Eugenio Ottieri è docente di ruolo di Musica d’Insieme nel Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli e docente in Master di gestione dello spettacolo e cultural management di Università, enti di formazione e Conservatori di musica. Per un decennio nella direzione artistica del Teatro di San Carlo, -taglio- già direttore artistico del Teatro dell’Aquila di Fermo e del Festival dell’Aurora di Crotone, presidente del teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino, da oltre trent’anni porta avanti con infaticabile passione Progetto Sonora. Che cos’è e quando nasce Progetto Sonora? “Il progetto, partito con l’associazione Scatola Sonora-musicisti associati nell’ 1985, è un’impresa sociale operativa in Campania per la produzione e la distribuzione di musica, spettacolo e teatro musicale, di didattica e divulgazione musicale. L’attività, di cui è presidente Marco Apolloni, si avvale di collaborazioni con Conservatori, orchestre giovanili, musicisti, enti ed istituzioni regionali e nazionali. Due sono le finalità principali: la formazione e l’offerta musicale dei più piccoli. Oltre alla produzione di eventi, infatti, Progetto Sonora cura l’avvio alla carriera di giovani musicisti”. Molta attenzione alla formazione di giovani e bambini. Tra gli scopi dell’associazione il progetto di Musica Attiva per valorizzare l’educazione musicale dei più piccoli… “Da dieci anni collaboriamo con imprese napoletane di teatro per ragazzi, “Le Nuvole” e i Teatrini”, con proposte laboratoriali nelle scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di I grado, per i piccoli da zero a cinque anni e per le loro famiglie. Attività performative che durano tutto l’anno, con la proposta annuale di decine di titoli di spettacoli teatrali, musicali e cinematografici, a cui quali si vanno ad aggiungere i progetti speciali e le attività di formazione e di aggiornamento per docenti ed operatori culturali. Progetto Sonora contribuisce a diffondere in Campania, sin dalla nascita nel 2011, il Sistema delle Orchestre e dei Cori Infantili Giovanili d’Italia (presidenti onorari Josè Abreu e Claudio Abbado) e fondato i Sonora Junior Sax, un ensemble unico formato da 80 giovani e giovanissimi sassofonisti”. -taglio2-Lei ha diretto numerosi spettacoli di teatro musicale di Roberto De Simone (Lauda intorno allo Stabat, Popolorum Progressio, Stabat Mater, Festa di requiem, Naufragio) e di Pasquale Scialò (Aforismi musicali, Veglia, Quodlibet, Piedigrotta lunaire, Lamento di una monaca): collaborazioni che proseguono? “Per il m° De Simone non esistono lavori chiusi ma la possibilità di riformulazione di pagine del passato. Con Scialò abbiamo in cantiere progetti comuni; è stato anche animatore di Scatola Sonora, ci lega una stima profonda”. Un momento storico e sociale drammatico, con tanta violenza e devianza: la comunità educante, l’arte, l’educazione possono contribuire a vincere la barbarie? “Giovambattista Cutolo è stato uno dei miei migliori allievi del Conservatorio, un elemento di serenità, un virtuoso destinato ad una carriera straordinaria. Posso dire per esperienza che tutti i ragazzi che hanno accesso alla musica sono persone positive, “sane”, migliori. La musica consente la formazione del singolo e della società, è riscatto, allontanamento dalle inutili bagarre, è una grande scuola di vita”. Alla Sala Assoli Progetto Sonora ha proposto, dal 16 settembre all’8 ottobre, la II edizione di “Contemporary Speech”, sei concerti originali e diversi tra loro… “La rassegna ha presentato sei concerti che hanno spaziato dal classico al barocco, dalla world music alla forma canzone, dal jazz all’etno-prog, con composizioni inedite, riletture originali, vere e proprie “prelibatezze uditive”, con in comune una coerenza d’intenti e la qualità artistica dei vari progetti. E bravissimi musicisti”.