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Vivere all'italiana

di Emanuela Chiumeo

Numero 186 - Marzo

Intervista a Vincenzo de Luca, Direttore generale per la Promozione Paese, che racconta ad Albatros Magazine tutti i progetti futuri per la diffusione del Made in Italy


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Nata nel 2011, la Direzione Sistema Paese della Farnesina da Febbraio 2016 è guidata da Vincenzo de Luca. A lui abbiamo chiesto come questa “regia” si stia attuando nei diversi settori, non solo quello imprenditoriale.

Come si realizza il sostegno della Direzione Generale alla promozione del Sistema Paese?

“L’azione è attuata attraverso tre direzioni centrali: internazionalizzazione, promozione della cultura e della lingua italiana, innovazione e ricerca. Per l’internazionalizzazione del sistema economico italiano è stata creata una specifica ‘Cabina di Regia’, che offre supporto alla penetrazione commerciale e produttiva delle imprese italiane all’estero con il supporto delle reti diplomatiche-consolari.”-taglio-

Cosa s’intende per "cabina di regia"?

“La Cabina di Regia per l’internazionalizzazione è stata creata nel 2012 per definire le linee-guida utili al sostegno pubblico all’internazionalizzazione delle imprese italiane. La Cabina di Regia (co-presieduta dal MAECI e dal MISE e composta da Ministeri, enti locali e sistema privato) è un metodo di lavoro, che impronta tutta l’azione pubblica e la collaborazione con il settore privato al fine di promuovere le imprese sui mercati esteri. Il valore aggiunto dell’azione della Farnesina e della rete delle Ambasciate e dei Consolati all’estero consiste nel mettere al servizio delle imprese la visione strategica dei nostri interessi economici sullo scenario globale, integrata con le nostre priorità in materia di sicurezza, cultura, scienza, cooperazione allo sviluppo e con la valorizzazione delle nostre comunità all’estero. Negli ultimi anni, abbiamo approfondito una tipologia di promozione più immateriale, che riteniamo possa portare beneficio a tutti i soggetti del Sistema Paese che si affacciano all’estero. Si tratta di mostrare le eccellenze italiane, economiche, produttive, culturali, scientifiche, come realtà unite dalla stessa capacità di ‘saper fare’, che nasce dalla passione per il proprio lavoro, dalle capacità artigianali tramandate nel tempo e dal legame con il territorio. Queste basi si ritrovano nella cucina, ma anche nelle eccellenze scientifiche o in un settore come il design. Abbiamo creato per un’azione tanto vasta quanto unitaria il concetto di ‘Vivere all’Italiana’.”

Si parla sempre più di promozione integrata. Cosa s’intende?

“La promozione integrata tende a valorizzare quell’insieme di fattori intangibili legati all’immagine e alla reputazione del Paese che costituiscono il ‘Marchio Italia’, mettendo tra loro in relazione le componenti culturali, scientifiche, tecnologiche ed economiche del Sistema Paese. La lingua italiana, il settore enogastronomico, il design, l’arte contemporanea, l’archeologia, il sistema di istruzione superiore e universitario divengono in tal modo parti di una strategia unitaria, che il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale ha racchiuso nella campagna ‘Vivere all’Italiana’, volta anche a massimizzare i risultati dell’attività promozionale. Da un punto di vista pratico, la Promozione Integrata comporta un costante lavoro di indirizzo e di coordinamento di tutti i soggetti, in Italia e all’estero, svolta dalla Farnesina e dalla rete diplomatico-consolare. Si tratta di un’azione di squadra che coinvolge gli altri Ministeri, l’Agenzia ICE, l’ENIT, le Camere di Commercio Italiane all’estero, gli enti locali, il mondo dell’Università e della formazione, nonchè il settore privato, e che si svolge in un’ottica di condivisione degli obiettivi e di elaborazione dei progetti.”

Le vostre parole d’ordine sono “Tradizione e Innovazione”. Qual è il punto di partenza e come il sistema può garantire la continuità affinché le risorse investite non si-taglio2- disperdano?

“La continuità si realizza attraverso una razionalizzazione dei capitoli di spesa e aggiornando i progetti alla situazione attuale. L’innovazione è imprescindibile per mantenere la competitività e acquisire nuovi mercati, ma non basta. I mercati internazionali presentano oggi profili di complessità che rendono indispensabile per le imprese disporre anche di una strategia chiara e di strumenti efficaci. Il compito della diplomazia italiana è anche quello di sostenere le imprese nel quadro di una visione a 360 gradi dei nostri interessi, che va ben al di là della semplice connotazione economica e che racchiude una profonda componente culturale, tecnico-scientifica, storica, ambientale e secondo gli assi prioritari e strategici definiti dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina, nella cornice di un piano integrato caratterizzato da una spiccata vocazione multidimensionale.”

Tra i nuovi progetti tesi a valorizzare il made in Italy, un grande successo lo ha riscontrato la prima Giornata del Design italiano nel mondo...

“Si è trattato di una grande iniziativa culturale per sostenere il settore del design che pervade ogni aspetto della nostra vita. Più di 110 eventi in tutti i continenti per raccontare, attraverso il lavoro di designer, giornalisti specializzati, architetti, docenti, dove nasce e come si è sviluppato il design italiano. Un occasione, restando nello stesso filone, per inaugurare l’esposizione permanente ‘La Farnesina e il Compasso d’Oro’, una selezione di oggetti che hanno ricevuto il più antico e prestigioso premio al design e che sono ora ospitati nel nostro Ministero affiancando le 400 opere di arte contemporanea.”

In tanti Paesi, l’Italia è presente con successo. La promozione turistica e il settore moda in Russia e Cina, il settore archeologico in area mediterranea per citarne solo alcuni...

“In Russia e in Cina la nostra azione incontra un terreno favorevole grazie al prestigio di cui gode l’Italia, al buon livello di conoscenza della nostra cultura, delle nostre eccellenze scientifiche e tecnologiche, e grazie all’accresciuto scambio di idee, informazioni e contatti. Per incentivare il turismo culturale verso l’Italia, i nostri Uffici in Russia e in Cina stanno sempre più occupandosi della promozione al fine di incentivare la conoscenza dei territori, del nostro patrimonio artistico, architettonico, paesaggistico, cercando di indirizzare i flussi anche verso itinerari meno noti, collegati alla cucina di qualità, ai prodotti tipici, ad eventi culturali in corso. In Egitto e in tutte le aree archeologiche del mondo i nostri archeologi lavorano con passione e con sensibilità. Va ricordato anche l'azione di attrazione di giovani talenti provenienti da questi Paesi strategici nelle nostre università, al fine di creare un forte legame di queste future classi dirigenti con l’Italia.”


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