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Non solo risate

di Maresa Galli

Numero 235 - Novembre 2022

Al via la stagione del Teatro Instabile Napoli, con un cartellone che fonde teatro, musica e poesia.


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Ha preso il via, il 21 ottobre scorso, la prima Stagione del teatro TIN (Teatro Instabile Napoli) di vico Fico Purgatorio ad Arco, con la direzione artistica di Gianni Sallustro, gestore del teatro, che, va incontro al pubblico presentando un cartellone eterogeneo. “Partiamo con un grande entusiasmo - afferma Sallustro - accogliendo tantissimi artisti che ci hanno voluto accompagnare in questa esaltante avventura. -taglio-Non è facile ripartire di questi tempi ma siamo sicuri di proporre una stagione di qualità che può accontentare un pubblico vario. In tutte le produzioni nostre o ospitate prima di questa stagione abbiamo notato che tutti quelli che scoprono il nostro teatro restano meravigliati dalla bellezza del posto. E proprio dalla bellezza del rito collettivo del teatro ripartiamo”. Dal 21 al 23 ottobre in scena lo spettacolo “Giuliè”, riscrittura quasi totalmente nuova di Vincenzo Pirozzi della celeberrima tragedia “Romeo e Giulietta” di Shakespeare, ambientata a Napoli ma nel pieno rispetto dell’universalità della vicenda, con Antonio Ciorfito, Antonella Montanino, Gianni Sallustro, Giuseppe D’Ambrosio, Nicla Tirozzi, Rosalba Di Girolamo, Ciro Pellegrino, Vincenzo Gambocci, Davide Vallone, Tommaso Sepe, Luciano Murè, Carlo Paolo Sepe, Maria Crispo, Nancy Pia De Simone, Roberta Porricelli, Noemi Iovino.
Spazio alla musica, il 30 ottobre, con la splendida voce di Gianni Lamagna che interpreta “Ll’urdemo ‘nnammurato”, spettacolo con Gianluca Marino alla chitarra, ultimo collaboratore e chitarrista di Fausto Cigliano; l’elegante concerto è stato dedicato alla canzone napoletana “dimenticata”, poco nota al grande pubblico ma che merita di essere maggiormente divulgata. Il 26 e il 27 novembre spazio alla prosa, con Niko Mucci che dirige “Io che ho amato solo te”, spettacolo scritto da Gianluca Cangiano, con Roberto Cardone: è la storia di due fratelli completamente diversi che da adulti si confrontano sul proprio percorso di vita. Il 3 e il 4 dicembre di nuovo musica, con Antonella Maisto che canta “Fado e dintorni tra musica e parole”, con Anita Pavone che recita brani tratti da opere di Fernando Pessoa, Edoardo Puccini alla chitarra, Roberto Trenca ai plettri; il concerto propone un ampio spaccato del repertorio del Fado. L’8, l’11 e il 17 dicembre, appuntamento con “Nummere”, spettacolo di Gino Curcione: è la storia di una procace popolana napoletana e l’estrazione dei numeri diviene pretesto per invenzioni e trovate, un vero happening linguistico e spettacolare. Il 9 dicembre ancora buona musica con Roberto Michelangelo Giordi, finalista ai premi Tenco e Musicultura, che presenta “Aliene Sembianze” (Edizioni Mariù), un cd intimo, realizzato nel terribile biennio del lockdown che, realizzato a tre anni di distanza dall’album “Il sogno di Partenope”, getta un ponte ideale tra musica e narrativa. Dal 29 dicembre all’8 gennaio in scena “Mater camorra - ‘O paraustiello da Squarciona”, adattamento da Brecht di Nicla Tirozzi e Gianni Sallustro che ne cura anche la regia; la rilettura della vicenda di “Madre Courage”, ambientata nei vicoli di Napoli e nella provincia napoletana, trasforma la guerra dei Trent’anni in feroce e disumano scontro tra clan. Il 14 e 15 gennaio Piero Zucaro interpreta “Tutta colpa di Gramsci”, sull’impegno culturale e politico di Antonio Gramsci. Sabato 21 e domenica 22 gennaio Mario Perera metterà in scena “Acino di fuoco”, liberamente ispirato ad Eleonora Pimentel de Fonseca e alla rivoluzione Napoletana del 1799. Il 27 gennaio sarà la volta di Antonio Masullo e Gianni Sallustro, interpreti di “Binario 21: la memoria, la storia, il tentato oblio”, viaggio tra paesi e città, campi di sterminio e ghetti, per leggere con una diversa lente la verità storica. Il 29 gennaio un prezioso lavoro, “Orgoglio ’43”, da un’idea dello storico Guido D’Agostino, per la regia e con Gianni Sallustro, in scena con Tommaso Sepe, Francesca Fusaro, Davide Vallone, Carlo Paolo Sepe, Nancy Pia De Simone, Noemi Iovino, Roberta Porricelli, Elisa Sodano, Maria Crispo, Antonella Montanino. Racconto corale delle Quattro giornate di Napoli, mostra lo spirito, il coraggio, la Resistenza del popolo napoletano all’invasore tedesco.