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Cultura, musica e parole

di Antonino Ianniello

Numero 236 - Dicembre-Gennaio 2023

Sotto la direzione artistica di Lello Arena, grande attesa per gli eventi in calendario presso il Teatro Cilea di Napoli


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Con un ricco programma (composto da 21 spettacoli), tra comicità, prosa, musica e danza, inizia la stagione 2022/2023 del Teatro Cilea di Napoli, affidata alla direzione di Lello Arena. La grande stagione ha, dunque, avuto inizio con gli spettacoli ‘Janis’, (ricordo del 52mo anniversario della scomparsa della travolgente Janis Joplin), -taglio- ‘Avvenne a Napoli - passione per voce e piano’ con Eduardo De Crescenzo, voce e fisarmonica, e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte ed ‘A Tu per tre’ con Maurizio Casagrande, Aria Cecilia e Claudia Vietri. I primi appuntamenti di novembre, appunto, sono stati dedicati all’insegna della musica… sia raccontata che suonata. ‘Take another little piece of my heart’ è un viaggio alla scoperta di una delle più grandi figure del rock ‘n’ roll, Janis Joplin, seguendo l’intuizione che a cinquant’anni dalla sua scomparsa possa essere un’interlocutrice straordinaria per le nuove generazioni. Sulla scena un’attrice e un attore evocano, in un dialogo metateatrale (opera o pratica teatrale che ha come argomento il teatro, un testo o anche una rappresentazione teatrale) il mondo della Joplin attraverso articoli, pagine intime di diario, lettere e ovviamente musica. Lo sguardo non è tanto però storiografico, quanto connesso al contemporaneo. Janis ci è apparsa come un emblema dell’adolescenza, capace di portarsi addosso tanto l’incredibile potere di curiosità ed espansione dell’età giovanile, quanto le domande, il disagio, la malinconia e i rischi inevitabilmente ad essa legate. Smontando il mito di eccessi e sregolatezze della rockstar dalla voce inarrivabile, riconsegnandolo ad una dimensione più umana, compare il volto di un’adolescente timida vittima dei bulli del suo tempo, di una ragazza in cerca della propria identità artistica e sessuale, di una donna in contrasto con i dogmi maschilisti del suo tempo, che vuole emanciparsi, ma allo stesso tempo ricerca l’approvazione della famiglia. Una teenager di straordinario talento che, coltivando il desiderio di essere vista e amata dal mondo, corre il rischio di essere fagocitata tanto dal mercato, quanto dai propri eccessi. Una little girl blue che, nel suo sapersi incamminare verso il futuro con incertezza e speranza, con rischio e desiderio, sembra l’avanguardia di ogni gioventù. Il percorso artistico che ha accompagnato inizialmente le serate del pubblico napoletano, è iniziato con musica di alto profilo. Il primo spettacolo è stato dunque la straordinaria storia della rocker americana Janis Joplin, voce inconfondibile e tra le più originali e inarrivabili del circo rock mondiale. In occasione del 52mo anniversario della sua morte, il regista Davide Del Grosso ha presentato (dal 3 al 6 novembre) ‘Janis - Take another little piece of my heart’. Lo spettacolo, ideato da Luca Cecchelli ha visto in scena l’attrice Marta Mungo in compagnia dello stesso Del Grosso, che ha curato anche il testo e i video. Martedì 8 novembre (replicati 22 novembre e di nuovo in scena il 13 e 20 dicembre) è andato in scena ‘Avvenne a Napoli’ (passione per voce e piano) con Eduardo De Crescenzo, voce e fisarmonica, ed il famosissimo Julian Oliver Mazzariello al pianoforte. Un disco, un libro, un concerto: questi gli elementi che portano Eduardo De Crescenzo, nel pieno della sua maturità, ad omaggiare le sue radici culturali. Il cantautore rilegge la canzone classica