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BIG MAMA

di Laura Fiore

Numero 248 - Marzo 2024

Un’artista che non ha paura di esporsi, con la sua voce riesce a lasciare il segno creando un legame col pubblico difficile da dimenticare


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Sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo ha letteralmente stregato tutti con la sua energia e la sua incredibile voce. Si è fatta portavoce di una generazione che ha bisogno di punti di riferimento come lei: body positivity, autostima, accettazione di sé, sono solo alcuni dei messaggi che questa artista trasmette nelle sue canzoni.-taglio- Lei è Big Mama. All’anagrafe Marianna Mammone, è una giovane rapper campana classe 2000, sì avete letto bene, ha iniziato a scrivere i primi brani all'età di 13 anni. Nel 2016, appena sedicenne, ha iniziato a pubblicare le sue prime canzoni. Dopo qualche anno, nel 2022 esordisce con il suo primo album “Next Big Thing”, al quale fa seguito una serie di concerti. Il primo grande debutto di Big Mama è a maggio del 2022, quando si esibisce al concerto del primo maggio a Roma facendosi notare per la sua incredibile attitudine da performer completa, infatti, possiamo definirla un’artista a tutto tondo che sul palco ci sa stare eccome! Il palco dell’Ariston l’aveva già vista al Festival dello scorso anno, quando ha duettato con Elodie cantando “American Woman dei The Guess Who”, poi, a luglio dello stesso anno si esibisce al Goa-Boa Festival consacrandosi come astro nascente del rap femminile italiano. Noi di Albatros Magazine l’abbiamo incontrata nel post-Sanremo per farci raccontare i suoi prossimi progetti. È inevitabile partire con una domanda sul Festival di Sanremo, la tua prima esperienza come concorrente, come hai vissuto questa esperienza e cosa porterai nel tuo bagaglio personale? “Sanremo è Sanremo! Sono contenta di aver preso parte all’edizione di quest’anno poiché in gara c’erano tantissimi artisti che stimo e che seguo da anni, quindi essere anch’io lì insieme a dei nomi top della musica italiana è stato un onore. In generale è un’esperienza tanto bella quanto stancante poiché in pochi giorni succedono tantissime cose, si dorme poco, c’è la tensione del palco, le reazioni del pubblico, i giornalisti, insomma è un vero e proprio vortice che ti risucchia totalmente in questa bolla assurda. Ovviamente non dimenticherò mai questa esperienza che mi ha dato la possibilità di capire su cosa devo lavorare per migliorarmi e mi ha fatto conoscere tantissimi addetti ai lavori con i quali chissà, si potrebbero creare delle collaborazioni future.” “La rabbia non ti basta” è il nome del brano che hai portato sul palco dell’Ariston, com’è nata questa canzone e quando hai capito che poteva essere un possibile “brano sanremese”? “Mi piace definire ‘La rabbia non ti basta’ più come una lettera d'amore al nostro bambino interiore. È per me una canzone molto sentita e personale, è una confessione e parla di trasformazione e di riscatto dopo un passato di violenza e crisi interiore. Dedico il pezzo a Marianna bambina e adolescente, infatti anche nel ritornello si intercambiano queste due persone. Non parlo solo a minoranze specifiche, tipo le persone grasse, è un messaggio universale: parlo a chi è effeminato, basso, proviene da brutti quartieri o da un contesto sociale povero: è un brano per tutti, non parlo solo di corpo ma di quello che ci è successo. Devi essere il primo a credere in quello che vuoi altrimenti gli altri non lo faranno mai!” Sei stata al centro di un “caso” per il bodyshaming scatenato sui social subito dopo la tua performance sanremese, come hai affrontato quel momento? “È brutto da dire, ma me l’aspettavo… magari non da un giornalista, ma sono consapevole che un personaggio come il mio non sempre viene accettato e capito. -taglio2- Per fortuna ho le spalle belle larghe e finalmente questi commenti da due soldi non mi fanno male, anzi mi fanno provare pena per chi ancora fa il leone da tastiera. Ed è proprio questa sicurezza che voglio trasmettere attraverso la mia musica, so cosa significa essere bullizzati, soffrire, sentirsi diversi, e voglio che nessuno si senta solo. Alla fine di questa vicenda in particolare sarebbe stato carino ricevere delle scuse, ma mi rendo conto che avrebbe significato per quella persona ammettere di aver sbagliato e non è una cosa tanto semplice…” Parlando, invece, del tuo percorso artistico fino ad oggi una delle parole chiave della tua musica è certamente: libertà. In che modo ti senti una persona libera e come questo sentimento si inserisce nella tua musica? “Riuscire ad essere una persona libera non è per niente facile, è un percorso fatto di mille problemi ed interruzioni ma quando ci riesci è una cosa bellissima. Ho passato anni a farmi mille problemi su quella che la gente pensasse di me e nonostante la mia profonda autoironia ero arrivata al punto di essere talmente convinta di essere sbagliata che non mi volevo più bene, e come è possibile non volersi bene a vent’anni? Attraverso l’aiuto di specialisti ho iniziato un percorso, che seguo ancora oggi, per conoscere me stessa e per rendermi conto che sono unica, che ho delle caratteristiche che le persone amano ed apprezzano così come sono. La musica è stata parte integrante di tutto questo processo, poiché mi ha permesso di mettere nero su bianco quello che non riuscivo ad esprimere a voce. Piano piano è uscita fuori la vera me, quella che se ne frega se ha qualche chilo in più, quella cui non interessa il parere altrui se non è costruttivo e soprattutto sono felice di essermi liberata della paura del giudizio altrui. Ovviamente capitano dei giorni no, ma quando succede mi focalizzo su quello di positivo che c’è in me ed inizio a scrivere nuova musica.” Ti sei trasferita a Milano da qualche anno, ti manca casa? Che rapporto hai con la tua città? “Bisogna ammettere che per fare strada nel mondo della musica arriva un momento in cui inevitabilmente devi trasferirti a Milano, poiché è questa la città che può realmente offrirti una possibilità in questo campo. Io sono di San Michele di Serino e principalmente torno lì perché c’è la mia famiglia. Mi sento molto legata al mio paese, ed ogni volta che torno è sempre una festa, mi sento davvero amata e mi da gioia quando le persone mi dicono che fanno il tifo per me, anzi sai che penso? Assafà – finalmente ndr.” Adesso in cosa sarai impegnata? “In questo momento mi sto un attimo riprendendo, però non mi sono fermata con i live, sto lavorando a dei nuovi brani che usciranno presto e nel frattempo programmando un tour estivo. Insomma, con il mio team stiamo seguendo il flusso!”





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