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Sulle corde della musica

di Umberto Garberini

Numero 243 - Settembre 2023

Doppia serie di concerti estivi organizzati dall’Associazione Scarlatti di Napoli a Villa Pignatelli e al Real Bosco di Capodimonte


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Per l’estate 2023 l’Associazione Alessandro Scarlatti ha offerto al pubblico napoletano una doppia serie di pregevoli concerti: “Musica sotto le stelle” a Villa Pignatelli (giunta alla terza edizione) e “Luglio Musicale” al Real Bosco di Capodimonte, rinnovando una storica tradizione. -taglio- La prima rassegna, dedicata ai nuovi talenti, con il patrocinio morale della Fondazione Emiddio Mele, è stata inaugurata dal giovane quartetto d’archi Eos, vincitore del Premio Farulli nel 2019, composto da Elia Chiesa e Giacomo Del Papa ai violini, Alessandro Acqui alla viola, Giorgio Lucchini al violoncello: hanno esordito con il Quartetto in sol minore op. 77 n. 1 di Franz Joseph Haydn (1732-1809), quattro movimenti in perfetto equilibrio classico, in un’esecuzione vibrante e accuratissima. In seconda parte sono stati affiancati dal pianista napoletano Francesco Caramiello, esperto e fine conoscitore della poetica di Giovanni Sgambati (1841-1914), il cui poderoso Quintetto in si bemolle maggiore op. 5 n. 2 è un magnifico esempio di musica assoluta e saldo possesso della forma, per un risultato d’insieme dal sapore sinfonico e concertante. Interamente dedicato al primo Novecento francese, invece, il recital del pianista Ciro Longobardi, nel Cortile Centrale del Real Bosco di Capodimonte, per una programmazione che parafrasava il titolo della mostra attualmente al Louvre: “Naples-Paris: sulle corde della musica”. Antiaccademismo è la parola d’ordine di Erik Satie (1866-1925), di cui si intrecciavano le tre ironiche “Gymnopédies” - ispirate a un ingenuo ideale di perfezione greca - con i ventuno piccoli brani di “Sports e divertissements” (dall’altalena al tennis, al flirt!), folgoranti istantanee di vizi e virtù della belle-époque, -taglio2- in piena confusione di linguaggi, per una musica più da vedere che da ascoltare, anzi da “sfogliare” - come precisa lo stesso autore! Il medesimo spirito di modernità e rinnovamento si ritrovava nelle “Improvisations” di Francis Poulenc (1899-1963), a loro volta brevi e concise, ma dai contorni delineati e venati di malinconia, evocative di un passato e sguardi amati, come nell’intenso omaggio a Édith Piaf. Infine, due cavalli di battaglia di Longobardi, premio Abbiati del disco nel 2021: “Suite bergamasque” ed “Estampes” di Claude Debussy (1862-1918), pura poesia sonora dall’irresistibile fascino, in grado di condurci in un viaggio ideale nel tempo e nello spazio, fra echi neoclassici e galanti di antiche forme di danza, fino al miraggio di luoghi esotici e irraggiungibili, mai visitati, eppure straordinariamente impressi e vividi alla fantasia del loro autore. Contestualmente a queste due iniziative, l’Associazione Scarlatti ha già avviato la campagna di abbonamento alla nuova stagione musicale ‘23/24, in anticipo sulla presentazione ufficiale prevista nel mese di settembre, rivelando i nomi di alcuni dei suoi prestigiosi ospiti in programma: dal pianista Alexander Gadjev (che inaugurerà l’11 ottobre al Teatro Sannazaro) a Leonora Armellini, Richard Galliano, Nicola Piovani, Orchestra del Mozarteum di Salisburgo.





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