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COSTANZA CASATI

di Maresa Galli

Numero 245 - Novembre 2023

Genere letterario con la capacità di recuperare storie del mondo classico trasformate secondo i canoni e i gusti attuali


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Giornalista freelance e sceneggiatrice del film documentario “Tintoretto - L’artista che uccise la pittura”, diretto da Erminio Perocco, Costanza Casati è oggi anche brillante romanziera. -taglio-Nata in Texas nel 1995, studia in Italia, al liceo classico di Monza, e completa gli studi all’estero. Cresciuta a Milano, vive attualmente a Londra. Il suo genere letterario è definito “retelling”, ovvero la capacità di recuperare storie del mondo classico trasformate secondo i canoni e i gusti attuali. Le eroine di questi racconti piacciono anche alle giovanissime e spesso diventano best seller grazie al tam tam sui social. Per il debutto nella scrittura, Costanza Casati sceglie “Clitemnestra”, offrendo il ritratto di una donna tradita e ferita che ha lottato con tutta la propria forza di volontà, vincendo sugli uomini e sulle divinità. Della versione della tragedia di Eschilo l’autrice ha colto tutta la modernità. Clitemnestra, dal carattere forte, rivoluzionario, non risente dell’altrui giudizio e non si sottomette al potere maschile. “Non mi sono concentrata tanto sui grandi eventi storici – spiega Casati – come il dolore per la figlia Ifigenia, offerta in sacrificio dal padre Agamennone, ma ho preferito scegliere parti della sua vita meno note”, come l’infanzia condivisa con la sorella Elena, per tutti solo la donna che scatenò la guerra di Troia, l’amore per l’altra sorella Timandra e per i fratelli Castore e Polluce: la famiglia è il suo primo valore. Futura regina di Micene, protegge a costo della vita i propri affetti, sconvolta dall’uccisione, per mano di Agamennone, del primo marito Tantalo e del loro figlio neonato.-taglio2- Grande è il suo amore per i figli Ifigenia, Oreste, Elettra e Crisotemi, per Egisto, al quale la legano le sofferenze e le violenze subite, desiderosi di riconquistare la libertà di cui sono privati. L’autrice racconta la vita della futura regina a partire dall’adolescenza vissuta a Sparta, fino al vittorioso ritorno di Agamennone da Troia. Il potere e la violenza di Tindaro e Agamennone, la sottomissione al volere degli dèi rende le donne schiave: vendetta, giustizia, famiglia, libertà, ambizione, sono i temi affrontati nel romanzo scritto con fine psicologia. I miti greci, ricchi di personaggi femminili, sono stati in passato raccontati da uomini. Oggi le donne li rileggono con uno sguardo più sensibile e da una prospettiva differente, anche femminista, per comprendere l’anelito di libertà di chi vuole mutare il destino avverso.
Sul letto di morte, la nonna di Clitennestra sussurra a lei e ad Elena che la loro famiglia è una “dinastia di regine” e che “voi ragazze sarete ricordate più a lungo dei vostri fratelli”. Nonostante lo strapotere e l’arroganza di uomini e dèi.





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