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Sincerità musicale

di Laura Fiore

Numero 190 - Luglio-Agosto 2018

Giovane e con tanta voglia di raccontarsi: Olivia conquista il pubblico italiano con il suo singolo d’esordio


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Olivia, all'anagrafe Arianna Silveri, è una cantautrice pop della provincia di Viterbo. Da sempre sensibile all’arte in generale, nel 2010 inizia a dedicarsi al canto e al pianoforte ed in poco tempo inizia a scrivere canzoni. Nel 2012 vince una borsa di studio per il corso “Interpreti” presso il Cet di MOGOL, dove studia con Carla Quadraccia (in arte Carlotta) e negli anni successivi si aggiudicherà altre due borse di studio grazie alle quali frequenterà il Corso Autori con Giuseppe Anastasi e il corso compositori con il Maestro Giuseppe Barbera. Olivia inizia a perfezionarsi tecnicamente sotto la guida di Elsa Baldini e nel frattempo collabora come autrice con il M°Mauro Lusini. Nel corso degli anni, la giovane cantautrice romana, partecipa a numerosi premi e nel 2014, con la canzone "La verità va detta tutta d'un fiato", si aggiudica il premio “Miglior brano inedito". Olivia è inoltre vincitrice del premio "Scrivi una canzone con Cheope e Giuseppe Anastasi" indetto dalla Zanichelli Editore. A luglio 2017 firma il suo primo contratto discografico con la Fenix Entertainment e un contratto editoriale con la Giuro grazie ai quali pochi mesi fa ha pubblicato il suo primo singolo ed il videoclip della canzone “Non ho non so”.

È uscito il tuo singolo d’esordio “Non ho non so”, qual è stato il primo riscontro da parte del pubblico? -taglio- “Per fortuna il singolo è molto apprezzato; a pochi giorni dall’uscita il video ufficiale su youtube ha registrato numerose visualizzazioni. Inoltre, ho aperto il concerto di Giuseppe Anastasi all’Auditorium Parco della Musica e vedere il pubblico entusiasta per la mia musica è stata una grande emozione!”

A quando risale la scrittura di questo brano e quanto c’è di autobiografico?

“’Non ho non so’ è un singolo autobiografico solo in parte, poiché parla di un atteggiamento e di un sentimento comune a molti: cose che capitano un po’ a tutti alla fine di una storia, quando si cerca di cambiarsi a vicenda e si capisce di non poter stare più insieme. Quando ho scritto il brano mi trovavo esattamente in un periodo del genere, e notavo come le persone intorno a me vivevano quella stessa situazione. Il tutto risale a qualche anno fa, in effetti, ci è voluto un po’ di tempo... ma il risultato mi rappresenta moltissimo e mi soddisfa.”

Hai avuto la possibilità di perfezionare i tuoi studi musicali con professori d’eccezione, qual è l’insegnamento che porterai sempre con te?

“Frequentare il Cet di Mogol è stata un’esperienza per me fondamentale sia musicalmente che umanamente; lì ho capito che quando si scrive la verità, questa ripaga sempre. Certamente, è importante la tecnica, l’intonazione, la musica, ma quando quello che scrivi è vero, lo provi e lo vivi... traspare. In questo modo, chi ascolta la tua musica ha la possibilità di guardare il mondo con i tuoi occhi.” -taglio2-

Hai dedicato gran parte della tua vita alla danza, e solo nel 2010 hai iniziato a dedicarti al canto e alla musica. Com’è nata questa passione?

“Non saprei darti una risposta secca! Dopo l’esame di maturità ho deciso di voler cantare, era una passione che mi portavo dentro fin da bambina, anche se non avevo mai considerato l’idea di scrivere canzoni e di avere la possibilità di fare questo nella vita. È nato tutto nel giro di un anno, quando ho iniziato a studiare pianoforte e non mi bastava più cantare canzoni di altri; così ho deciso di iscrivermi al Cet e da quel momento hanno preso vita le mie canzoni.”

Come vivi il rapporto con i social e che ruolo possono avere per la musica?

“Essendo giovane li uso molto, ma per fortuna non ne sono dipendente. I social rappresentano un’arma molto potente per la musica. Come ogni cosa, però, ci sono i pro e i contro: il fatto che siano accessibili a tutti rende più facile la comunicazione, ma questo potrebbe sfociare in una completa omologazione. Con questo voglio dire che c’è molta concorrenza e che quindi, ora come ora, è difficile emergere attraverso i social.”

Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali?

“Grazie ai miei genitori, ho iniziato piccolissima ad ascoltare musica. Sono cresciuta con i Beatles, Lucio Dalla, i Rolling Stones, poi da grande mi sono appassionata a Jovanotti, Samuele Bersani, Pino Daniele. Devo ammettere, però, mi sento umanamente e artisticamente a Mia Martini.”





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