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Vite in musica

di Antonino Ianniello

Numero 232 - Luglio-Agosto 2022

Una splendida carriera quella di Alessandro Tedesco, trombonista, arrangiatore e compositore che dall’età di 11 anni non si è fermato più nell’inanellare successi


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Alessandro Tedesco, classe ’76, è un trombonista, compositore e arrangiatore beneventano. Inizia gli studi dello strumento all’età di 11 anni e si diploma nel 1997 con Francesco Del Monte, prosegue, poi, gli studi classici con Gianluca Camilli e poi con Roberto Bianchi (entrambi Primo trombone al Teatro San Carlo di Napoli). -taglio- Segue, poi, Andrea Conti (Primo trombone dell’Orchestra Sinfonica di Monaco). Ottiene la laurea in jazz con il massimo dei voti. Ottiene il ‘diploma abilitante’ prendendo parte a vari master tra cui il corso biennale ‘In Jam’ di Siena, studiando e suonando con: Glenn Ferris, Eddie Henderson, Billy Drummond, Gianluigi Trovesi, Bruno Tommaso, Tommaso Lama, Stefano Zenni, Gianluca Petrella, Marco Tamburini, Palle Danielson, Jeff Ballard, Roberto Rossi, Jack Walrath, Maurizio Giammarco, Tim Berne, Steve Turrè, Paolo Fresu, John Riley, Nguyen Le, Dennard Kenwood, Anders Jormin, Enrico Rava. Si esibisce in numerosi festival jazz italiani ed esteri: ‘Umbria Jazz’ nel 2004 e 2005, ‘Festival Jazz di Montreal’(Canada) nel 2004 e 2006, ‘Jazz Melbourne’ (Australia) 2005, ‘Roccella Jonica’, ‘Jazz in Sardegna’ nel 2008, ‘Italian Jazz festival di Londra’ nel 2005, ‘Pomigliano Jazz’ ‘Festival Eurojazz Città del Messico’, ‘Festival internazionale di jazz di Città del Guatemala’, ‘Spoleto Jazz Festival’, ‘Istanbul jazz Festival’, ‘Ravello Festival’ negli anni 2005 e 2007, ‘Nick la Rocca jazz festival’, ‘Sorrento Jazz’, ‘Napoli Jazz’. Si esibisce in locali storici come il ‘Blue Note’ di Milano ed il ‘Blue Note’ di New York. Molto intense le sue collaborazioni artistiche e discografiche: con Marco Zurzolo, James Senese, Enzo Avitabile, Don Moye, Roscoe Mitchell, Marc Johnson, Aldo Vigorito, Mario Raja, Daniele Scannapieco, Luca Aquino, Dario Deidda, Alfonso Deidda, Sandro Deidda, Piero Leveratto, Giovanni Amato, Daniele Sepe, Alberto D’Anna, Jiulian Oliver Mazzariello, Fabrizio Bosso, Pietro Condorelli, Mike Mainieri, Enrico Pierannunzi, Tom Harrell, Peter Erskine, Omar Sosa, Maurizio Giammarco, Archie Shepp, Renaud Garcia Fons, Diane Schuur, Joe Lovano, Paolo Fresu, Marco Tamburini, Richard Galliano, Roberta Gambarini, Dee Dee Bridgewater, Dave Douglas, Bob Mintzer ed altri. Nel 2008 vince il primo premio del ‘Waltex Jazz Competition’ (concorso internazionale per nuovi talenti), e incide un disco: Alessandro Tedesco/Alkèmik 5tet con l’etichetta ‘Radar’ dal titolo ‘Kimica (distribuzione Egea).-taglio2- Nel 2011entra di nuovo in Sala Registrazioni per il suo secondo disco: ‘Argonauta’ con un nuovo quartetto. Nel 2013 pubblica il suo terzo disco da leader ‘Harmozein’ prodotto da ‘Blue Serge’ che risulta tra i migliori 100 album jazz dell’anno. Per questo lavoro riceve gli elogi di Paolo Fresu e nel 2014 va sul mercato il suo quarto album ‘’Big Band Vol. 1’ con l’etichetta ‘No Voices Records’. Il suo quinto album, dal titolo ‘Jack&Rozz’ vien fuori nel 2016. Nel 2019 il suo sesto album lo incide con la Tuk music di Paolo Fresu, riceve un prestigioso premio alla carriera ‘La Musica a Benevento’ dal suo ideatore Enrico Salzano. L’esperienza del concerto con Dave Douglas sul gran cono del Vesuvio in occasione di ‘Pomigliano Jazz’ è stata così intensa che Alessandro Tedesco ne ha tratto ispirazione per il nuovo album “Magma”, il secondo per la Tǔk Music di Paolo Fresu. È dunque un concept album sul vulcano, luogo centrale nelle vicende che il musicista vive come uomo ed artista nato in Campania e che si lega alle storie di vita e musica che gli attraversano il corpo vedendolo protagonista. Con Alessandro a trombone ed all’elettronica ci sono Federico Luongo (chitarre), Mario Nappi (tastiere), Angelo Funaro (Tuba), Vittorio Riva (grande alla batteria). Un disco musicalmente variegato e dalle molteplici sfaccettature. Il sound caratteristico della band, vede l’assenza del basso elettrico che viene sostituito dalla tuba offrendo, così, un colore nuovo ed acustico che trova la giusta miscellanea con gli strumenti elettrici. Attualmente impegnato nell’attività concertistica oltre che con il suo recente quartetto (Low Frequency Quartet) anche nella collaborazione con svariati musicisti, con il quali si esibisce in numerosi Festival Jazz; collabora attivamente come trombonista solista con: Egea Orchestra (promossa dall’omonima etichetta) l’O.N.J. (Orchestra Napoletana di Jazz) diretta da Mario Raja e Salerno Jazz Orchestra.





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