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Il freddo venuto dall’est

di Lucia de Cristofaro

Numero 235 - Novembre 2022

Per ridurre l’esborso economico di aziende e famiglie la soluzione è mettersi sulla strada giusta per realizzare finalmente quello di cui da anni si parla, ma non si realizza, ovvero “Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni


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Per anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, abbiamo assistito alla Guerra Fredda che contrapponeva con le azioni delle diverse Intelligence gli schieramenti di sempre America / Russia. Tutti pensavano che tale momento storico fosse finito con la caduta del muro di Berlino e che La Grande Russia e le nazioni inglobate nel suo impero, oggi repubbliche presidenziali, avessero iniziato un serio processo di democratizzazione. -taglio- Purtroppo i gravi fatti dell’occupazione dell’Ucraina, per i quali non ci può essere nessuna giustificazione, piombata in una guerra assurda e terribile, come potrete leggere nelle nostre pagine di attualità, dimostrano che le contrapposizioni Est/ Ovest non si sono mai affievolite, con l’entrata in scena anche di diversi potenti giocatori dello scacchiere internazionale. Ed ecco che la Guerra Fredda, diventa Guerra del Freddo, che mette l’Europa davanti a scelte del passato, che invece di incrementare la green energy hanno continuato a ritenere più semplice, anche per gli equilibri economici internazionali, acquistare gas dalla Russia, ma anche da altri Paesi sempre sfera asiatica, compreso greggio per i nostri veicoli e aziende. Ed ora che si fa? Si continua a far chiudere le aziende che riuscite a superare gli anni della Pandemia, ora si ritrovano a dover affrontare un altro macigno chiamato: “crisi energetica e aumento dei presi dell’energia”. Certo gli aiuti statali possono essere considerati delle momentanee soluzioni per ridurre l’esborso economico di aziende e famiglie, ma non sono certo la soluzione a lungo termine. Volendo, quindi, vedere il bicchiere mezzo pieno, tale crisi ci dovrebbe mettere sulla strada giusta per realizzare finalmente quello di cui da anni si parla, ma non si realizza, ovvero “Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni”, come cita l’obiettivo dell’agenda 2030 a cura dell’ONU. Ciò significa che già nel 2015 il problema era stato fortemente considerato dai 193 Paesi membri dell'ONU. Considerare che dopo 7 anni ben poco è stato fatto e che siamo ancora, come occidente ricattabili dal punto di vista energetico e sottoposti a sistemi energetici non certo economici né non inquinanti, ci preoccupa non poco. Eppure siamo tutti d’accordo sul fatto che L’energia sostenibile è un’opportunità – trasforma la vita, l’economia e il pianeta. Il Segretario Generale ONU Ban Ki-moon in persona è stato iniziatore dell’iniziativa Energia Rinnovabile per Tutti (Sustainable Energy for All) per assicurare l’accesso universale ai servizi energetici moderni, migliorare l’efficienza energetica e accrescere l’uso di risorse rinnovabili, -taglio2- eppure ancora niente di concreto su larga scala è stato effettuato. Se il ricatto russo potrà spingere il miglioramento delle tecnologie per fornire servizi energetici moderni e sostenibili, che la nuova via sia intrapresa, rendendoci liberi dal ricatto e salvando il pianeta dal Global Warming. I traguardi dell’agenda 2030 sono ambiziosi, ma non impossibili: 7.1 Garantire entro il 2030 accesso a servizi energetici che siano convenienti, affidabili e moderni; 7.2 Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia; 7.3 Raddoppiare entro il 2030 il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica; 7.a Accrescere entro il 2030 la cooperazione internazionale per facilitare l’accesso alla ricerca e alle tecnologie legate all’energia pulita. Considerato che non possiamo certo aspettare il 2030, iniziamo sin da subito a promuovere su larga scala, con costi di installazione molto economici, se non a cura dello Stato, l’energia solare. L’unica energia che, come dimostrato dagli studi scientifici, dà garanzie di economicità e manutenzione gestibile a lungo termine. Le ultime proposte di aziende di settore sono i pannelli solari che sostituiscono i parapetti dei balconi, che acquisirebbero la doppia funzione di delimitare il balcone e di offrire energia fotovoltaica alla abitazione, senza ingombranti pannelli solari, impossibili da inserire in appartamenti non situati in sottotetti o ville singole. E considerando tale idea perché non pensare ad un pannello solare inglobato nel tettuccio delle automobili, che diventerebbero realmente green, evitando ricariche energetiche e azzerando i costi di trasporto. Ciò dimostra che le soluzioni si possono trovare, anche accessibili. Il problema di fondo è iniziare e farlo al più presto su scala nazionale, se non globale, evitando di confidare sempre sulla sensibilità del singolo, che al momento per attivare l’installazione di un impianto fotovoltaico per la sua azienda o la sua abitazione deve avere una più che buona disponibilità economica.





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