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CHRISTIANA MOREAU

di Maresa Galli

Numero 241 - Giugno 2023

Pittrice e scultrice autodidatta, belga, dalle interessanti creazioni in argilla, Christiana Moreau è anche affermata scrittrice


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Pittrice e scultrice autodidatta, belga, dalle interessanti creazioni in argilla, Christiana Moreau è anche affermata scrittrice. Dopo il suo esordio nel 2014 con una raccolta di poesie, si dedica con passione alla narrativa. Dopo “La Sonate oubliée” e “Cachemire rouge” pubblica “La Dame d’argile”, secondo romanzo pubblicato in Italia (“La dama di creta”).-taglio- Oltre al racconto di sentimenti, verità storiche, enigmi, nei suoi lavori la scrittrice ci trasporta anche in diverse ambientazioni. “Cachemire Rosso” è ambientato in parte in Mongolia e in parte in Italia, dopo un lungo percorso compiuto dai protagonisti in Transiberiana. Un destino difficile, che mostra la vita degli immigrati, dura, a tratti senza speranza, suscitando empatia per le protagoniste, Bolormaa e Alessandra, condividendone i destini. Il nuovo romanzo, “La dama di creta”, si svolge oggi a Bruxelles, dove la protagonista, Sabrina, è restauratrice al Museo di Belle Arti. Riceve in eredità dalla nonna Angela, appena mancata, un busto di creta elegantemente scolpito che ritrae una bellissima donna, Simonetta Vespucci, ispiratrice della Venere di Botticelli. L’aspetto particolare è che il busto è firmato Costanza Marsiato MCDXCIV anno fiorentino. Affascinata dall’oggetto, Sabrina compie un viaggio indietro nel tempo che cambierà la sua vita, per cercare le origini di quello straordinario manufatto. Sua nonna Angela nel 1952 lascia, con il marito, il suo povero paese in Toscana, che offre solo disoccupazione e miseria, per cercare lavoro nelle miniere in Belgio. -taglio2- Piccola luce nel buio di una triste realtà di duro lavoro del marito e di vita quotidiana in un casermone, il busto di Simonetta, fonte di luce e bellezza, che nella sua famiglia si tramanda nei secoli. Scavando nella storia, Sabrina scopre che nel 1494, a Impruneta, nel fiorentino, la famiglia di Costanza fornisce agli artisti la creta migliore. Costanza, pur avendo talento di artista, non può essere presa a bottega come apprendista; così, travestita da uomo, fugge a Firenze, dove frequenta la bottega del Pollaiolo ed inizia a realizzare la sua opera segreta, un capolavoro che sarà anche la sua rovina. Le donne del romanzo, vissute in epoche diverse, sfidano così il destino, tramandandosi il meraviglioso busto realizzato da Costanza di generazione in generazione. Un messaggio di speranza, come emerge anche dagli altri romanzi di Moreau che scrive con leggerezza e con profondità, raccontando personaggi femminili forti, determinati ad agire per modificare il proprio destino. L’arte intreccia destini diversi, e si esprime su diversi piani. Nel suo romanzo “La sonate oubliée”, avvicina la sensibilità di due fanciulle, Lionella e Ada, lontane nel tempo e nello spazio, grazie alla musica di Vivaldi. Christiana Moreau cerca costantemente nuove forme espressive, poliedrica, originale artista che dipinge tante sfumature dell’universo donna.





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