, ma non necessariamente per gli altri. Un qualcosa che poteva dire e ridire volterrianamente parlando, ma senza pretendere di imporlo. Oggi, a guardar bene, le cose sono completamente cambiate, basta accendere la radio, la televisione o aprire un giornale e senti o vedi o leggi argomenti su cui tante persone pontificano: sono i cosiddetti opinionisti. Confesso che queste trasmissioni non mi piacciono, come non mi piacciono gli articoli di chi spaccia le sue opinioni, a volte veramente ridicole, per verità bibliche.
In ogni caso gli opinionisti che affollano da decenni radio, televisioni e giornali sono diventati veramente molti, negli ultimi decenni si sono moltiplicati come i pani e i pesci evangelici, tanto che ogni disciplina, arte, sport e soprattutto politica ha i suoi opinionisti. Oggi anche qualche collega giornalista al posto di usare i piedi e consumare le suole delle scarpe, come si faceva una volta per incrociare in qualche angolo del paese la notizia, quella vera, pensa di poter dare il suo contributo all’intera umanità donando la sua dotta opinione, raccattata, spesso maldestramente, da internet. A questo punto è opportuno aprire il vocabolario per dare la giusta definizione alla parola opinione. Vi propongo quella del vocabolario Treccani: “Concetto che una o più persone si formano riguardo a particolari fatti, fenomeni, manifestazioni, quando, mancando un criterio di certezza assoluta per giudicare della loro natura (o delle loro cause, delle loro qualità ecc.), si propone un’interpretazione personale che si ritiene esatta e a cui si dà perciò il proprio assenso, ammettendo tuttavia la possibilità di ingannarsi nel giudicarla tale”. Questa definizione è equivalente a quello che pensavano i latini del termine opinio, o i greci del termine dòxa. -taglio2- Vediamo anche il significato filosofico di questa parola. In filosofia opinione è qualsiasi conoscenza o credenza che non ha nulla della verità certa. Per Platone gli esperti di opinioni erano i cosiddetti Sofisti a cominciare da Protagora. Inoltre, Platone distingueva la scienza dall’opinione, che rappresenta una conoscenza incerta e non sottoposta a critica per cui è inferiore alla conoscenza scientifica. Anche per Aristotele l’opinione è opposta alla scienza. Controlliamo, ora, anche che cosa significa opinionista. L’opinionista dovrebbe essere un commentatore qualificato, ma oggi a esprimere le proprie opinioni in trasmissioni televisive e radiofoniche, sono anche persone senza specifiche competenze circa le materie su cui esprimono giudizi.
A questo punto qualcuno potrebbe pensare: allora non dobbiamo avere opinioni? Assolutamente no! Tutti dobbiamo avere le nostre opinioni, non solo, ma anche coltivarle, ossia sottoporle a critica per darle un valore scientifico. Ma questo è molto difficile soprattutto per certi opinionisti, o perché sono ostinatamente certi delle proprie opinioni da non ritenere necessario verificarle, o perché sono così modesti culturalmente che non ci provano nemmeno.
Allora gli opinionisti non dovrebbero esserci? Non sostengo nemmeno questo. Affermo solo che gli opinionisti veri, onesti, quelli che con la loro cultura possono insegnarci qualcosa, sono veramente pochi. Se vi dovesse assalire qualche dubbio su quello che sostengo provate a leggere il curriculum di tanti opinionisti ritenuti delle vere eccellenze.