logo-Cultura

Italo Calvino nel centenario della sua nascita

di Alfredo Salucci

Numero 244 - Ottobre 2023

uno dei più importanti scrittori del secolo scorso


albatros-italo-calvino-nel-centenario-della-sua-nascita

Italo Calvino nasce a Santiago de las Vegas, L’Avana, Cuba, il 15 ottobre del 1923, e quest’anno ricorre il centenario della sua nascita. I genitori, agronomi, si trasferirono a Cuba per svolgere la loro professione; fanno ritorno in Italia, a Sanremo, quando Italo ha appena tre anni. -taglio- Laici convinti crebbero il figlio secondo valori aconfessionali, tanto che Calvino al liceo classico di Sanremo, dove ebbe come compagno di banco Eugenio Scalfari, fu esonerato dal frequentare l’ora di religione. Terminato il liceo si scrive alla facoltà di Agraria presso l’Università di Torino, ma è poco interessato a questa disciplina tanto che, sempre a Torino, si laureerà in Lettere nel 1947.
Calvino con una formazione laica e di sinistra non mancherà nel 1944 di dare il suo contributo alla lotta partigiana. Esperienza che si ritroverà in alcune sue opere come il Sentiero dei nidi di ragno, romanzo neorealista e prima opera pubblicata il 1947 che ha per protagonista un bambino, Pin, che richiama il Pinocchio di Collodi. Il neorealismo rappresenta la prima fase della sua scrittura. Nel 1954 la casa Editrice Einaudi invita Calvino a comporre una raccolta di fiabe italiane di tradizione popolare scritte in vari dialetti. Questo lavoro lo impegnerà per due anni, la raccolta di 200 fiabe sarà pubblicata nel 1956 con il titolo: Fiabe italiane.
Calvino oltre che scrittore è stato giornalista, critico e saggista. La sua attività inizia con la recensione di film tra cui San Giovanni Decollato con Totò protagonista. Importante per Calvino sarà la conoscenza di Pavese, che lo definisce «uno scoiattolo della penna», e di Elio Vittorini che dirige Il Politecnico, settimanale di cultura edito da Einaudi, giornale a cui Calvino collaborerà e, successivamente, insieme a Vittorini fonderà la rivista letteraria Il Menabò. Con la trilogia I nostri antenati, tre libri pubblicati a partire dal 1952, di cui fanno parte Il visconte dimezzato, Il barone rampante e Il cavaliere inesistente, inizia una nuova fase della scrittura di Calvino: quella fantastica e fiabesca, cosa di cui l’autore è perfettamente consapevole. -taglio2-Questi romanzi oltre al fiabesco hanno la caratteristica di essere allegorico-simbolico. Calvino continuerà con questo filone, ma con spunti polemici, nelle opere La speculazione edilizia, La nuvola di smog e Marcovaldo o le stagioni in città. Una scelta importante per Calvino è quella di lasciare nel 1957 il partito comunista, a cui aveva aderito, dopo la drammatica repressione sovietica in Ungheria. Negli anni sessanta il nostro autore prova un nuovo modo di scrivere: quello razionale, come si rileva dai romanzi pubblicati in questi anni: Le cosmicomiche, Ti con zero, e nel 1973 Il castello dei destini incrociati. Questa può essere definita la terza fase, quella razionale e sperimentale, dopo la neorealistica con i libri Il sentiero dei nidi di ragno e Per ultimo viene il corvo, legata all’esperienza della guerra e della resistenza partigiana, e la fase fiabesca, caratterizzata soprattutto da lavori come la trilogia I nostri antenati, Fiabe italiane e Marcovaldo. In questa terza fase con i romanzi Se una notte d’inverno un viaggiatore, (1979), e Palomar, (1983), Calvino riflette su come scrivere e sulle possibilità di rappresentare le cose reali, un reale difficile da conoscere, ma ancora accessibile, anche se mai in modo appagante e comprensibile in tutte le sue sfaccettature. Il romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore è un’opera che contiene dieci incipit, in pratica l’inizio di dieci libri e ha un finale a effetto. In questo romanzo Calvino analizza i meccanismi della narrazione e indaga il rapporto tra autore e lettore rivolgendosi direttamente a chi legge. Con queste poche righe ho voluto solo ricordare uno dei più importanti scrittori del secolo scorso. Un autore molto significativo della letteratura italiana, ma per conoscerlo e apprezzarlo si deve, come suggerisce lo stesso Calvino, creare un rapporto diretto fra scrittore e lettore, e per fare ciò bisogna leggere le sue opere. È quello che vi invito a fare.





Booking.com

Booking.com