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Multiculturalità infinita

di Gaetano Magliano

Numero 243 - Settembre 2023

Influenze e sperimentazioni del nuovo progetto musicale di Michele Fazio dal titolo “Infinity”


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Milano 29 maggio 2023 – Sarà disponibile dal 6 giugno in digital download, in streaming e in CD “Infinity” (Abeat Records) il nuovo disco di Michele Fazio World Trio, ensemble composto da musicisti straordinari per caratura artistica, provenienti da tre diversi continenti. -taglio- Anticipato dall’omonimo singolo già disponibile su tutte le piattaforme, “Infinity” (Abeat Records) è il nuovo disco di Michele Fazio World Trio, ensemble composto da musicisti straordinari per caratura artistica, provenienti da tre diversi continenti. Progetto artistico dal grande impatto sonoro ed emotivo, capitanato dal pianista italiano Michele Fazio, definito dalla stampa americana “il supermelodista italiano”, il trio fonde magistralmente tre anime, tre culture diverse creando un vero e proprio “melting point”: il lirismo e la vena melodica di Fazio, il misticismo, l’eleganza e la raffinatezza tipica del Giappone dell’incantevole violinista Aska Kaneko Maret, il ritmo, il calore, l’orgoglio e la passione tipicamente argentini di Carlos Buschini. L’album, al contempo, si distingue per un sound magico, caratterizzato dalla straordinaria capacità di incantare l’ascoltatore. Le composizioni mirabili e la qualità di registrazione superiore, fanno di “Infinity” un disco sia per i palati audiofili più esigenti che per il pubblico mondiale che ormai da tempo segue le peripezie discografiche di questi eccellenti artisti. "Infinity" è il nuovo disco del tuo Michele Fazio World Trio. Quali le particolarità di questo lavoro? “Infinity è un album che ha come prerogativa la fusione di tre culture musicali differenti. La scrittura musicale evocativa Giapponese, le influenze della musica Argentina e la mia musica mediterranea. In un momento storico in cui si tende fortemente a delimitare dei confini, questa progetto invece esalta esattamente il contrario. Nella musica mescolare idee differenti è un esperienza bellissima.” Il progetto nasce solamente nel 2022. Cosa ti ha spinto a iniziare questa nuova avventura? “L'idea di questo progetto nasce quasi casualmente e il promotore è il mio discografico Mario Caccia che produce sia me che i Gaia Cuatro una band internazionale di cui fanno parte Aska e Carlos. Abbiamo fatto due concerti insieme e il successo per il pubblico ci ha spinti ad immaginare che potevamo scrivere un album insieme, e siamo riusciti a realizzarlo.” Quali sono le fasi del processo creativo che hanno portato alla nascita dei brani? “Aska vive tra St.Louis e Tokyo mentre Carlos vive tra l'Italia e l'Argentina, ma questa non è stata una grande difficoltà. Ho voluto che loro scrivessero dei pezzi per questo disco oltre a quelli che avevo scritto pensando proprio alle caratteristiche di questi due grandi musicisti e soprattutto alle loro influenze e caratteristiche stilistiche. Con questa premessa siamo riusciti costruire un canovaccio che si è trasformato e realizzato quando siamo riusciti a vederci tutti e tre, a provare i pezzi e poi registrarli.”-taglio2- E come avete lavorato insieme tu, Aska e Carlos? “Io e Carlos ci siamo visti in Italia e insieme abbiamo cominciato a costruire il progetto mentre Aska scriveva i pezzi e ci inviava le registrazioni tutto telematicamente poi finalmente quando ci siamo visti è stato tutto più facile e fluido.” Nello specifico, cosa apprezzi maggiormente nei tuoi due compagni di viaggio? “Potrei parlare di loro per ore per il loro talento la loro passione e il grande senso di interplay. Aska ha una forza evocativa, un suono di violino e una potenza espressiva che mi ha lasciato a bocca aperta appena l'ho conosciuta. Carlos invece ha un senso ritmico come pochi ed è un grande compositore e anche un grande arrangiatore ed è stato fondamentale nella fase di preparazione. Ma vorrei sottolineare la presenza di un ospite in questo disco che ho voluto fortemente che è Fausto Beccalossi un fisarmonicista eccezionale, ogni sua nota e' una montagna nei tre brani in cui ha suonato mi ha donato tanta bellezza.” Sei considerato "il supermelodista" per eccellenza. Come ti fa sentire questo apprezzamento continuo nella tua carriera? “Di solito quando si pensa al jazz si pensa ad una musica complicata e quindi un appellativo cosi potrebbe anche non piacere. Posso dire che la mia musica non e' scritta a tavolino ma viene del tutto da me in senso davvero stretto della parola. Forse ci ho messo un po’ di tempo per arrivarci ma ora so che quello che suono sono solo io, per cui se agli occhi di alcuni supermelodista rappresenta il mio essere, lo devo accettare come complimento. Dico questo perché spesso si etichetta e si incasella, ma forse nel 2023 dovremmo pensare a spazi più ampi e guardare avanti e non sempre dietro. La mia musica è sincera e questo e' quello che posso dire con certezza.” Con così tanti anni sempre al top della scena, hai ancora nuovi obiettivi da raggiungere? “Chi fa questo lavoro e basa molto tutto sulla creatività deve avere continuamente degli obbiettivi per poter stimolare il pensiero, la capacita di scrivere e la passione. E forse non bisogna chiamarli obbiettivi ma tappe o fermate, insomma e' come se dovesse essere un viaggio continuo.” Dove trovi nuova e continua ispirazione? “L'ispirazione è l'intuizione che puoi avere quando appoggi le mani sul pianoforte o quando immagini una melodia. Ma la verità è che scrivere è applicazione e lavoro costante, ed è questa la chiave giusta per essere sempre creativi e mantenere viva la passione.”





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