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Sguardi al futuro

di Massimiliano Craus

Numero 245 - Novembre 2023

Tante le iniziative per i giovani danzatori del domani messi in campo da Fortuna Capasso


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Tornando indietro nel tempo scoviamo una nuova generazione di direttrici artistiche passando dalla sancarliana Pina Testa alla versatile figlia d’arte Fortuna Capasso.-taglio- Ed è proprio accanto a Pina Testa, Gerardo Fimiani, Elena Renna, Davide Raimondo, Simona Dipierri, Salvatore e Nunzia Sica che nella salernitana Professional Ballet non si guarda solo alla tradizione di balletto familiare ma soprattutto al futuro delle nuove generazioni danzanti! “Vedo in questo presente un futuro radioso – riconosce una sgargiante Pina Testa – e sono felice che Salerno possa godere e beneficiare ancora per lungo tempo di tanta passione e qualità”. Del resto la neomamma Fortuna Capasso è la prima a metterci la faccia, sia sul palco che alla sbarra e in sala così come non esita a mettersi in gioco e a tirare giù il primo bilancio partendo proprio dalle rassicuranti quattro mura del Teatro delle Arti dove è sempre più consacrata la tradizionale forma d’arte tersicorea nel cartellone cittadino. Non è un caso, dunque, che si passa dal repertorio contemporaneo alla videodance, dal classico all’hip hop con nel bel mezzo un vero e proprio “Invito all’opera”, un medley delle più belle e conosciute melodie dell’opera lirica. Un lavoro di un anno consumato sulle scene del Teatro delle Arti di Salerno, sempre più fucina di talenti ed esperienze coreutiche a tutto beneficio della comunità danzante di Salerno e della sua vasta provincia. Ma procediamo con ordine. Dalle parti di Fortuna Capasso si ragiona in maniera trasversale alle arti cominciando con “La vedova allegra”, “una delle operette più famose e rappresentate – ci racconta l’entusiasta Fortuna Capasso – Intrighi amorosi di una bell’epoque sontuosa e decadente tra lo sfarzo dell’ambasciata ed i luccichii del Chez maxime passando per le danze di carattere”.-taglio2- Ad arricchire il programma ci hanno pensato le coreografie di Gerardo Fimiani, Elena Renna, Salvatore Sica e Simona Dipierri con “7 peccati capitali” in cui è stato impegnato gran parte dell’ensemble Professional Ballet. Il grande clamore è senz’altro stato raggiunto con “Omaggio a Raffaella Carrà” di Davide Raimondo e “C’era una volta… scugnizzi” di Fortuna Capasso e Gerardo Fimiani sulle musiche di Claudio Mattone. A testimonianza di un programma così brioso ci hanno pensato Raffaele Paganini, Nicoletta Pizzariello ed Amalia Salzano, ospiti in una giornata di lavoro interamente dedicata all’ensemble diretto da Fortuna Capasso che ha chiarito i cardini del suo lavoro in questi primi anni di direzione artistica: “il lavoro quotidiano in sala e sul palcoscenico punta promuovere nei singoli artisti del mio ensemble la dedizione e la professionalità a tutti i costi. Puntiamo ad una compagnia vera e propria che sappia muoversi con disinvoltura nel repertorio della danza e dello spettacolo dal vivo. Io stessa lavoro costantemente con la Compagnia dell’Arte per trasferire in scena tutto quello imparato in una vita interamente dedicata alle arti dello spettacolo dal vivo”. Figlia d’arte con il palcoscenico sua prima culla, proprio come la piccola Regina che ha già “debuttato” in “Novecento, il pianista sull’oceano” con adattamento e regia di Antonello Ronga e la partecipazione di Pina Testa e Gianmarco Vitale in occasione del Premio Charlot in programma quest’estate a Salerno. Ennesima riprova della strettissima connessione sala-palco immaginata, programmata e realizzata dalla Professional Ballet di Fortuna Capasso.





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