logo-Cultura

Lidia Vitale

di Luigi Miliucci

Numero 242 - Luglio-Agosto 2023

Personaggi femminili con un sempre fortissimo impatto emotivo e carismatico quelle portate dalla grande attrice sul grande schermo, segno di una carriera davvero straordinaria


albatros-lidia-vitale

Nel corso della sua ventennale carriera, calandosi nei panni di donne intense, autoironiche, estreme, figure femminili diverse tra loro ma accomunate da una straordinaria forza vitale, ha lavorato in grandi produzioni, film indipendenti e opere popolari, come “La Meglio Gioventù” di Marco Tullio Giordana, e cortometraggi di giovani esordienti, -taglio- fra tutti “Tiger Boy” di un allora sconosciuto Gabriele Mainetti. Lidia Vitale ha messo il suo talento al servizio dei premi Oscar Paolo Sorrentino e Mike Van Diem, misurandosi anche con la regia e la sceneggiatura, animata sempre e solo da un unico comune denominatore: una inesauribile passione per il cinema. Negli ultimi due anni, sul grande schermo, oltre ad essere nel cast di “Ti mangio il cuore” accanto a Elodie, è stata la protagonista di “Grand Bolero”, film del giovane regista Gabriele Fabbro; si è calata nei panni della madre del protagonista in “Ghiaccio”, opera prima di Fabrizio Moro e Alessio de Leonardis; è stata la moglie di un agente della scorta di Aldo Moro in “Esterno Notte” di Marco Bellocchio. Di recente è stata nelle sale con “Il Primo Giorno della Mia Vita” di Paolo Genovese ed è nel cast di "Drops of God", la nuova dramedy multilingue franco-giapponese ispirata al manga bestseller di Tadashi Agi e Shu Okimoto sbarcata ad aprile su Apple Tv+. Reduce da un meritata assegnazione di un premio speciale all’ultima edizione dei Nastri d’Argento, si racconta ad Albatros Magazine. Lidia, ti aspettavi questo importante riconoscimento ai Nastri d’Argento? “Sinceramente mi stupisce di più essere riuscita ad arrivare a 50 con la passione per il mio lavoro come fosse il primo giorno. I premi sono importanti, sono nuovi punti di partenza e scaldano il cuore. E per questo sono profondamente grata. Questo premio arriva dalla stampa ed è particolarmente significativo per me che vengo da una laurea con Alberto Abruzzese in Sociologia sui Mass media e mi ricorda sempre della libertà di espressione alla quale noi tutti dovremmo rimanere fedeli.” Vieni da un’annata cinematografica intensa: cosa ti ha lasciato dal punto di vista umano? “La cosa che ti rimane sempre sono i legami umani che crei e Il percorso evolutivo che ogni personaggio ti permette di compiere. Ho conosciuto il lavoro di Pippo mezzapesa, di oded Ruskin. Ho due nuove sorelle artistiche: Elodie e Antonella Gaeta. Ma un altro figlio, Francesco Patanè, più una combriccola di esseri umani preziosi.” Hai preso parte anche a una serie internazionale “Drops pf God”: quali ricordi conservi? “Un regista stimolante, dei colleghi appassionati e le mie chiacchiere fuori dal set con un'altra straordinaria attrice con cui riusciamo a vederci poco: Sara D'amario.”-taglio2- C’è un ruolo che non ti è mai stato offerto e che non vedresti l’ora di poter presto interpretare? “Chissà, magari una commedia romantica… oppure il ruolo di una femme fatale!” E tra i colleghi, con chi moriresti dalla voglia di dividere il set? “Secondo me io e Stefano Fresi saremmo perfetti per una commedia. Qualche giorno fa riflettevamo anche con Gifuni che tutti e due siamo sempre coinvolti con personaggi impegnati e raramente considerati per il nostro lato comico e goffo...anche con lui sarebbe bello cimentarsi in una commedia.” A parità di qualità, in questa fase della tua carriera, tra un ruolo da protagonista in una fiction televisiva popolare e una parte in un film corale per il cinema, quale accetteresti? “Mi piacerebbe un ruolo da protagonista femminile. Soprattutto perché per noi donne si tratta ancora troppo spesso di dover accontentarci del 'primo nome femminile'. I film corali mi piacciono molto. Voglio fare tutti e due. (Ride, ndr)” Attualmente a quali altri progetti ti stai dedicando? “Sto cercando il produttore giusto per realizzare il mio film da regista 'ama' ' e ho cominciato a scrivere un libro. Nel frattempo insegno e tengo lo strumento attoriale allenato e faccio provini. Attendo che l'universo proponga la cosa più giusta per me.” Alle nuove generazioni, che si affacciano in questo periodo complicato nel mondo del lavoro, sulla base della tua esperienza, quale consiglio daresti? “Allenatevi a tenere mente/corpo e spirito allineati. Non vi risparmiate e vivete in coerenza col vostro sogno. Fate rete.” In futuro, quali altri traguardi, sia dal punto di vista professionale che umano, ti piacerebbe raggiungere? “Mi sono bruciata la risposta sopra (ride, ndr). Appunto il mio film. Un bel ruolo da protagonista a tutto tondo. Trovare un compagno con cui fare un bel percorso insieme. Diventare sempre più padrona della mia mente e libera dalla schiavitù anche della più misera 'falsa credenza' e sostenere gli altri a fare lo stesso.”





Booking.com

Booking.com