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PILAR FOGLIATI

Persone e personaggi

di Laura Fiore

Numero 248 - Marzo 2024

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L’attrice romana ha messo a segno un altro colpo, infatti, il suo ultimo film è già campione d’incassi in poche settimane dall’uscita nelle sale cinematografiche italiane


Pilar Fogliati è decisamente una delle attrici del momento, infatti, attualmente la stiamo ammirando nelle sale di tutta Italia con il film “Romeo è Giulietta” di cui ci racconterà in questa intervista. -taglio- I suoi personaggi sono amatissimi dal pubblico, noi l’abbiamo letteralmente adorata nell’ultima stagione di “Odio il Natale” e “Cuori”. Insomma, ne è passato di tempo da quando nella sua stanzetta di Guidonia sognava di diventare un’attrice famosa, e come lei stessa racconterà, non avrebbe mai immaginato che la sua vita prendesse questa piega. In particolare, “Romeo è Giulietta” è un perfetto manifesto rom-com, ovvero la commedia romantica che però ti avvolge nel fascino del teatro e nei labirinti di Shakespeare giocando con i generi e il gender. Pilar, è riuscita a dar vita a due personaggi incredibili: un’attrice respinta nel ruolo di Giulietta dal famoso e intemperante regista teatrale interpretato da un fantastico Sergio Castellitto e un ragazzo timido scelto come Romeo con un filo di barba e la voce soffiata. Voilà! Ecco di nuovo la magia di Pilar, perfetta in questa commedia, che gioca affettuosamente cinica con il mondo scomposto dello showbiz, in una storia che si snoda tra equivoci, emozioni, fragilità d’attori, scivolamento di sessi e generi. Noi di Albatros l’abbiamo incontrata in esclusiva all’anteprima romana del film. Partiamo subito dal film che attualmente ti vede protagonista sia come Giulietta sia come Romeo, come ti sei preparata ad interpretare un uomo? “Semplicemente osservando tutti gli uomini che mi sono attorno! Devo dire che mi sono sentita molto ‘comoda’ nei panni di un uomo, non so, più libera! È come se il corpo maschile non lanciasse nessun messaggio, riesce a stare in situazione di neutralità, senza cadere in nessun tipo di malizia involontaria. Sai, il corpo femminile, al contrario, non è mai neutro, lancia o riceve messaggi continuamente, e con questo non mi limito alla sessualità, ci sono più codici e regole introiettati, tutto è più pesante. Dentro gli abiti maschili mi son sentita a mio agio, potevo stare sbracata a terra nell’intervallo, muovermi come volevo. Invisibile. Libera. E poi Veronesi venera gli attori, li protegge quindi non poteva capitarmi occasione migliore per vestire i panni di un uomo. Per quanto riguarda l’aspetto della recitazione, invece, sono partita dall’impostazione da doppiatore maschio, un po’ affettata, poi sono scesa di tono, un po’ come avessi sempre del cotone nelle guance, bastava non sorridere, altrimenti si sarebbe vista la donna! Ho aggiunto l’aria statica di mio fratello, tipo ‘scusate se esisto’, ed ecco fatto. Dall’inizio volevo evitare il vocione da maschio, cercavo l’ambiguità, la fluidità come diremmo oggi. Ci son due grandi caselle nel mondo delle voci, quella di testa, che di solito è per le formalità e le voci sfumate, i toni bassi, la verità.” A proposito di fluidità e di genere, tu sei figlia di una nuova generazione di attori, pensi che sia cambiato qualcosa circa la questione gender nel cinema italiano? “Diciamo che ci sono ancora molti passi avanti da dover fare, però qualcosa si sta muovendo e mi sembra stia decisamente migliorando, anche se c’è una cosa che mi lascia sempre molto perplessa: fateci caso al cinema un uomo di 50 anni può esser fidanzato solo con una ventenne, pelle fresca a compensare le sue rughe, quasi una regola cromatica. Un’attrice, se moglie o compagna sullo schermo, non può avere 55 anni come il partner, non può essere sua coetanea perché a quell’età è già vecchia. Solo gli uomini non invecchiano per il grande schermo. La sproporzione è immensa e pericolosa, perché il cinema crea prototipi e le bambine cresceranno pensando che quella differenza d’età è normale, meglio restare con ogni mezzo eternamente giovani. E invece no, non è così che gira il mondo! Ci sono tante bellissime donne di una certa età che stanno con uomini più giovani che le amano incondizionatamente. Resto, però, molto fiduciosa a riguardo, è sempre complicato cambiare gli stereotipi ma piano piano stiamo smuovendo qualcosa!” Passiamo a Giulietta, raccontaci un po' di questa donna… “Vittoria – la protagonista del film ndr. – è un po' una fallita, una ragazza che sbaglia ripetutamente e che ancora non riesce a trovare la propria strada. Ho amato interpretare questo personaggio, perché mi piace dare spazio a personaggi normali, che nella vita commettono errori, e quindi dare nuovamente dignità a quei sentimenti di cui si parla male, tipo l’invidia, che parliamoci chiaro è insita in ognuno di noi… magari chi più chi meno, ma tutti la proviamo! Vittoria è talmente determinata ad ottenere quella parte, poiché deve riscattarsi di un errore commesso nel passato, che è pronta a qualsiasi cosa, ecco perché ‘per necessità’ si trasforma in Otto Novembre – Romeo ndr. - e ottiene la parte. Il resto preferisco farvelo scoprire guardando il film!” Per quanto riguarda la tua crescita personale come attrice, a che punto pensi di essere? “Eh, difficile rispondere a questa domanda perché dovremmo stare qui a parlare per ore! – ride ndr. – cercherò di essere breve. Diciamo che sono contenta perché da un paio di anni ho iniziato a raccogliere qualche frutto del mio impegno e della mia totale dedizione alla recitazione. Non è mai così scontato avere la possibilità di interpretare serie tv e film al cinema contemporaneamente, e soprattutto prendere parte a dei progetti che rispecchiano molto la mia personalità. Detto questo, però, non mi sento per niente ‘arrivata’, anzi… so che devo ancora fare tanto e studiare tanto. Quando sono sul set accanto ad attori importanti, ad esempio Sergio Castellitto nell’ultimo film, cerco sempre di stare super attenta e di imparare anche solo guardando quella persona come si muove mentre recita. Quindi spero che la mia strada sia ancora lunga, non so cosa mi riserverà il futuro, ma una certezza è l’impegno e la costanza che metto in questo lavoro.” Un’ultima cosa devo chiedertela da parte di tutto il pubblico, quando esce “Cuori 3”? “Esce. Questa è l’unica risposta che sono in grado di dare! – ride ndr. Stiamo girando, però, ancora non c’è una data d’uscita anche perché in particolare in questa serie per quanto definite siano le scene, è sempre tutto mutevole, cioè se una cosa non funziona o non convince si cambia. Siate pazienti, ma ne varrà la pena!”

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