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Narrazioni sempre nuove

di Silvia Giordanino

Numero 248 - Marzo 2024

Arriva in libreria “Il razziatore” di Katy Blacksmith, amatissima scrittrice dall’identità nascosta


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A voi Katy Blacksmith, scrittrice, di cui pochi conoscono la vera identità, ma io sì, perché ho il privilegio di esserle amica fin dai primi anni dell'università. Quando l'ho incontrata la prima volta ero con una comune amica. -taglio- Arriva su una moto nera, casco scuro da cui spunta una lunga chioma nera. Scende una ragazza tutta vestita in pelle, si toglie il casco, abbraccia la comune amica e porgendo la mano mi punta addosso degli occhi azzurro cielo in tempesta e mi magnetizza con un «Ciao!». Da allora è nata un'amicizia che dura fino a oggi. Una sua breve biografia: formazione scientifica, ex-artista marziale di quattro discipline diverse, ex-chitarrista con una passione per il metallo, per disintossicarsi dal quale ha avuto una parentesi con flauto traverso per cui è anche ex-flautista, ex-motociclista, ex-birraia con tanto di master universitario. Attualmente alterna la scrittura di romanzi e racconti con l'attività di informatica su linux. Katy Blacksmith sappiamo che potremo incontrarti a Torino dal 9 al 13 maggio al Salone Internazionale del Libro. “Sì, è vero. Il mio ultimo libro "Il razziatore", un thriller fantascientifico, ha superato l'esame della commissione del Salone e sono elettrizzata.” Dopo tutto quello che hai fatto, come sei arrivata alla scrittura? “Per me la necessità di scrivere sul serio si è manifestata dopo l'ennesimo episodio di discriminazione e delusione sul lavoro. Per una forma di rispetto nei confronti del lettore ho iniziato a studiare prima di scrivere, perché rivolgersi ad un pubblico comporta delle responsabilità. Bisogna sempre tener presente che un libro ha un costo e chi spende deve trovare un "prodotto" di qualità. Ho avuto al mio fianco la forza di un buon team: la mia editor, una grande professionista, mi ha indicato i punti della narrazione da migliorare, mentre per correggere piccole imprecisioni scientifiche ho potuto contare su mio marito, che ha studiato astrofisica ed è un astrofilo.” Qual è la trama de “Il razziatore”? “È una fantascienza adatta a tutti, non incentrata sulla tecnologia ma sui personaggi.-taglio2- I veri protagonisti sono due amici molto diversi, un mite consigliere che non sopporta violenza e soprusi e un capo della sicurezza di una specie che usa i combattimenti come forma di meditazione. Gli antagonisti sono due cattivi veramente imperdonabili e con un rapporto squilibrato tra loro. Un evento fortuito fa scoprire l'esistenza di una setta sanguinaria fino a quel momento rimasta nell'ombra. I buoni scelgono di non voltarsi dall'altra parte, di indagare. Ma presto uno di loro si rende conto che investigare rischia di portare alla luce un tabù, un orrendo segreto; c'è un'intera specie a rischio: la sua. Tra indagini parallele segrete, manipolazioni e la minaccia sempre più incombente e reale di un antagonista spietato e privo di coscienza, le scelte possibili si riducono al lumicino. Forse neppure l'estremo sacrificio potrebbe essere sufficiente a fermare la brama di morte di chi, per tutto il tempo, è rimasto nell'ombra.” Perché proprio questo genere letterario? “La fantascienza è ciò che più ha conquistato il mio cuore da bambina: sono cresciuta con i robottoni e con Spazio 1999, ho visto il primo lancio dello Shuttle e scoprire che (attenzione: spoiler!) Darth Vader era il padre di Luke mi ha scossa nel profondo. Questo libro, come il precedente, è un omaggio alle mie fantasie adolescenziali pur essendo un romanzo più adatto agli adulti che ai ragazzi per via di alcune immagini crude. Sono però una lettrice onnivora, cosa che si riflette anche nella scrittura, per cui il prossimo libro sarà di genere completamente diverso: un fantasy ambientato nella Cina della dinastia dei Song settentrionali, di cui sto già scrivendo il seguito.” Dalla tua biografia per arrivare alla molteplicità di interessi culturali e una grande indubbia creatività… che cosa non sa fare Katy Blacksmith? “[n.d.r.: ride] Lei non stira. Mai!”





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