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Arte e storia in mostra

di Michela Secci

Numero 243 - Settembre 2023

Nella città di Caen in Normandia, fino al 31 dicembre in mostra 69 opere di 26 artisti francesi ed europei


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La mostra « Années Pop, Années Choc, 1960-1975 », allestita nel Memoriale di Caen dal 22 giugno al 31 dicembre prossimo, riunisce 69 opere di 26 artisti francesi ed europei, provenienti dalla collezione della "Fondazione Gandur per l'Arte". Opere di artisti legati alla figurazione narrativa, il movimento sviluppatosi in Francia accanto alla pop art anglosassone, che attraverso i loro dipinti hanno portato una riflessione critica di quel tempo, dalla guerra del Vietnam all'indomani del Maggio 68. Fra questi: Eduardo Arroyo, Erró, Gérard Fromanger, Eulàlia Grau, Ivan Messac, Bernard Rancillac, Giangiacomo Spadari… -taglio- Il percorso strutturato in 10 sezioni tematiche, su due piani, permette di comprendere la storia, la società dell'epoca e i grandi cambiamenti di questo periodo, gli anni dal 1960 al 1975. Un'idea originale di mescolare arte e storia per raccontare con i numerosi riferimenti che gli artisti sono testimoni essenziali per la comprensione della storia. Risponde alle mie domande Yan Schubert, uno dei commissari dell'esposizione e conservatore della "Fondazione Gandur per l'Arte", basata a Ginevra. Come nasce questa mostra ? “Siamo stati invitati dal Memoriale di Caen per riflettere a una mostra che avesse un senso in questo museo di storia. Qui c'è già un'esposizione sulla Guerra fredda e, quindi, abbiamo voluto continuare questo percorso mostrando la storia in un’altra maniera, attraverso dei dipinti e degli oggetti. Gli artisti sono osservatori e anche testimoni fondamentali e spesso anche attivisti.” Perché sono fondamentali queste opere e quali sono stati i criteri di scelta? “Sono opere eccezionali per coprire questo periodo di grandi cambiamenti.-taglio2- Nel bel mezzo della Guerra Fredda, gli artisti si sono impegnati tanto contro la guerra e la dittatura quanto per promuovere i diritti sociali e politici. Abbiamo scelto la figurazione narrativa, degli anni dal 60 al 75, per selezionare queste opere d'arte e dare un senso all'esposizione. Quello che abbiamo cercato di mostrare è tutto ciò che succede in quegli anni estremamente importanti, cerniera della Guerra fredda. Un periodo di distensione ma anche di tensione e dunque di lotte politiche e sociali.” Perché è importante vederla? “È chiaro che se abbiamo voglia di capire il mondo in cui viviamo adesso, dobbiamo guardare questa mostra e dire che 50 anni fa si facevano le stesse lotte e le stesse domande di oggi. Questa mostra ci permette, inoltre, di riflettere sui grandi movimenti e i problemi di ieri ancora attuali. Abbiamo voluto mostrare il confronto tra il passato e il presente. In più, ci offre una testimonianza che ci segue e ci fa meditare su un periodo cruciale della nostra storia.”





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