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Rodrigo Basilicati Cardin

di Michela Secci

Numero 247 - Febbraio 2024

Continua l’eredità del grande Pierre Cardin con il suo pronipote, ora chiamato a mantenere sempre vive le intuizioni di stile di un’icona del nostro tempo


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La moda è un mondo in costante evoluzione, guidato da innovatori e visionari che lasciano un'impronta indelebile nel settore. Pierre Cardin è stato senza dubbio uno di questi luminari. -taglio-La sua eredità nella moda è un legato di innovazione, avanguardia e intraprendenza che continua a influenzare il mondo della moda ancor oggi. È stato un pioniere nel portare l'estetica futurista nella moda. I suoi design spaziali, ispirati alla corsa allo spazio dell'epoca, erano caratterizzati da linee pulite, tessuti metallici e un senso di minimalismo. La sua visione era chiara fin dall'inizio: sfidare le convenzioni e portare l'alta moda a un pubblico più ampio. Uno dei contributi più significativi di Cardin è stato il concetto di "pronto da indossare". Ha capito che la moda non doveva essere riservata solo a pochi privilegiati. Questo approccio innovativo ha reso l'alta moda più accessibile, portando abiti di lusso alle masse. Cardin ha espanso il suo marchio in settori diversi, dal profumo all'arredamento, accessori e persino prodotti alimentari e ristorazione. Questa diversificazione è stata una mossa audace e ha dimostrato il suo acume imprenditoriale. Ha creato un impero che abbraccia ogni aspetto dello stile di vita moderno. La sua eredità e il suo stile avveniristico continuano a vivere attraverso il suo marchio inconfondibile anche dopo la sua morte nel dicembre del 2020, all'età di 98 anni. Il gruppo Pierre Cardin è stato affidato al suo pronipote Rodrigo Basilicati Cardin, ingegnere-architetto di formazione, pianista, designer, che dal 1995 gli è stato molto vicino e da anni lavorava con lui. La sua missione è portare avanti con dedizione lo stile distintivo di suo zio con abilità. Lei è il pronipote di Pierre Cardin… “Sì, mia madre è la figlia di suo fratello Erminio. Con mio nonno rimasero sempre molto vicini. Nel 1995, Pierre invitò mio nonno a Treviso per una sfilata e in quella occasione gli consegnarono anche un premio alla carriera. -taglio2-All’epoca avevo 25 anni. Sapevo della sua esistenza ma è solo allora che lo incontrai per la prima volta.”
Com’è nata la sua collaborazione con suo zio? “In quel periodo ero impegnato con i miei studi di piano e di Ingegneria e Architettura. Avevo cominciato all’età di dodici anni a disegnare degli oggetti ma anche a realizzarli, ho anche partecipato a dei concorsi di grafica. Mio zio mi chiese di portargli i disegni delle mie creazioni ed è allora che ho avuto l’occasione di portarglieli. Capii che li apprezzò e mi chiese: ‘Cosa ti piacerebbe fare da grande?’ Dal 1996 ho cominciato piano piano a lavorare e a viaggiare con lui. All’inizio ho seguito i suoi affari in Italia e in seguito a Parigi. Nel 2000 ho anche realizzato ed esposto dei mobili-sculture che Pierre adorava.” Che cosa le ha trasmesso? “Mi ha lasciato la libertà di realizzare le mie creazioni per vedere cosa ero capace di fare. Come lui amo fare delle cose originali senza imitare gli altri. Come lui mi piace prendere l’ispirazione dalla natura, da quello che ci circonda, senza copiare. La soddisfazione di fare qualcosa di nuovo è una bella ricompensa. Siamo un gruppo di quattro stilisti, che da 30 e alcuni da quarant’anni abbiamo avuto vicino un uomo come lui, quindi bisogna continuare a difendere e preservare la sua immagine. Siamo impregnati dal suo stile.” Quali sono le sue novità per la continuità e l’evoluzione della Maison? “Sono alla ricerca di nuovi materiali ed era proprio Pierre che voleva queste novità. Tessuti ecologici e sostenibili, creazioni diverse con nuove forme mantenendo sempre una propria riconoscibilità. Tessuti realizzati con materiali innovativi resistenti e termici come quelli utilizzati per le tute spaziali. Mi piace l’idea dei modelli ispirati allo spazio, che mio zio ha sempre amato, ma anche modelli ispirati all’oceano mantenendo l’identità del brand senza stravolgerlo.”





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