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GIANMARCO SAURINO

di Gaetano Magliano

Numero 244 - Ottobre 2023

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Fa parte della schiera degli attori più amati del cinema italiano, lo ritroviamo alle prese con un personaggio impegnativo che gli ha permesso di mettersi alla prova ancora una volta


Il prossimo 24 ottobre uscirà una delle serie Rai più attese di questo fine 2023: “Per Elisa – Il Caso Claps” fiction con la regia di Marco Pontecorvo che non è solo un racconto drammatico, ma un’accurata ricostruzione di eventi veri che hanno scosso l’Italia dopo la scoperta dello spiacevole fatto di cronaca del 1993. -taglio- Al centro di tutta la narrazione c’è la tragica scomparsa e l’assassinio di Elisa Claps ed il lungo percorso verso la verità intrapreso dal suo coraggioso fratello Gildo Claps interpretato da Gianmarco Saurino. È questa, per l’attore pugliese, una grande prova attoriale poiché per la prima volta si ritrova ad interpretare un ruolo del genere in una storia “recente”, proprio come ci racconta lui stesso in questa intervista esclusiva. In “DOC - Nelle tue mani”, dove ha interpretato il dottor Lorenzo Lazzarini, lo abbiamo amato alla follia, ma siamo certi che anche dopo questa fiction conquisterà una nuova fetta di pubblico e si confermerà uno degli attori italiani destinati ad essere volto indiscusso del nostro cinema. Ciao Gianmarco, finalmente manca poco all’uscita della nuova ficiton Rai che ti vede tra i protagonisti “Per Elisa – Il caso Claps” nella quale interpreti un ruolo molto importante: Gildo Claps. Come ti sei preparato ad affrontare questo personaggio? “Prima di rispondere alla domanda, devo dire che ho provato emozioni contrastanti riguardo questa serie e questo ruolo; in quanto da un lato ne ero completamente onorato poiché si tratta di un progetto impegnativo che mi vede per la prima volta nei panni di una persona che ha vissuto i fatti raccontati in un momento storico non troppo lontano dal presente, dall’altro però mi sentivo anche spaventato proprio per la portata della cosa. Non volevo in nessun modo che il mio modo di interpretare Gildo potesse risultargli irrispettoso per lui e per la sorella quindi ho veramente messo anima e corpo nella preparazione di questo personaggio. Ero già a conoscenza di questo caso, ma non avevo mai approfondito la vicenda quindi la prima cosa che ho fatto è stata quella di raccogliere quante più informazioni possibili, anche se devo ammettere che il nostro sguardo insieme col regista è stato diverso: cioè i giornalisti ovviamente hanno raccontato negli anni la vicenda giudiziaria, noi invece attraverso quest’ultima abbiamo voluto mettere luce sulle persone e sul loro modo di essere.” Immagino lei abbia avuto modo di conoscere Gildo Claps, com’è andato il vostro incontro? “Devo dire che ho avuto la fortuna di diventare amico di Gildo, ed è una cosa che racconto con grande fierezza. Per quello che abbiamo fatto io non mi sono mai confrontato con lui perché non volevo che pensasse che lo stavo studiando, ma conoscendolo e diventandogli amico ho capito ancora di più tante di quelle scelte e delle cose che ha fatto in questi diciassette anni che lo hanno portato a trovare il cadavere di Elisa e ad affrontare tutto quello che è successo dopo e che sta succedendo ancora adesso. La riapertura della Chiesa della Santissima Trinità è una cosa che è successa due settimane fa. Si tratta dell’ultimo atto di una vicenda deplorevole e vergognosa che non potrà mai purtroppo avere un epilogo che possa sopperire al grande dolore che ha provato questa famiglia.” Ci sono, però, anche altri progetti molto interessanti che la vedranno protagonista nei prossimi mesi, è stato infatti segnalato come new entry della seconda stagione di Lidia Poet. Aveva già seguito la prima stagione? Cosa ha pensato quando le hanno proposto di essere parte del cast? “Assolutamente Lidia Poet è uno dei progetti più interessanti che il panorama italiano abbia tirato fuori anche, forse, la serie italiana su piattaforma più vista al mondo quindi per me è un grande orgoglio che abbiamo pensato di inserirmi nel cast. Poi ritrovare amici come Matilda De Angelis ed Eduardo Scarpetta che sono le punte massime del nostro cinema è sia stimolante che bellissimo, lavorare con loro rende tutto più divertente ed incredibile. Per il momento stiamo ancora girando e finiremo tra un mesetto circa, considera che l’uscita della serie è prevista tra un anno. Il mio ruolo lo trovo stupendo! Non posso dire troppo però mi è piaciuto davvero tanto interpretare un personaggio simile, spero piaccia anche a voi!” A questo pubblico è d’obbligo la domanda su Lorenzo di Doc, poiché alle domande di un possibile ritorno Argentero ha risposto in maniera molto vaga… “Oddio – ride ndr. E chi lo sa! Guarda posso dirti solo che le cose sono belle anche quando finiscono. Poi, vedremo… il bello della televisione e del cinema è anche la possibilità di usare la fantasia!” Ormai trentenne, a che punto della su vita si sente? “Eh, difficile rispondere brevemente ad una domanda del genere. Diciamo che adesso mi sento con un piede nella parte decisamente adulta e con l’altro piede nella parte ancora ‘sono giovane’. Difficile da spiegare, però mi rendo conto dell’immensa fortuna che ho nel fare una professione che è una passione… ci sono molti miei coetanei che devono fare i salti mortali per riuscire a sentirsi appagati dal proprio lavoro quindi di questo sono decisamente felice. Sento anche una forte voglia di sperimentazione, la mia curiosità è aumentata in maniera incredibile, specialmente a livello professionale. La cosa, però, più bella dei trent’anni è che ho capito che non deve interessarmi nulla del giudizio degli altri, e questa è una vera e propria conquista di libertà!”

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