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LUIGI BOCCIA

di Gian Marco Tessier

Numero 213 - Settembre 2020

Intervista a tutto tondo con il manager campano, che ci racconta degli ambiziosi traguardi dei suoi attuali impegni professionali, tra Eye Sport e la “Totti Soccer School”


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La Totti Soccer School è una scuola calcio presente nel territorio romano presieduta da Riccardo Totti, fratello maggiore dell'ex amatissimo capitano Francesco. Venanzio D'Alessio è il direttore sportivo, al quale è affidato il compito di guidare la macchina organizzativa di Via Pernier. Il loro obiettivo? -taglio-Formare giovani calciatori fino a fargli raggiungere il loro sogno: giocare a livello professionistico. Gli obiettivi dell’organizzazione sono l’accompagnamento verso la crescita e lo sviluppo calcistico e umano di giovani ragazzi, tramite le più moderne tecniche di coaching e la forte importanza data alla formazione dei suoi dipendenti. Abbiamo avuto la possibilità di parlare della “Totti Soccer School” e del calcio italiano con Luigi Boccia, impegnato anche come Area Manager & Sponsorship per Eye Sport, brand internazionale di abbigliamento sportivo, e come Osservatore Regionale per la Campania per la scuola calcio capitolina. Luigi, iniziamo parlando un po’ di te e delle tue tante esperienze lavorative… “Le mie origini professionali sono radicate nelle reti di estrazione bancaria, nell'ambito di una attività di ricerca e sviluppo di clientela privata, dove ho avuto la possibilità di ricevere una formazione manageriale educante e futuribile ma, per molti aspetti, umanamente determinante. Oggi lavoro e sono felice in ‘Eye Sport’, azienda di abbigliamento sportivo che esporta in tutto il mondo ma con il cuore tutto italiano, con sede in Sardegna, a Cagliari. Svolgo il ruolo di Area Manager & Sponsorship per il centro sud, con il compito di monitorare tutte le attività di sviluppo, dando particolare attenzione alle sponsorizzazioni funzionali agli obiettivi di crescita del brand. Proprio nell'ambito di queste attività, lo scorso anno ho promosso la sponsorizzazione tecnica del ‘Trofeo Internazionale Francesco Totti’, occasione che mi ha permesso di maturare rapporti di fiducia che hanno determinato l'incarico di ‘Osservatore Regionale’, in esclusiva per la Campania, della società ‘Totti Soccer School’.” Di che cosa si occupa la “Totti Soccer School”? “È una scuola di formazione calcistica con valori etici e didattici ben radicati, organizzata strutturalmente e organicamente in linea con i protocolli di una società di prima fascia. È una ‘Scuola Calcio d’Élite’, massimo riconoscimento federale del settore giovanile e scolastico assegnato dalla FIGC. Al centro di tutto questo c’è ovviamente la crescita del giovane, da accompagnare al professionismo, offrendo, inoltre, a tutti i tesserati l'armonia di una realtà formativa, sociale e sportiva di rilievo internazionale.” Quale nello specifico il tuo ruolo? “Il mio compito è rintracciare giovani talenti da far valutare ai tecnici della società, tutto questo dopo una attenta valutazione degli aspetti competitivi, ambientali e di prospettiva del potenziale calciatore. Mi occupo, inoltre, della fase di colloquio preliminare tra i genitori, dirigenti e gli allenatori della eventuale società di provenienza del ragazzo. Successivamente, per ragioni funzionali, il direttore sportivo perfeziona l'ingaggio e le relative dinamiche di riferimento.”
Quali sono le modalità con cui trovate giovani ragazzi con potenzialità? “Il migliore dei modi è quello partecipativo, andare sul campo e visionare dal vivo i ragazzi. Nel mio caso, grazie alle relazioni acquisite nell'ambito dell'attività di sponsorship che svolgo, riesco ad avere delle segnalazioni di fiducia e, sicuramente, questo agevola il processo di scouting che mi compete. Prossimamente non escludo opportunità di raduni specifici. Ad ogni modo, -taglio2-preferiamo che vengano svolte almeno tre sessioni di osservazione, fermo restando i requisiti minimi di prospettiva che valutiamo in staff.” Qual è il vantaggio, rispetto ad altre organizzazioni, che un ragazzo potrà avere nel far parte del vostro progetto? “Il vantaggio è rintracciabile nelle dinamiche di formazione del giovane atleta, nel monitoraggio di ogni singola attività pertinente al miglioramento della qualità individuale e, ovviamente, alle sinergie e opportunità ‘implicite’ nelle disponibilità della proprietà, e di conseguenza del management.” Vi occupate solo del progetto tecnico di sviluppo del ragazzo o ne prendete in mano anche la procura? “Esclusivamente del progetto tecnico e formativo. Vogliamo esclusivamente far crescere ragazzi e aiutarli a sviluppare il proprio talento.” Nell’ambiente viene spesso affermato che nei settori giovanili italiani si da molta rilevanza alla tattica e poco alla tecnica rispetto ad altri Paesi. Qual è la tua opinione? “Nella nostra organizzazione abbiamo scelto il ‘Coerver Coaching’, nato in Olanda nel 1980. È il sistema di insegnamento del gioco del calcio più utilizzato al mondo, funzionale per lo sviluppo delle capacità tecniche e tattiche, individuali e coordinative. In linea generale ritengo sia un dualismo di pensiero eccessivamente abusato, tattica e tecnica sono necessariamente in costante contatto e commistione.” Spesso in questo settore c’è anche chi non ha per nulla a cuore il futuro dei ragazzi, pensando semplicemente ai propri interessi. Cosa credi sia necessario fare per arginare e ridurre sempre più questo fenomeno? “Bisogna alfabetizzare il settore, adoperarsi maggiormente nella scolarizzazione manageriale dei soggetti che aprono centri calcistici di base. Vige un concetto di preparazione all'attività poco allenato e ciò determina, spesso, una metodologia di ricavi non equilibrata con orientamento patologico al prezzo, piuttosto che alla qualità.” Per concludere ti chiediamo una battuta anche sul tuo impegno in Eye Sport: ci racconti cosa di piace di questa importante realtà dello sportswear italiano e i traguardi per il prossimo futuro? “Di Eye Sport mi piace sicuramente il concetto di realtà artigianale, per meticolosità lavorativa, senza però limitarsi, grazie ai processi tipicamente industriali di cui dispone. Binomio rintracciabile anche nella gestione delle società sportive partner. Abbiamo una logica di "portafoglio clienti", che applico sistematicamente, grazie anche alle mie precedenti skill professionali ed agli aggiornamenti formativi costanti che fruisco dalla nostra sede di Cagliari. Sono certo che una frequentazione continua, la consulenza, e altre azioni relative, siano l'unico sistema per ridurre le anomalie, massimizzare i vantaggi e uscire da una logica che sia parametrata esclusivamente al pricing. Per il futuro in Eye, l'obiettivo è crescere, avanzando di ruolo, con il passaggio da competenze territoriali a nazionali. Nell'attività di scouting, invece, mi piacerebbe una esperienza nel professionismo. L'impegno, e lo studio saranno il fondamento, o meglio il presupposto. Senza fretta, ma senza sosta.”





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