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Voce agli impollinatori

di Gaetano Magliano

Numero 244 - Ottobre 2023

"Voci dalle Oasi" è la prima playlist che suona per la tutela della biodiversità. Ne parliamo con Niccolò Calandri


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“Voci dalle Oasi” è la prima playlist disponibile su Spotify che riproduce i suoni unici degli impollinatori registrati da Spectrum, la tecnologia proprietaria in campo di 3Bee. La playlist è composta da 10 tracce, ognuna corrispondente al suono di un impollinatore. -taglio- Tra questi abbiamo per esempio l’osmia bicornis, la xylocopa violacea e l’andrena agilissima. Si tratta di specie appartenenti a diverse famiglie di impollinatori, importanti da tutelare in quanto responsabili di circa il 75% delle colture mondiali. Il progetto della playlist fa parte di una campagna di divulgazione più ampia che permette non solo di ascoltare i suoni di questi impollinatori, ma anche di vederli e conoscerli: fino al 15 ottobre infatti, nelle stazioni di Metro 5 Milano Porta Garibaldi e Lotto, saranno presenti oltre 50 affissioni interamente dedicate agli insetti impollinatori, preziosi custodi della biodiversità. Una vera e propria mostra musicale dedicata al tema, che simboleggia un urgente richiamo all'azione per proteggere il nostro fragile ecosistema. Con questo progetto vogliamo lanciare un importante messaggio di sensibilizzazione, perché la perdita di biodiversità non può passare inosservata: ogni 1000 ascolti infatti, metteremo a dimora un albero nettarifero nelle nostre Oasi urbane di Milano e dintorni per dare nutrimento agli insetti impollinatori e creare nicchie ecologiche per oltre 200 mila specie di animali. Perché le Oasi rappresentano il primo passo verso la resilienza climatica, come ci spiega Niccolò Calandri. Possiamo dire che la biodiversità è la chiave fondamentale su cui tutti dobbiamo essere coinvolti per un futuro più sostenibile? In tal senso quale la mission e gli obiettivi che si pone 3Bee? “3Bee è la climate tech company leader nella tutela della biodiversità, che connette la natura con la tecnologia. Si stima che circa l’87,5% delle piante selvatiche a livello mondiale (parliamo di 308.000 specie) dipendono per la loro riproduzione dall’impollinazione animale. Inoltre, circa il 75% delle colture a scopo alimentare dipendono direttamente dall’instancabile lavoro di impollinazione degli insetti impollinatori. Anche per questo, tramite la tecnologia associata alle iniziative di rigenerazione di 3Bee si crea un impatto concreto e monitorabile con l’obiettivo di avere dei concreti benefici sul nostro Pianeta che siano immediati e duraturi nel tempo. La missione di 3Bee è proprio questa. Sviluppare, anche grazie al supporto di partner virtuosi, attraverso la creazione di tecnologie ed innovazioni in ambito ambientale, una mappatura della biodiversità e creare il più grande corridoio ecologico d’Europa.” Purtroppo la gestione del verde e degli habitat è sempre stata considerata una cosa di poco conto, ma è giusto attribuirle una fondamentale importanza. -taglio2- Da questa necessità sono nate "Le oasi di biodiversità" ci racconta in cosa consiste il progetto che sta portando avanti 3Bee e quali sono gli obiettivi dei prossimi anni? È necessario agire con urgenza per contrastare la perdita di biodiversità soprattutto nelle aree urbane? “Per contrastare la perdita di biodiversità nelle aree urbane abbiamo bisogno di un piano di biodiversità mirato, scientifico e oculato: solo in questo modo possiamo diventare resilienti alle forme più avverse del clima che subiremo nei prossimi anni e favorire il ritorno della natura nelle nostre città. Le Oasi della Biodiversità di 3Bee sono habitat urbani e agroforestali di biodiversità con rifugi per impollinatori e flora autoctona, luoghi certificati dall'impatto tracciabile grazie alla tecnologia 3Bee. Ad oggi ne abbiamo create oltre 200, ma vogliamo raggiungere le 10.000 Oasi entro due anni: un obiettivo ambizioso che possiamo realizzare solo solo grazie all’impegno e al contributo di enti e imprese virtuose che desiderano avere un impatto con un progetto di rigenerazione tangibile e misurabile.” Quali sono gli altri progetti che le stanno più a cuore? Se non erro avete anche un bellissimo progetto attivo nelle scuole primarie per formare sin da piccoli i ragazzi alla tutela della biodiversità. Di cosa si tratta? “Esattamente. Abbiamo recentemente potenziato il nostro percorso didattico gratuito sulla biodiversità dedicato alle scuole primarie, “3Bee: a scuola di biodiversità”. Si tratta di un programma che comprende 9 moduli dedicati ad approfondire la biodiversità da più punti di vista: dall’importanza degli insetti impollinatori agli effetti del cambiamento climatico, fino ad arrivare alla biodiversità e agli ecosistemi. Un percorso flessibile, focalizzato sulla combinazione tra digitale e materie scientifiche, con laboratori pratici in parallelo e attività da svolgere a casa. Un’opportunità unica per ampliare il curriculum didattico con una formazione alla sostenibilità ambientale di alto livello, tutto elaborato e fornito gratuitamente dal team scientifico di 3Bee. Anche le imprese possono supportarci in questo progetto affiancando una scuola in questo percorso educativo focalizzato sulla biodiversità. Un modo diretto e significativo per raggiungere gli obiettivi ESG attraverso un impegno di sostenibilità sociale sul territorio e supportando un curriculum educativo che prepara i giovani ad un futuro più esigente in termini di sostenibilità. A meno di un mese dal lancio, già 200 scuole hanno aderito al progetto: un risultato di cui andiamo fieri e che speriamo di triplicare in breve tempo per tessere un’ampia rete di istituti che si trasformino in veri e propri “ambasciatori del cambiamento”.”





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