napoletana dai suoi esordi, intorno al 1800, fino al 1950, quando con lo sbarco degli alleati americani arriverà in Italia il jazz e la musica cambierà per sempre. La sua voce iconica ha affrontato magistralmente, per la prima volta, 20 grandi classici di «un repertorio che gli appartiene per DNA», come afferma Federico Vacalebre nel suo libro ‘Storie del canzoniere napoletano’ che accompagna la pubblicazione dell’album. -taglio2- De Crescenzo cerca ‘il suono perduto’, quel suono che doveva avere la Canzone Napoletana nel suo tempo, prima che venisse sopraffatta da mille rifacimenti insensati, da mille fraintendimenti culturali. Cantante e interprete, musicista e compositore colto e appassionato, avvia un lavoro di ricerca storica e musicale. Scava negli spartiti, dietro gli spartiti, per cogliere le intenzioni stilistiche di una generazione di artisti rivoluzionaria che inventò la forma ‘canzone’ così come viene praticata ancora oggi in tutto il mondo, che innovò le tecniche del Belcanto Operistico e segnò la nascita ‘dell’interprete’ che unisce al canto la capacità di far vivere i versi dei grandi poeti che scrissero questo repertorio. Il pianoforte è quello di Julian Oliver Mazzariello, uno dei pianisti più incantevoli e geniali apparsi sulla scena musicale negli ultimi anni: anglo-italiano, originale ed eurocentrico, come lo fu la Napoli di allora, meta ambita dagli artisti di tutto il mondo, la città dei quattro Conservatori, faro di riferimento della cultura europea. Come in una macchina del tempo, alla ricerca del suono perduto, Eduardo e Julian Oliver Mazzariello, trasportano l’ascoltatore nelle atmosfere di un mondo artistico incantato che raccontò in versi e in musica, la bellezza della città e il suo umano sentire. Su alcuni brani interviene, riconoscibile e suggestiva, la fisarmonica di Eduardo, strumento che diventò popolarissimo in quel tempo, a suggello dell’enorme successo di quella “Canzone d’Arte”, esclusiva e colta, e che pure riuscì a penetrare nelle case di tutti, anche di chi non poteva permettersi di comprare un pianoforte. Il cd ‘Avvenne a Napoli - passione per voce e piano’ e il libro ‘Storie del canzoniere napoletano’, è stato pubblicato il 26 maggio 2022 da ‘La nave di Teseo’ in collaborazione con ‘Betty Wrong Edizioni Musicali’ di Elisabetta Sgarbi ed è disponibile in libreria e negli store digitali. Dal 10 al 13 novembre e dal 17 al 20 novembre in scena Maurizio Casagrande con Aria Cecilia e Claudia Vietri in ‘A Tu per tre’. Così Maurizio Casagrande: «In un periodo di grande difficoltà ho preferito scrivere ed allestire uno spettacolo agile e leggero che mi permettesse di girare con facilità e di poter mantenere bassi i costi per sostenere i teatri che hanno importanti difficoltà economiche, ma senza per questo rinunciare allo stile e alla qualità che da sempre mi hanno dato la possibilità di costruire un rapporto di fiducia con il pubblico che mi segue da anni. Il tutto immerso in un’atmosfera di intimità e condivisione che tanto ci sono mancati ultimamente. Semplice, confidenziale e di grande presa sul pubblico che si ritrova immerso in una atmosfera calda e piacevole, ma mai banale o approssimativa. Tutto avviene in una apparente improvvisazione che, nello svolgersi della serata, svela il raffinato disegno generale.» In scena una pianista, una cantante e Maurizio Casagrande. Due donne ed un uomo. Un ‘triangolo’ pericoloso che porterà le ragazze a coalizzarsi contro di lui mettendolo in netta minoranza. Lo spettacolo, che ha una durata di circa un’ora e quaranta minuti, è strutturato in tre parti fondamentali che si amalgamano in una struttura omogenea.





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