logo-Cultura

Forte e chiaro

di Adriano Fiore

Numero 250 - Maggio 2024

“C’è sempre qualcosa da bere” è la nuova perla di Giorgio Montanini, spettacolo imperdibile e dissacrante, in tour in tutt’Italia fino a maggio


albatros-forte-e-chiaro

Irriverente, sfacciato, profondo ma mai banale: che Giorgio Montanini sia tutto questo e tanto, tanto altro, non dovevamo certo scoprirlo col nuovo spettacolo "C'è sempre qualcosa da bere", che abbiamo visto per voi presso il Teatro Trianon Viviani di Napoli e cui potrete ancora assistere nelle prossime settimane sui più importanti palcoscenici italiani, ma è bene sempre ricordarlo, ribadirlo e mai darlo per scontato.-taglio- Né tantomeno darlo per morto, non essendoci riuscita neanche la polmonite ed il successivo mese e mezzo di coma, da cui è uscito (quasi) indenne come racconta in apertura del suo one man show. Lo spettacolo ovviamente è lui, da solo con le sue parole, bestemmie, intuizioni, riflessioni e rammarichi, sia per il fatto "che l'evoluzione umana si sia fermata troppo presto rispetto al progresso tecnologico", sia per i soli 22€ del costo del biglietto per assistere alla serata: “Vi sto dicendo troppe cose per quanto avete pagato… e poi andate da Siani o Brignano e spendete almeno il doppio, roba da matti…". Diamo a Giorgio quel che è di Giorgio: il suo lungo monologo vale molto, molto di più, ma non solo per le risate, che ci sono e non arrivano mai forzate, quanto soprattutto per i momenti dialettici, per le connessioni, i ragionamenti, gli inviti a riflettere e ragionare rivolti a mitraglietta contro il pubblico, che resta in costante bilico tra l'ipnotizzato e l'irrefrenabile voglia di battere le mani e piegarsi dal ridere.-taglio2- "Le risate vanno bene, ma gli applausi ci fanno perdere tempo, tanto io sempre solo un'ora e mezza faccio": promessa mantenuta, con l'ultimo sorso di Tennent's che scorre giù proprio sul finale. Ma tanto basta per regalare alla platea una serata da cui uscire pieni di buon umore ma anche di pensieri e di visioni diverse, talvolta sprezzanti, ma corroborate da ragionamenti validi, fondati e spesso condivisibili. Spoiler: si parla di neri, omosessuali, ebrei, guerra, animalisti, vegani e ambientalisti, ma non esattamente in questi termini (e con questi termini). Il punto però è quello che c'è oltre le parole, il messaggio - quasi sempre "politicamente scorretto" secondo i moderni canoni della comunicazione mainstream - che Montanini pian piano svela nel dipanarsi dei suoi ragionamenti, e con cui ti colpisce forte in faccia, allo stomaco, e forse fra le righe anche al cuore, come quando lo si immagina a parlare di droga con la figlia piccola. In definitiva se ancora state pensando se "ne vale la pena", provate prima a guardare uno dei suoi tanti reel da un minuto che girano in rete, come consiglia ad un giovane ragazzo del pubblico: se pensate che ne vorreste di più, cercatevi i prossimi appuntamenti in programma. Se quello che vedete, invece, vi basta e magari avanza, prendete quei 22€ e andate in pizzeria. "O magari iniziate a drogarvi seriamente…", semicit.





Booking.com

Booking.com