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Continuiamo a ridere

di Tommaso Martinelli

Numero 246 - Dicembre-Gennaio 2024

Uno sguardo ravvicinato all’universo artistico di Annamaria Fittipaldi, bravissima attrice, e grande rivelazione di Radio Cusano Campus


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Ogni week-end, su Radio Cusano Campus, conduce il programma rivelazione del momento: “Fatti di risate”. Annamaria Fittipaldi, però, è anche una talentuosa attrice, con numerose esperienze teatrali e cinematografiche in curriculum. Orgogliosa del periodo d’oro che sta vivendo, la poliedrica artista di origini lucane si racconta a tutto tondo ad Albatros.-taglio- Annamaria, come nasce “Fatti di risate”? “Il format nasce da un’idea di Roberto De Santis, parlando davanti ad caffè lui dice: “voglio fare un comedy show per la radio!”. Ed io: “Facciamolo!”. Poi lui ha scritto il format, abbiamo contattato Giuseppe Abramo e via... siamo partiti!” Come ti stai trovando con questa conduzione in coppia? “Conosco Giuseppe da diversi anni, lavoriamo in teatro insieme, addirittura facciamo Ditta! Ci definiamo, con molta umiltà, i nuovi Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Artisticamente siamo fatti l'uno per l'altro, ci spalleggiamo, conosciamo le nostre pause e tempi comici. Poi nella vita privata noi ci definiamo Fratelli, ovvero lui è mia sorella, io suo fratello!” Finora, tra i numerosi ospiti avuti, c’è qualcuno che ti ha colpito in particolare? “Abbiamo avuti tanti ospiti fantastici, ho imparato a conoscere il mondo della stand up comedian! Tutti diversi tra loro, ma la cosa principale è che ci facciamo un sacco di risate! Mi ha colpito lo stand up Daniele Fabbri, la simpatia e irriverenza di Gegia. E dulcis in fondo, non sono comici, ma mi sono letteralmente ammazzata dalle risate con Turchese Baracchi e Edoardo Tavassi, davvero irriverenti.” Quanto è complesso riuscire a far ridere in un momento complicato come quello che stiamo vivendo? “Sai la comicità italiana, i più grandi talenti comici italiani, Totò, Chiari, Bramieri, Valori, sono nati dopo la fine della seconda guerra mondiale. L’Italia era distrutta dal conflitto, la gente aveva bisogno di riprendersi e così nasce il Varietà italiano e i grandi comici. Loro hanno avuto il compito di risanare gli animi degli italiani. E allora facendo un confronto con il passato, dove l'arte e la comicità hanno aiutato, magari in questo momento storico ci auguriamo di riuscire a strappare un sorriso a tutti. -taglio2- La comicità, però, in questi anni è cambiata parecchio… “Sì, posso affermare che la comicità è cambiata tantissimo. Ho scoperto che nel mondo degli stand up il politicamente corretto non esiste! La libertà! Anche perché nel mondo anglosassone non è mai esistita la comicità con "limiti". La comicità dovrebbe essere libera.” Oltre a Radio Cusano Campus, ti piacerebbe ci fosse una trasposizione televisiva del programma? “Ma certo, siamo partiti dalla radio, che ci sta dando grandi soddisfazioni, poi passeremo alla radiovisione e poi ad una bella trasposizione televisiva. Chissà cosa bolle in pentola... per ora vi ricordo di ascoltarci il sabato e la domenica dalle 13 su Radio Cusano Campus.” Facciamo un passo indietro, come nasce la tua passione per la recitazione? “In modo scontatissimo: al liceo classico. In realtà, più che passione per la recitazione, durante il liceo ho scoperto la passione per le arti, il teatro, la danza, la musica, l'arte oratoria. Ciò che mi ha stupito è la sacralità del teatro per i greci e come tramite le arti hanno fondato la cultura e la politica. Da lì ho capito che l'arte, in tutte le sue forme, é il mezzo di comunicazione che io amo...” A un certo punto, però, è arrivata anche la conduzione… “Prima con un corso destinato ai nuovi talenti della Rai, sotto l'egida guida di Pippo Baudo e poi in radio e in TV presso la giovane emittente nazionale Cusano Italia Tv e Radio Cusano Campus. L'ars oratoria mi ha sempre appassionato... Recitare e condurre sono due linee parallele, che a volte diventano perpendicolari e creano l'intrattenimento. Ecco regalare solarità e gioia al pubblico è il mio obiettivo. Mi diverto io e spero si divertano loro.” In futuro, a tutto tondo, come ti piacerebbe vederti? “La parola chiave per me è divertimento. Spero io possa migliorare e continuare ad intrattenere e comunicare in mondo serio e divertente con il pubblico, sia in radio, in TV, a teatro o al cinema...e perché no, anche tra le mura di casa.”





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