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Lo stilista delle star

di Paola Ratti

Intervista a Matteo Perin, stilista veneto di fama internazionale, che ha anche firmato gli abiti indossati da John Travolta nel film “Gotti”


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La classe non è acqua e lo sa bene Matteo Perin, stilista veneto richiestissimo in tutto il mondo. Sono in molti, infatti, ad apprezzare le sue creazioni originali ed eleganti, curate nei minimi particolari come nella migliore tradizione del “Made in Italy”. Spesso negli Stati Uniti, lavora anche per delle star hollywoodiane tra cui John Travolta, per il quale ha firmato anche i costumi per il suo ultimo film “Gotti” (appena uscito negli Stati Uniti). Noi l'abbiamo intervistato per scoprire la sua storia e da dove nasce la sua arte creativa

Com'è nata la tua passione per la moda?

“Mi piace dire che la mia passione per la moda è innata, però certamente ci sono stati dei momenti che mi hanno dato la certezza che era questa la mia vocazione. Come quando da piccolo passavo ore nell’attico di un sarto amico di famiglia a Roma o quando durante una traversata in macchina dalla costa Ovest ad Est degli USA ho disegnato una collezione inspirandomi ai colori ed armonie degli animali!”

Ti ricordi il primo bozzetto che hai disegnato? -taglio- “Il primo bozzetto che ho disegnato e che poi ho creato risale al 1999 circa, ma quello che rimarrà sempre nel cuore è quello del 2004. L'ho realizzato proprio durante quel viaggio che ho accennato prima: durò qualche settimana attraversando gli Stati Uniti dall’Oregon alla Florida. È stata un'esperienza fantastica, che mi ha aperto la mente dal punto di vista creativo e mi ha permesso di migliorare il mio stile.”

Quando hai deciso di volare per gli Stati Uniti per cercare di farti strada lì? È stata dura?

“A 14 anni ho deciso di partire per gli Stati Uniti, i miei genitori avevano degli amici che abitavano in California. All’inizio è stata molto dura; sapevo leggere e scrivere inglese ma assolutamente non sapevo parlarlo. La parlata californiana è molto diversa dall’inglese che viene insegnato a scuola. Ho ascoltato e osservato le persone per tre mesi, prima di aprire bocca. La creatività e la mia passione per il basket sono state delle colonne portanti per la mia mente.”

Che legame hai con la tua città natia Verona?

“Verona è un sogno per me. Adoro questa città, la sua storia, la sua grandezza e tutto ciò che la circonda, dalla Valpolicella al Lago di Garda, fino alle Prealpi. Con gli anni ho iniziato a sentire sempre di più la sua mancanza. Quando sei giovane sei alla scoperta di posti nuovi, vuoi esplorare e speri sempre di trovare qualcosa di migliore dall’altra parte del mondo. Però alla fine, spesso e volentieri, le cose più belle le abbiamo intorno a noi. Basta solo aprire il cuore e la mente ed essere disposti a vederle, a sentirle, a lasciarci toccare.”

Qual è il tuo processo creativo? Come nascono i tuoi capi?

“Non sono uno metodico. A volte mi sveglio di notte e inizio a disegnare, a volte sono in giro per il mondo e qualcosa mi colpisce: un’immagine, una persona, un paesaggio, dei colori, mi ispira tutto quello che mi gira intorno. Sicuramente cerco sempre di lasciare un 20% di libero sfogo alla creatività e, per il restante, cerco di creare capi che possono essere indossati. Per me ogni capo è un armatura, dobbiamo vestirci e quindi questi vestiti devono servire da armatura per andare fuori nel mondo e conquistarlo. Ci devono proteggere dalle cose negative -taglio2- ed ispirare. Ci devono rendere unici e allo stesso tempo contemporanei ed eleganti. Le creazioni più belle per me sono quelle disegnate esclusivamente per una persona specifica perché so che quello che creerò per loro gli cambierà la vita ed il modo in cui loro si alzeranno ogni giorno per andare a viverla.”

Oggi sei uno stilista apprezzato in tutto il mondo. Quali sono i paesi stranieri in cui hai più clienti?

“Il paese dove ho più clienti sono gli Stati Uniti, ma ne ho anche in Canada, Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Italia, Russia, Cina… non posso lamentarmi!”

Quali sono i tuoi clienti tipo? Sappiamo che lavori spesso per degli attori di Hollywood...

“Sì certo, lavoro con attori di Hollywood, ma anche con persone che non sono famose. Imprenditori uomo e donna, avvocati, dottori e chirurghi, artisti ed anche con molte persone che apprezzano sapere che qualcosa viene creato esclusivamente per loro.”

Ci parli della tua collaborazione con John Travolta, in particolare per il suo ultimo film "Gotti”?

“Con John Travolta ormai c’è una collaborazione che va avanti da parecchi anni. Per questo film mi ha chiesto di creare dei look che fossero perfetti per il suo personaggio, John Gotti, che era rinomato per la sua scelta di indossare solo abiti sartoriali in maniera impeccabile. E quindi non poteva che farsi fare i vestiti da me! È stata una bella sfida visto che il film è una sorta di biografia e la famiglia Gotti era sul set ed approvava qualsiasi cosa riguardasse il personaggio. Ora il film è uscito negli Stati Uniti e, dopo averlo visto sul grande schermo, posso dire di essere soddisfatto del mio lavoro.”

C'è qualche star che vorresti vestire, sia straniera che italiana?

“Michael Jordan, che è stato il mio idolo sin da quando ero piccolo, però anche Valentino Rossi sarebbe una persona divertente da vestire.”

Quali sono i tuoi prossimi impegni?

“Sto lavorando ad una linea di capi molto inconsueti per un settore particolarmente di nicchia. Presto svelerò i dettagli, ma al momento posso solo dire che nessuno l'aveva mai fatto prima!”





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