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Circenses, senza panem

di Pasquale Matrone

Numero 188 - Maggio 2018

Uno dei temi su cui è necessario riflettere, oggi, è quello dell’insano rapporto tra eletti ed elettori...


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Uno dei temi su cui è necessario riflettere, oggi, è quello dell’insano rapporto tra eletti ed elettori. Molto più di ieri, infatti, la politica usa con astuzia la strategia che coniuga ‘Panem et circenses’: la massa, perciò, continua a scegliere governanti cinici che promettono agi e, insieme, le rubano il tempo libero con feste e intrattenimenti di ogni genere: non intuisce che certa munificenza mira a distrarla dalla politica, a renderla acritica, a stimolarne gli istinti peggiori. Negli anfiteatri, ieri, e nei campi sportivi, oggi, la gente si eccita sino all’orgasmo, diventa mostro. Fiumi di denaro vengono destinati a: costruire stadi; a riparare danni provocati da tifoserie eterodirette; a poteggere, con poliziotti mandati allo sbaraglio, beni città e persone dalla follia di facinorosi; a finanziare iniziative odorose di truffa. -taglio- Chi esercita il potere si guarda bene dal privarsi di questo serbatoio di voti e di occulti profitti: trova assai più ragionevole lesinare fondi alle scuole, alla ricerca, alla Sanità, all’assistenza sociale. Lo Stato, dunque, blando con evasori e delinquenti, è spietato con gli onesti: maltratta i più deboli, ignora i reietti. ‘Circenses’, ancora e in abbondanza. Senza ‘panem’. Che, invece, non basta più. Per distogliere, poi, l’attenzione da sprechi e rapine, vengono additati, come parassiti affamatori, i vecchi: durano troppo; percepiscono più a lungo la pensione; tolgono il futuro ai giovani… I luminari dell’economia, ottusi o, peggio, collusi, alimentano la bugia e, con essa, l’odio tra generazioni. Prima o poi, la loro cialtroneria li porterà, addirittura, a individuare una nuova Rupe Tarpeia, dove abbandonare, soprattutto gli anziani, rei di essere vivi senza averne più diritto. -taglio2- La filosofia non può ignorare certe aberrazioni; dal momento che si occupa dell’uomo e della Storia, non può sprecare energie in astrazioni teoriche sul nulla e sui suoi improbabili ‘derivati. Ha il dovere, invece: d’incidere sui fatti; di palesarne i difetti; di sostenere il vero; di ribadire il primato di politici disinteressati, competenti e giusti; di ricordare a tutti che la legge va applicata e che il buonismo cieco omertoso e complice ha effetti devastanti. Chi non paga le tasse, corrompe, sfrutta e succhia il sangue a chi non sa difendersi... va smascherato e punito. Se si continua a essere superficiali, incapaci di scegliersi rappresentanti adeguati, si è destinati a soccombere. Tutti, infatti, sono responsabili, ciascuno per la sua parte, del futuro della società. E del mondo.





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