-taglio2- Dal 10 al 12 febbraio in scena “Ladyem”, libero adattamento da “Macbeth” di Shakespeare, di Vincenzo Pirozzi e Rosalba Di Girolamo, con Rosalba Di Girolamo e Massimiliano Rossi, regia di Vincenzo Pirozzi; la tragedia di Macbeth risulta più che mai attuale, con l’ossessione per il potere e la guerra. Il 18 e il 19 sarà la volta di “Risorgimento, vado a uccidere Re Umberto”, spettacolo di Edgardo Bellini ed Antonio Mocciola per la regia di Gennaro D’Alterio, con Francesco Petrillo, Giuseppe Brandi ed Emanuele Di Simone e la partecipazione di Davide Raffaello Lauro e Francesca Davide; è la storia dei tre anarchici Passannante, Acciarito, Bresci, la cui missione è quella di sradicare il governo dei Savoia, basata su documenti dell'epoca, “psicodramma di un'Italia allo sbando che arma la mano di tre operai, per poi rinnegarli”. Il 25 e il 26 Mario Brancaccio e Simona Esposito interpretano una coppia molto litigiosa nell’atto unico “Milli e Benni”, di Mario Brancaccio, liberamente ispirato alla drammaturgia di E. Ionesco e S. Mrozek. Dal 10 al 12 marzo in scena un altro classico, “Medea” da Euripide, Seneca ed altri autori, con Rosalba De Girolamo, Ciro Pellegrino, Gianni Sallustro, Nicla Tirozzi e gli attori dell’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema diretti da Gianmarco Cesario; il mito di Medea, definita pazza, matricida, strega, straniera, è qui letto senza facili condanne o assoluzioni, in tutta la sua complessità. Il 18 e il 19 sarà la volta di “Tutto Esaurito”, con Ciro Scherma e Valeria Esposito, regia e drammaturgia di Rodolfo Fornario; è la storia di Gabriele De Angelis, attore cinquantenne che rapirà Giulia, figlia dell’assessore alla cultura della sua città, rinchiudendosi con lei in un piccolo teatro: un gesto eclatante per diventare finalmente famoso. Il 25 e il 26 marzo gradito ritorno di Gianni Lamagna con Paese mio bello (Lello Giulivo, Anna Spagnuolo, Patrizia Spinosi, Michele Boné, Paolo Propoli) in “#Suitenapoletana2”, concerto a quattro voci per cantare Napoli, l'Italia, il mondo, attraverso le passioni e le esperienze dei protagonisti: un programma vario, ricco excursus tra generi ed epoche che ripercorre gli oltre quarant'anni di attività dei quattro talentuosi solisti. Il 15 e il 16 aprile Monica Pinto, Mario Di Fonzo, Giosi Cincotti saranno i protagonisti di “Io vorrei essere là”, spettacolo di teatro-canzone, che fonde musica e prosa, con la poesia di Tenco raccontata dalla sensibilità femminile. Il 22 e il 23 aprile Rosaria De Cicco ed Anna Bocchino saranno le protagoniste di “M’amma non m’amma”, di Virgilio, Fiorito, Bucci, con la regia di Giuseppe Bucci: un omaggio a “donne e attrici” del passato, attraverso quattro testi che omaggiano diversi tipi di madri. Il 6 e il 7 maggio sarà in scena “Troia City, la verità sul caso Aléxandros”, liberamente ispirato ai frammenti dell’Aléxandros di Euripide, testo di Antonio Piccolo, con Antonio Piccolo e Marco Vidino (cordofoni e percussioni), ideazione e regia di Lino Musella. Il testo di partenza è l’euripideo “Aléxandros”, opera incompleta, quasi un anticipo della guerra di Troia con Musella in scena, nei panni di un investigatore che indaga per ricostruire una tragedia perduta. Gran finale di stagione, dal 19 al 21 maggio, con “BOMBONIERA La scelta dell’Oggetto non ha regole!”, prodotto da SanitA’rt, di Giuseppe D’Ambrosio, Vincenzo Pirozzi, Genny Cuomo, regia di Vincenzo Pirozzi, con Cosimo Alberti, Giuseppe D’Ambrosio, Imma Pirone, Antonella Prisco; la storia si svolge in un eccentrico negozio di bomboniere, con il suo proprietario, Eddy, dove i personaggi indossano costumi colorati e ognuno di loro veste un unico colore, richiamo alle pellicole di Almodovar, che man mano diventa grigio, lo sbiadito colore del quotidiano: solo Eddy conserverà tanti cromatismi, un monito a dipingere di sogno e di passione la vita. Una bella stagione variegata che punta su un’offerta di qualità e sulla bravura dei suoi protagonisti.





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