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Kate Winslet

Io sono.... e basta

di Olivia Person

Numero 212 - Luglio-agosto 2020

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Si descrive come “una donna normale”, ma da anni la pluripremiata attrice è impegnata in prima linea nel sociale. Perché a suo avviso “essere significa vivere, per sé e per gli altri”


È indubbiamente una delle artiste più iconiche di Hollywood, Kate Winslet. Nel corso della sua carriera ha collezionato ben 7 nomination agli Oscar di cui uno vinto nel 2009 come Miglior attrice protagonista in “The Reader”, 8 ai BAFTA, 2 agli Emmy, 11 ai Golden Globe e 12 agli Screen Actors Guild Awards. Ma Kate,-taglio- che ha conosciuto il grande successo nei panni di Rose nel kolossal “Titanic” al fianco di Leonardo DiCaprio, non è solo un’attrice da standing ovation: è anche, e soprattutto, una donna con un cuore grande. Vegetariana, collabora con la PETA, organizzazione no-profit a sostegno dei diritti animali ed è sostenitrice dell’associazione Golden Hat, per le persone affette da autismo, e dei diritti LGBTQ+. Ma non solo: l’attrice, che ha perso sua madre a causa del cancro alle ovaie nel 2017, recentemente ha partecipato anche allo spot della campagna “Ovarian Cancer Action” dove racconta che nel Regno Unito muore una donna di cancro ogni due ore. Sposata con Edward Abel Smith, è mamma di Mia Honey, Joe Alfie e Bear, rispettivamente di 19, 16 e 6 anni. Dotata di una disarmante semplicità, Albatros Magazine l'ha incontrata nel corso dell'ultima edizione dei British Independent Film Awards, dove si è raccontata con la sua consueta generosità. Kate, secondo lei qual è il suo segreto del successo? “Secondo me al pubblico piace il fatto che io sia una donna normale e di conseguenza mi percepisce come una di loro. Nel corso della mia vita, non mi sono mai sforzata di essere una donna semplice o, per così dire, normale. E sa perché? Semplicemente perché lo sono. È vero, negli anni ho raggiunto anche risultati importanti e vinto premi prestigiosi. Ma non ho mai perso di vista il vero senso della vita che risiede nelle piccole cose. Non c'è nulla di più bello, per me, oltre ad aver portato a termine un film esattamente come avrei voluto, del circondarmi dei miei cari e di vivere la vita che fa chiunque altro, facendo la spesa, passeggiando al parco e via dicendo. La normalità è più affascinante di qualsiasi altro stile di vita.” Oltre al fatto che non se la tira, gira voce che lei sia sempre solidale con le sue colleghe. Una mosca bianca, visto che a Hollywood la rivalità regna da secoli sovrana... “Ho sempre cercato di fare squadra con le mie colleghe, anziché dar vita a inutili rivalità. Perché scegliere la competizione quando, per fortuna, si può puntare sulla collaborazione, sul reciproco sostegno? Anche questo, fortunatamente, è un modo di fare che è sempre stato mio, sin da quando ero una studentessa. Quando ero più giovane, infatti, ho sempre cercato di aspettare il mio turno, senza mai primeggiare. Quando ho potuto, sono stata ben lieta di aiutare chi in quel momento era in difficoltà e lo stesso, fortunatamente, è capitato anche a parti inverse. Tirarsela, poi, non porta mai da nessuna parte. Perché sentirsi superiori? Fare l'attrice è un mestiere come qualsiasi altro. Tra l'altro, ho avuto modo di constatare concretamente che tutti quelli che si sentono superiori, vivono molto male. Hanno mille paure, insicurezze e per loro l'armonia e la serenità sono delle vere e proprie sconosciute.” Hai recitato in tantissimi film e serie che hanno ottenuto un successo straordinario. Eppure, per gran parte del pubblico, resti l'indimenticabile Rose DeWitt Bukater che s'innamora di Jack Dawson, interpretato da Leonardo Di Caprio, nel kolossal Titanic. Come la vive? “Come qualcosa di straordinariamente bello, di cui farò tesoro per tutta la vita. Nel corso della mia carriera, è vero, mi sono misurata con diversi progetti. Ma questo film diretto da James Cameron, a cui sarò grata per tutta la vita, occuperà sempre un ruolo speciale dentro di me.” All'apice della sua carriera, più volte, ha deciso di prendersi delle pause dal set per dedicarsi alla sua famiglia... “Non ci ho mai pensato due volte, ho sempre fatto esattamente quello che mi andava di fare. Non ho mai voluto esserci a tutti i costi, meglio fare quello che si ritiene giusto e gratificante, più di ogni altra cosa, in quel preciso momento.” Un consiglio alle tante giovani che cercano di seguire le sue orme, non solo professionalmente ma anche umanamente? “Non abbiate mai paura di essere libere di essere voi stesse. Non seguite mai canoni inarrivabili, perché è davvero frustrante... Credetemi, l'autenticità paga sempre!”

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