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Mirko Tomei

di Paola Ratti

Numero 250 - Maggio 2024

Intervista allo stilista in occasione della mostra romana "RARA AVIS. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane" realizzata con la curatela di Sofia Gnoli e l’organizzazione e la promozione del Parco archeologico del Colosseo


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La moda è fatta di ispirazione, cuore, arte, creatività e incontri speciali come quello tra lo stilista Mirko Tomei e l'iconica giornalista e socialite Anna Piaggi. Un'amicizia che portò anche alla realizzazione di accessori pensati appositamente per lei. Una di queste creazioni, per la precisione un cappellino, è tra i pezzi esposti nella mostra "RARA AVIS. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane", in corso a Roma fino al 21 luglio. -taglio- Ci parla del suo cappellino che possiamo ammirare nella mostra? «Questo cappellino fu realizzato per Anna dopo che lei mi raccontò divertita di una cena a cui si presentò indossando una gabbietta con all’interno un uccellino che si animava cinguettando, fu talmente divertente il racconto che quando tornai in atelier le disegnai questo volo di rondini e ne fu talmente entusiasta che il pomeriggio seguente riuscii a completarlo. Quando lo portai a Milano Anna mi preparò un caffè indossandolo con estrema naturalezza come d’altronde solo lei riusciva a fare condendo tutto con grande ironia». Com'è nata la sua collaborazione e la sua amicizia con la grande Anna Piaggi? Quanto ha influito questo incontro nel suo percorso creativo-artistico, anche a livello di crescita e ispirazione? «Anna per me rappresenta forse l’esperienza più importante. È stata una conferma e un atto di grande libertà creativa che tutt’oggi mi accompagna. Ancora oggi ritengo che la moda debba essere un mix tra cultura, ironia e atmosfere raccontate attraverso materiali, forme e colori esattamente ovvero ciò che Anna faceva ogni giorno senza sforzo. Quando la conobbi era ospite a casa di amici in Versilia, era una domenica, una giornata tranquilla, un’occasione privata, eppure lei mi apparve indossando un Jean Patou con in testa una bocca gonfiabile rosa di Dior disegnata da Galliano. Ero emozionato, ma assolutamente a mio agio... era tutto così bohemien. Le portai un cappellino ricamato bordato di piume e lei dopo averlo studiato attentamente mi chiese se poteva utilizzarlo come un piccolo manicotto! Geniale! Pochi giorni dopo mi chiese se potevo realizzarle degli accessori per la retrospettiva a lei dedicata al V&A Museum di Londra, lavorai anche il giorno di Natale per prepararle tutto. Anna era molto divertita dal mio entusiasmo e le piaceva considerarmi “un allievo” di Gaultier, per lei eravamo tutti uguali in quanto “creativi” tanto che con mio stupore a volte mi paragonava a nomi celebri, quello stupore oggi è diventato un grande orgoglio».-taglio2- Ci racconta quando e come ha deciso di intraprendere la carriera di stilista? Quali sono stati i suoi punti di riferimento? «Era il 1990 e studiavo al Liceo Artistico. Complice il tour di Madonna, conobbi attraverso i giornali il lavoro di Gaultier, ma non seguivo molto la moda. Una mattina scoprii per caso una boutique unica nel suo genere proprio a Lucca che si chiamava “RUSSO” e mi trovai davanti a un'orgia di corsetti gabbie di stecche, chaps di vernice, maglie dorate e calzamaglie da uomo… una esplosione di pezzi straordinari. Capii che la mia creatività volevo che finisse in quel mondo e da quel momento iniziai a seguire tutto ciò che mi emozionava e riconobbi come miei maestri Mugler, Gaultier, Galliano, Lacroix, McQueen, Vivienne Westwood…». Cosa ispira, solitamente, il suo atto creativo? Come definirebbe il suo stile? «Oggi l’ispirazione anzi l’ambizione è sempre la stessa: realizzare qualcosa di unico che contribuisca ad abbellire un look o a fare una entrata straordinaria! Credo fortemente che l’eccentricità o l’ironia di un capo o di un accessorio debba sempre essere di alta qualità perché non sia mai fraintesa. Se dovessi definire il mio stile vorrei che fosse “ironicamente coraggioso”, perché al giorno d’oggi sfoggiare una personalità è rivoluzionario». Ha vestito anche personaggi noti giusto? «Ho realizzato abiti e accessori per personaggi del mondo dello spettacolo e del teatro. Hanno indossato i miei cappelli e i miei bijoux Anna Oxa, Laura Pausini, Claudia Gerini, Stella Ellis, Emma Marrone, Eve la Plume e tanti altri. Poi ci sono personaggi meno noti al grande pubblico ma che meriterebbero di essere citati in quanto straordinari».





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