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RITORNO

Nuove sfide

di Laura Fiore

Numero 203 - Ottobre 2019

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Una nuova sfida si presenta nella carriera di questo amatissimo attore, che ritroviamo nei panni di Leonardo Da Vinci


Abbiamo dovuto aspettare un bel po’, ma finalmente Luca Argentero è ritornato sul grande schermo stavolta nei panni di Leonardo Da Vinci nel progetto cinematografico dal titolo “Io Leonardo”, nelle sale dal 2 ottobre scorso. Si tratta di un film d’arte dedicato all’inventore, artista, scienziato italiano in occasione dei 500 anni dalla sua scomparsa. Diretto dal regista Jesus Garces Lambert, “Io Leonardo” è una produzione Sky, ed è un viaggio alla scoperta dell’uomo prima che del “personaggio” che tutti noi conosciamo. L’interpretazione di Luca Argentero permette di fare una vera e propria esperienza cinematografica in grado di far scoprire al pubblico non solo le visioni e le scintille del sapere di Leonardo, ma la genesi delle sue opere. Per Argentero è questa la prima volta faccia a faccia con un personaggio realmente esistito, ed incredibile notare come l’attore piemontese sia stato capace di comprendere ed interpretare il ruolo di Da Vinci; infatti nei monologhi del film si riesce a guardare il mondo con gli occhi dell’artista e percepirne la genialità indiscussa.

Per la prima volta ti abbiamo visto alle prese con un ruolo totalmente differente dai tuoi precedenti, qual è stata la tua prima reazione alla proposta di interpretare un personaggio come Leonardo da Vinci? -taglio- “Sicuramente incredulità, ma la mia testa pazza mi ha fatto accettare all’istante! A primo impatto è sembrata a tutti una scelta abbastanza avventata, ma mi piaceva l’idea di mettermi alla prova, e dimmi tu se questa non è una bella sfida… Inoltre, ho trovato questo tipo di progetto davvero molto interessante e farne parte è stato per me un onore ed un privilegio. Un team di ottimo livello mi ha permesso di impegnarmi al cento per cento per questo film e spero che il risultato finale venga apprezzato dal pubblico e dalla critica.”

È la tua prima interpretazione di un personaggio realmente esistito, come ti sei preparato per questo ruolo?

“Studiando molto. Durante tutte le riprese non ho mai smesso di scavare a fondo nella vita di questo personaggio, anche perché il fulcro di tutta l’opera non è la persona fisica, ma la mente. Un grandissimo aiuto mi è stata dato anche da Jesus Garces Lambert, un regista che stimo molto, e che aveva già raccolto tutto quello che serviva per questo film d’arte. Un plauso è d’obbligo nei suoi confronti, perché non è assolutamente facile racchiudere in un film di un’ora e mezzo il pensiero, la vita, e le opere di un uomo come Leonardo da Vinci mantenendo una estrema fedeltà ai fatti. È stata una grande prova attoriale per me, il dover recitare il pensiero di Leonardo non è stato semplice, ma sono fiero di quello che ho fatto. Quando ho visto il film in sala per la prima volta mi sono emozionato, ogni singola scena ha significato tanto per me come persona e come attore, mi sono visto ‘cresciuto’.”

Quindi cosa ti porterai dietro di questa esperienza?

“Ho imparato tanto professionalmente da questo film, ma ciò che mi porterò in valigia è lo stile di vita di Leonardo. È stato un uomo che non ha mai smesso di interrogarsi sulla vita e sull’essere umano, io mi porterò questa curiosità che lo ha sempre contraddistinto. Durante le riprese ho imparato ad apprezzare la bellezza di tutto quello che mi circonda, ed ho capito che devo alzare gli occhi dallo smartphone e godermi il mondo in tutta la sua unicità. Mi ha colpito tanto una frase di Leonardo: ‘Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire’. Il mio obiettivo è quello di vivere una vita piena.”

Hai qualche episodio particolare delle riprese da raccontare?

“Ora faccio sicura la figura dello scemo! – ride ndr. Durante le riprese di una delle scene più importanti del film, ovvero quella riguardante la creazione dell’Uomo Vitruviano che tutti sappiamo rappresenta in modo perfetto le proporzioni ideali per un corpo, così come Leonardo misurava i suoi discepoli con una corda correlando le loro proporzioni a quelle della natura, io nelle pause tra un ciak e l’altro mi divertivo a misurare chiunque mi capitasse a tiro! Inutile continuare… lascio a immaginare a te come è andata a finire questa cosa!”

Non ti fermi mai, infatti hai ricominciato subito a lavorare per altri progetti. Puoi anticiparci qualcosina?

“Sai, non mi piace stare con le mani in mano! Così dal 10 ottobre è uscito al cinema un altro film dal titolo ‘Brave ragazze’ di Michela Andreozzi e poi partirà la tournée teatrale di ‘È questa la vita che sognavo da bambino?’ uno spettacolo in cui racconto le storie di tre grandi personaggi dalle vite straordinarie che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nella loro disciplina: Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba, tre sportivi italiani che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere varie generazioni di italiani. Infine, proprio in questi giorni ho iniziato anche le riprese della fiction ‘Medical Report’ che andrà in onda su Rai1.”

Non sarà semplice gestire vita professionale e privata...

“beh, ammetto che non è sempre una passeggiata, però ci riesco in maniera abbastanza discreta. C’è da dire che ho la fortuna di avere accanto una compagna che mi sostiene in tutto e per tutto, e che quindi non mi fa pesare i periodi di assenza dovuti magari alle riprese di un film. Amo infinitamente questo lavoro e fino a quando mi verrà data la possibilità di recitare non mi tirerò mai indietro!”

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“Durante le riprese ho imparato ad apprezzare la bellezza di tutto quello che mi circonda, ed ho capito che devo alzare gli occhi dallo smartphone e godermi il mondo in tutta la sua unicità”

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