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Vivere di passione

di Maresa Galli

Numero 181 - ottobre 2017

Esistono persone che riescono a fare della propria passione un "mestiere: Manuela è una di queste


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Irpina di nascita, napoletana d’adozione, Manuela Renno è artista poliedrica. Cantante, musicista, coniuga la sua attività artistica con quella didattica insegnando canto ai bambini. Anima con il fondatore Marco Zurzolo lo Spazio Zurzolo Teatro Live che si accende nel cuore di Napoli. Protagonista dello spettacolo “Napulitanata”, fa da anni buon gioco di squadra con un affiatato gruppo di artisti. -taglio-

Musicisti, cantanti, attori, ballerini propongono al pubblico un ricco viaggio nella Canzone Napoletana e non solo: ce lo racconti?

“Ho incontrato Mimmo Matania e Pasquale Cirillo, rispettivamente fisarmonicista e pianista, promotori del progetto ‘Napulitanata’, quattro anni fa. Insieme a Fabio Esposito, batterista e, Giuseppe Arena, bassista del gruppo e mio compagno nella vita, abbiamo fatto un lavoro certosino sulla canzone napoletana classica, rispettandone i canoni, i testi e la melodia, ma rivisitando gli arrangiamenti in chiave jazzistica. Il sodalizio artistico ed umano si è andato consolidando negli anni, portandoci a formare ‘Napulitanata Ensemble’. Abbiamo sempre ritenuto che la forza dei musicisti napoletani fosse proprio la tradizione musicale che la nostra terra ci ha donato nel corso dei secoli e, per quanto giovani, siamo appassionati alla nostra musica e ce ne facciamo promotori. Nel 2015 Mimmo Matania e Pasquale Cirillo con l’associazione ‘Napulitanata’ hanno presentato il progetto di una sala da concerto dedicata esclusivamente alla canzone napoletana classica; ci sono voluti due anni per ristrutturare lo spazio, che poi hanno inaugurato il 28 aprile di quest’anno.”

Siete un team giovane, accomunato dall’amore per le radici, l’appartenenza culturale, la tradizione... Nel vostro curriculum tanto studio che si coniuga alla passione...

“Si, siamo un gruppo giovane, quasi interamente composto da under 35. I percorsi che ci hanno portato a fare musica sono variegati e fanno parte del team di Napulitanata studiosi del tema, professionisti, semplici appassionati, amatori, tutti accumunati dall’amore per la nostra terra, per la nostra musica. Il mio percorso musicale è stato abbastanza ‘atipico’. La musica è qualcosa che c’è sempre stata nella mia vita, a partire dalla mia famiglia: mia madre suonava la chitarra e cantava, come anche mia sorella Paola, cantautrice. Ho studiato tre anni di chitarra classica alle scuole medie -taglio2- , apprendendo le basi musicali; ho iniziato a scrivere pezzi miei a sedici anni e quando mi trasferì a Napoli da Avellino, per iscrivermi a Conservazione dei Beni Culturali, iniziai a cantare in vari gruppi musicali. A 26 anni, in un momento per me difficile, abbandonai la musica per tre anni. A 29 anni presi coraggio e decisi di cambiare la mia vita, dedicandola alla musica. Mi sono formata alla Scuola di Musica di Roma Donna Olimpia, per diventare Operatore Orff-Schulwerk, metodologia di insegnamento della propedeutica musicale infantile. Ho studiato canto privatamente, tre anni di canto jazz con il Maestro Carlo Lomanto, e poi successivamente Tecnica Vocale con la mia attuale Maestra Francesca Zurzolo. Nel frattempo, nel 2011, nasce il sodalizio lavorativo con il Maestro Marco Zurzolo, che ha creduto in me fin da subito, ed abbiamo iniziato l’avventura dello Spazio ZTL scegliendo di lavorare nella musica nelle ‘retrovie’. Solo quando ho conosciuto i ragazzi di Napulitanata, grazie al loro affetto ed alla loro stima, ho preso coraggio ed ho deciso che la mia passione per il canto potesse diventare una professione. Ed eccomi qui!”

Quanti sacrifici e quanta passione richiede la gestione di un centro culturale nel cuore di Napoli in un’epoca difficile che investe poco nell’arte?

“L’avventura iniziata con Marco Zurzolo nel 2012 è costata moltissimi sacrifici e passione ed amore per il lavoro che facciamo! La musica, l’arte e la cultura in generale, vivono in questo momento storico una fortissima battuta di arresto. Tutto quello che abbiamo fatto in questi anni viene dal nostro investimento economico personale, dal nostro lavoro quotidiano, dal modo in cui abbiamo deciso di fare cultura. Trascorro circa 12 ore al giorno dentro la ZTL. Il nostro spazio è diventato un punto di riferimento forte per il quartiere in cui siamo. Il nostro amore, la professionalità, l’accoglienza sono ripagati dal sostegno delle persone che hanno ancora il coraggio di investire parte del proprio tempo quotidiano nell’arte!”





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