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Il senso di un nuovo inizio

di Lucia de Cristofaro

Numero 222 - Luglio-Agosto 2021

Riaprire le nostre vite e superare il momento puntando a cambiare il finale


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Ripensando all’inizio di questo nostro errare pandemico ci appare chiaro che non possiamo cambiarlo, perché tornare indietro nel tempo è impossibile. Quindi a questo punto cosa fare? Riaprire le nostre vite e superare il momento puntando a cambiare il finale, ovvero ricominciare a vivere, lasciandoci alle spalle quello che non abbiamo potuto evitare, -taglio-ma che ci ha mostrato che per quanto duro sia stato vivere a distanza, segregati nelle proprie abitazioni, siamo capaci di ricominciare e altri virus pandemici che si paleseranno all’orizzonte ci troveranno più forti, più cauti a non sottovalutare il pericolo e a combatterlo. Se è vero come ci dicono gli scienziati che non riusciremo mai definitivamente a liberarci da questa potente azione virale, è anche vero che adesso, però, conosciamo ciò che non va fatto, ciò di cui dobbiamo stare attenti e questo ci darà maggiore consapevolezza nel rapporto con gli altri e nell’importanza che dobbiamo dare alla vita senza sprecarne nemmeno un attimo, con inutili azioni per imporci e alimentare il nostro ego nei campi del nostro vissuto, ma guardare solo a ciò che veramente conta, ovvero “essere felici”. Quando al mattino ci guardiamo allo specchio dovremmo chiederci se quello che stiamo facendo contribuisce al farci sentire “bene” dentro, e se la risposta è “no”, per più giorni di seguito, vuol dire che è arrivato il momento di cambiare la nostra esistenza, con piccole o grandi cose, ma cambiare, perché ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza, ciò che conta è il coraggio di andare avanti reinventando noi stessi. Ma di fatto cos’è un inizio? Partire per un viaggio, l’alba di un nuovo giorno, aprire la porta ad una nuova relazione con chi ci far star bene, leggere una favola di cui si conosce già il finale, ovvero: “e vissero felici e contenti” e l’elenco potrebbe continuare. Un nuovo inizio, seconda, terza o l’ennesima chance che sia, probabilmente è solo cambiare prospettiva e guardare ciò che ci circonda con occhi nuovi, gli occhi di chi pur avendo viaggiato tanto è pronto a rimettersi in gioco, a rischiare nuotando non più in un mare piatto e quasi stagnante, ma tra le onde della vita. -taglio2-Tutta inutile filosofia potreste obiettare, forse si! Ma le cose che accadono si susseguono come una ruota che gira senza fine, e seppure abbiamo avuto una forte battuta di arresto, la ruota appena libera dagli ostacoli continuerà a girare ed a viaggiare su strade e sentieri, pianeggianti o irti, di cui non potremmo mai fare a meno. Perché smettere di percorrere nuovi sentieri significherebbe smettere di credere nel futuro e rassegnarsi ad un presente senza prospettive adrenaliniche che sono l’essenza della vita. "Penso spesso che sarebbe bello ricominciare ogni giorno come se fosse il primo, come se fosse l'alba, quando non si sa mai che cosa succederà perché ci si trova in una suspence dell'esistenza estremamente fragile" – scrive Ettore Sottsass, e personalmente sono d’accordo con lui, dobbiamo essere capaci di giungere ad una fine per ricominciare. Questa è la prospettiva che credo dovrà accompagnare la nostra estate 2021 ed oltre, portando nel cuore i versi di Cesare Pavese, su ciò che accadrà in un nuovo inizio: "Sarà un cielo chiaro / si apriranno le strade / sul colle di pini e di pietra. / Il tumulto delle strade / non muterà quell'aria ferma. / I fiori spruzzati / di colori alle fontane / occhieggeranno come donne / divertite. Le scale / le terrazze le rondini / canteranno nel sole. / S'aprirà quella strada, / le pietre canteranno, / il cuore batterà sussultando / come l'acqua nelle fontane - / sarà questa la voce / che salirà le tue scale. Le finestre sapranno / l'odore della pietra e dell'aria / mattutina. S'aprirà una porta. / Il tumulto delle strade / sarà il tumulto del cuore / nella luce smarrita. / Sai tu - ferma e chiara.”





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