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Visti da lontano

di Paola Ratti

Numero 216 - Dicembre 2020 Gennaio 2021

Lo scrittore Alessandro Cona è tornato con “Italia”, un romanzo breve “nato” in America Latina che conquista fin dalla prima pagina


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Dopo aver conquistato critica e lettori con “Passato Prossimo” (un vero e proprio caso editoriale paragonato, per il suo mood, a Dylan Dog), lo scrittore Alessandro Cona è tornato con “Italia”. Un romanzo breve che cattura fin dalla prima lettura e pubblicato (in forma indipendente) sulla piattaforma per scrittori StreetLib Write.-taglio- Protagonista è Italia, una giovane cubana con il belpaese nel destino e nel grembo. Quando il frutto della passione con un avventuriero italico conosciuto mesi prima viene improvvisamente alla luce, anche i suoi piani di raggiungere la terra promessa e lasciare Cuba finiscono per stravolgersi completamente. Ne abbiamo parlato direttamente con l'autore... Come nasce “Italia”? Quali sono state le fonti d’ispirazione per questo romanzo? “Italia è nato sette anni fa, ai tempi in cui con lo zaino sulle spalle e con qualche foglio immacolato mi accingevo ad attraversare mezza America Latina partendo dal Paese nel quale hanno luogo le vicende. È nato tra svariate avventure e problematiche che ne hanno messo in discussione la sua stessa venuta al mondo, un po' come il bambino che ha il ruolo chiave nella trama del libro. È rimasto poi pigramente dentro un cassetto per molto tempo e poi è tornato a reclamare attenzioni. Quando ho raggiunto la conclusione che avrei scritto un romanzo breve ambientato a Cuba è stato inevitabile pensare al primo libro che ho letto nella mia vita a poco più di dieci anni, vale a dire Il Vecchio e il mare di Ernest Hemingway. Devo confessare che uno dei primi luoghi visitati a L'Avana ai tempi fu proprio la bodeguita del medio dove lo scrittore era solito passare il suo tempo in cerca di ispirazione. Va detto che all'interno del mio girovagare per l'isola in tanti scrittori cardine della letteratura latino americana hanno inconsapevolmente contribuito allo sviluppo dell'opera.” Sbaglio o il viaggio rimane una costante della sua letteratura? “Rimane una costante della mia vita e mi preoccuperò quando non sarà più così. Il viaggio è ciò che permette a qualcuno di testarsi e mettersi alla prova, ma io continuo a definirmi più un cittadino che vive in tanti luoghi contemporaneamente, piuttosto che un viaggiatore assiduo.” A cosa si deve la scelta di pubblicarlo in forma indipendente su una piattaforma per scrittori?-taglio2- “L'idea è nata grazie a un amico, collega, scrittore e musicista che aveva pubblicato un racconto su una piattaforma ed è stata una prova anch'essa, considerando che in casi come questi lo scrittore diventa manager di sé stesso. Il sistema al giorno d'oggi brulica di possibilità per mettere in mostra le proprie opere e molti artisti spesso perdono più tempo nel cercare di convincere qualcuno della validità della loro opera nel tentativo di farla pubblicare, dimenticandosi che è il pubblico che stabilisce se quell'opera è valida o meno. E al giorno d'oggi anche il lettore si affida a strumenti impensabili fino a poco tempo fa per fruire di un libro”.

Pensa che il digitale possa essere anche il futuro per la letteratura o la passione per la carta rimarrà intatta? “ll digitale è già il presente per la letteratura e rischia di diventare il passato senza che la carta scompaia mai del tutto. Carta e Kindle possono convivere tranquillamente in armonia senza contrapporsi, ma diventando funzionali a seconda delle situazioni. Un viaggio in aereo di 18 ore sarà sicuramente più comodo con un tablet che contiene centinaia di titoli, così come il profumo della carta ingiallita è impagabile quando c'è un libro sul comodino ad augurarti la buonanotte.” Secondo lei il digitale, applicato alla cultura, rischia di essere invadente? “Direi di no, ha permesso alla cultura di diversificarsi e di diventare accessibile anche a chi la considerava fuori dalla portata di tutti. In questo senso la cultura stessa ha dovuto semplificarsi, barbarizzarsi per certi versi e il digitale le ha fornito una mano non indifferente.” Cosa pensa invece dell’audiolibro? “È un ottimo strumento che rende tridimensionale l'immaginazione di chi ascolta.” Prossimi progetti? “Il mio terzo libro racconterà la vita turbolenta, frenetica e fuori controllo di un manager di successo che ha un particolare chiave nella sua vita: un gemello identico che farà di tutto per scombinargli i piani.”





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