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Deficit dell’ormone della crescita

di Alfredo Salucci

Numero 247 - Febbraio 2024


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Presso l’UOC Clinica Endocrinologica e Diabetologica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona diretto dal Prof. Mario Vitale vengono curate tutte le diverse patologie endocrinologiche. Tra queste vi è il deficit della crescita, trattato in un ambulatorio coordinato dalla Dr.ssa Anna Tortora. Al professor Vitale abbiamo posto alcune domande.-taglio- Il mancato aumento staturale dopo la nascita preoccupa sempre i genitori: quali possono essere le cause? La causa più frequente è di tipo alimentare come la celiachia e la malnutrizione. Più raramente la causa è il deficit dell’ormone della crescita o altre carenze ormonali. Quali sono i segni che possono far sospettare un deficit di crescita? Un’altezza inferiore alla media o un rallentamento della crescita dovrebbero spingere i genitori e il pediatra a eseguire misurazioni più frequenti. L’anamnesi e gli esami ematochimici possono essere di aiuto per individuare problematiche non endocrine. Quando si sospetta un ritardo della crescita legato a un deficit dell’ormone somatotropo che cosa bisogna fare? È necessario rivolgersi a un centro specialistico, come il nostro, dove verranno eseguiti esami ormonali e radiografici per evidenziare un eventuale ritardo della crescita ossea compatibile con la bassa statura. Se il deficit di crescita è confermato, vengono eseguiti test di stimolo per valutare un deficit della secrezione di ormone della crescita. In caso affermativo, il paziente riceve la prescrizione per la terapia sostitutiva con ormone della crescita. Oggi esiste un nuovo farmaco per la cura della bassa statura, ce ne vuole parlare? Finora la terapia prevede la somministrazione sottocute giornaliera dell’ormone della crescita. Oggi è stato approvato in Italia Ngenla, un ormone della crescita modificato che è più stabile e rimane più a lungo in circolo e perciò la terapia può essere effettuata una sola volta alla settimana. Il trattamento settimanale è molto più vantaggioso di quello giornaliero che, per il disagio che comporta, talvolta viene saltato. Quando è opportuno iniziare la terapia e quanto tempo dura? -taglio2- La terapia è prescrivibile a partire dai tre anni. Sarebbe opportuno iniziarla in fase prepubere, ma non sempre i pazienti giungono alla nostra osservazione precocemente. Una volta iniziata, questa sarà sospesa al raggiungimento della statura finale o alla saldatura delle cartilagini epifisarie. Il farmaco ha effetti collaterali? I possibili effetti collaterali sono modesti e uguali, anche per frequenza, a quelli con terapia giornaliera. Tra i più comuni, vi è la reazione nel sito d’iniezione (dolore, gonfiore, ematoma) e il mal di testa. Qual è la sua efficacia? Che cosa possiamo aspettarci in termini di aumento staturale? Dagli studi condotti, è stato dimostrato che il farmaco è sicuro e il recupero staturale è uguale a quello che si ottiene con la terapia giornaliera. La struttura in cui lavora è tra quelle individuate dalla Regione Campania ad erogare l’ormone. Come vi si accede? Il medico curante richiede con un’impegnativa una visita endocrinologica che può essere prenotata al CUP (Centro Unico di prenotazione dell’AOU Ruggi d’Aragona), specificando di effettuarla presso l’Ambulatorio Deficit di GH (HGH). Ha qualche suggerimento o qualche raccomandazione per i genitori? Ai genitori raccomanderei di migliorare le abitudini dei propri figli che hanno un ruolo determinante sul processo di crescita: un’alimentazione ricca e varia, almeno 8 ore di sonno a notte e una costante attività fisica rappresentano il cardine dello sviluppo accrescitivo del bambino. Ha qualche suggerimento o qualche raccomandazione per i medici? Ai colleghi consiglierei di effettuare bilanci auxologici più ravvicinati in presenza di una statura non in linea col target genetico o di una velocità di crescita rallentata rispetto all’età cronologica. In futuro ci saranno altre novità? Oltre ad attendere l’immissione in commercio di altri farmaci a rilascio prolungato per la cura della bassa statura, auspichiamo di ottenere in un futuro prossimo una terapia non iniettiva, più semplice e pratica da sostenere per il piccolo paziente.





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