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SIMONE GIANNELLI

di Laura Fiore

Numero 243 - Settembre 2023

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A pochi giorni dalla finale del Campionato Europeo di pallavolo maschile, abbiamo incontrato il capitano della Nazionale azzurra per farci raccontare i suoi prossimi progetti sportivi e non


Lo sappiamo, purtroppo la storia è fatta di vittorie e di sconfitte, specialmente in ambito sportivo, ma come ci insegna il flusso degli eventi è tutto una ruota che gira quindi inutile focalizzarsi sull’errore ma è necessario pensare subito allo step successivo. Quello che è successo alla nostra Nazionale di pallavolo maschile è stato alquanto divertente… -taglio- infatti lo scorso anno di questi periodi stavamo festeggiando la vittoria al Campionato Mondiale contro la Polonia e soprattutto in casa della Polonia quindi doppia goduria. Qualche giorno fa, la storia si è ripetuta: Italia contro Polonia nella finale del Campionato Europeo, stavolta però si gioca a Roma quindi circondati da mura amiche, ma come diceva un antico detto “la palla è rotonda” e quindi ha avuto la meglio la squadra biancorossa capitanata da un oggettivamente incredibile Léon. Subito molti colleghi a titolare “sconfitta azzurra”, “disfatta azzurra”, “problemi in paradiso” giusto per citarne alcuni, ma da appassionata di volley e quindi tifosa degli azzurri posso dire che questa cosa mi ha fatto non poco storcere il naso! È vero che non abbiamo conquistato la medaglia d’oro, ma ragazzi abbiamo comunque una medaglia d’argento al collo in una grande competizione e contro una signora squadra! La stessa visione è quella del nostro capitano Simone Giannelli, che nella conferenza stampa post gara ci ha tenuto a sottolineare l’importanza di questo risultato. Noi di Albatros l’abbiamo incontrato in esclusiva per farci raccontare quali saranno i prossimi passi della Nazionale e soprattutto i suoi progetti personali. Simone, dopo questo Europeo hai consacrato ancor di più la tua figura di condottiero all’interno di questa giovanissima Nazionale. Come ci si sente ad essere un punto di riferimento? “Se me l’avessero detto qualche anno fa avrei stentato a crederci! Per me è tutto incredibile e sono così grato che le persone ed i miei compagni di squadra riconoscano in me un punto di riferimento. Questo, ovviamente, comporta delle ulteriori responsabilità un po' dovute al ruolo che ricopro (palleggiatore ndr.) e un po' anche legate alla questione mentale: ovvero non posso ‘permettermi’ di perdere la testa, devo sempre trovare la chiave per trascinare i ragazzi, purtroppo contro l’ultima sfida con la Polonia è mancato un po' di questo aspetto, ma non mi butto giù anzi… la sconfitta in finale ci darà la possibilità di lavorare sodo su quello che è stato sbagliato.” A proposito della finale Europea contro la Polonia, credi ci sia stato altro che abbia compromesso il risultato o principalmente attribuisci l’esito al fattore emotivo-psicologico? “Il fattore emotivo è tutto, durante la partita più di una volta il coach ci ha tenuto a ripetere ‘ragazzi calmatevi, restate concentrati’. Credo che i nostri errori tecnici siano stati dettati dalla voglia di voler fare… premetto che siamo una nazionale estremamente giovane quindi abbiamo davanti a noi ancora molto da dover imparare, detto ciò il fatto di sapere che tipo di partita stavamo giocando, ci ha reso elettrici… ognuno voleva dare il meglio di sé ma non riuscendo ad incanalare le energie nel modo giusto. Capita, anche ai migliori di non riuscire a gestire l’emozione… questo secondo me è stato il ‘problema’ principale. Dopodiché, non per trovare scuse, ma abbiamo giocato contro una squadra molto forte, che giustamente aveva voglia di rivalsa dopo la finale mondiale persa in casa loro, quindi è necessario ammettere che sono stati più bravi di noi.”

Adesso, quindi, quale sarà il cammino della Nazionale? “Beh, ora ci prendiamo un attimo per riposarci e passare un po' di tempo con le nostre famiglie. Poi, ognuno di noi tornerà nella propria squadra, anche perché l’inizio del Campionato è alle porte e quindi è necessario tornare ad allenarsi con ‘gli altri’ compagni di squadra. Sicuramente il coach organizzerà dei ritiri, principalmente per porci dei nuovi obiettivi, e singolarmente darci delle indicazioni su cosa e come lavorare per migliorarci. Ci saranno delle amichevoli in giro per il mondo e poi da marzo inizieremo con dei ritiri veri e propri considerando le Olimpiadi di Parigi del prossimo anno, competizione nella quale ci teniamo a fare bene, infatti, sono convinto che questa piccola batosta ci abbia rafforzato ancor di più.” Quindi a breve ritornerai nella bella Perugia, questo è il terzo anno che sei parte di questa squadra… “Sì, e ne sono molto contento. Quando decisi nel 2021 di cambiare squadra non nascondo di essere stato leggermente preoccupato, ma non per l’aspetto società ma per tutto quello che esiste fuori dal campo di pallavolo. Nonostante io amo questo sport, ed è incredibile essere riuscito ad arrivare ad un determinato livello, è molto importante per me anche l’aspetto extra sport. Quindi non sapevo se mi sarebbe piaciuta la città, o comunque viverci etc etc… invece devo ammettere che le mie aspettative sono state superate! Perugia è una città a misura d’uomo, si gira a piedi, poi è una città universitaria quindi è piena di ragazzi, si mangia bene (ride ndr.). Non vedo l’ora di ritornare lì, mi sento carico per questo nuovo anno sportivo.” Sappiamo che tra non molto raggiungerai un altro importante traguardo, e non parliamo di pallavolo, per scaramanzia non ti chiederò quando ma semplicemente come proseguirà la tua carriera accademica? “Sì esatto, sono abbastanza scaramantico su queste cose! Hai detto bene, ‘a breve’ mi laureerò in scienze Alimentari… sono così felice di essere riuscito a terminare questo percorso, poi in realtà vorrei continuare con una specialista ma devo riuscire comunque a conciliare la mia vita sportiva-professionale con quella da studente. Diciamo che ho visto qualcosa che potrebbe fare al caso mio, ma ancora non ho preso una decisione definitiva.” **Simone non ci resta che farti un grande in bocca al lupo per la prossima stagione sportiva… “Crepi! Mi raccomando se vi trovate a passare per Perugia vi aspetto al palazzetto! (ride ndr)”

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