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VIOLA VALENTINO

La voce del cuore

di Marco Zorzetto

Numero 181 - Ottobre 2017

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L’artista che canta da anni temi sociali di grande spessore, rivela che il pubblico continua a ricordarla come la spensierata ragazza di “Comprami”


Tutti la ricordano come la modella degli anni Ottanta che con voce sensuale cantava “Comprami”, la Ex di Riccardo Fogli. Ma Viola Valentino è molto altro, è un universo di idee, fatto di determinazione, impegno verso il sociale e cuore. Ora si riaffaccia sul panorama musicale con un album “Eterogena Live 2017” che racchiude tutti i suoi più grandi successi.

Un live con doppio cd,come nasce questo progetto?

“Da molto tempo avevo desiderio di proporre al pubblico una raccolta dei miei successi dal vivo, soprattutto per dare la possibilità a chiunque di conoscere i miei concerti e di viverne le emozioni che solo un live può darti. ‘Eterogenea Live 2017’ è un percorso di evoluzione di trentacinque anni di carriera, che nasce dalla spensieratezza delle mie canzoni anni 80 come ‘Comprami’ fino ad arrivare a temi più impegnati come quello dell’omofobia in ‘Domani è un altro giorno’.”

Ci parli del tuo ultimo singolo "Il suono dell'abbandono"…

"È un brano che descrive le emozioni, i sentimenti e la rabbia di chi viene abbandonato, spostandone però la prospettiva: un episodio raccontato in prima persona attraverso gli occhi di un cane abbandonato dal proprio padrone. La storia viene rappresentata come un vero e proprio rapporto di coppia, perché un cane è in grado di donare lo stesso affetto, se non maggiore, di un essere umano." -taglio- Ancora una volta, tratta un tema sociale...

"In questa canzone ho voluto dare voce ad una triste realtà: l'abbandono degli animali, fenomeno che si accentua soprattutto nel periodo estivo, quando molte persone per andare in vacanza abbandonano senza ritegno i loro fedeli amici. Nonostante questa vergognosa azione sia perseguibile penalmente con sanzioni salate, ancora troppo spesso, molti cani, quando diventano un problema, vengono lasciati ai bordi della strada."

"TI AMO TROPPO", il primo singolo estratto dal tuo ultimo successo, parla della violenza sulle donne. Come nasce l’idea di questo brano?

“Nasce dalla volontà di dare voce a storie di donne che hanno vissuto esperienze traumatiche e che ho raccolto durante i miei tour. Spesso, durante i concerti, incontro persone che mi rivelano stralci delle propria esistenza, mi imbatto nel bene e nel male, nel dolore e nelle gioie: chi ha sofferto ha una luce negli occhi che so immediatamente riconoscere. Cantare l’amore felice è gratificante, ma è doveroso anche raccontare il lato malato dell’amore che purtroppo può sfociare in tragedie.”

Nella vita pensi aver amato troppo?

“Ho amato e amo molto: sono una donna difficile ed introversa, dal carattere tosto, ma quando amo, lo faccio con tutta me stessa. Ho avuto poche storie e non ho mai tradito, ma al contrario sono stata tradita. La gelosia e la presunzione deteriorano i rapporti, non sono una santa ma sono una che sa chiedere perdono e sono sempre limpida con chi amo. Nei rapporti, do molto (forse troppo!) e non sempre ricevo lo stesso.”

Il pubblico ti ricorda per “Comprami”, è difficile accettare la tua evoluzione artistica?

“Forse il pubblico ama rimanere ancorato all’immagine anagrafica di me in quegli anni, un misto tra la ragazza della porta accanto e la ragazza irraggiungibile dei sogni. Non mi capacito del perché gli anni 80 abbiano questo fascino, sono un’epoca unica dall’alchimia inspiegabile. ‘Comprami’ è allo stesso tempo la mia croce e la mia fortuna!”

Patty Pravo è la causa della rottura da Riccardo Fogli: perché omaggiarla con la tua versione de “la Bambola”?

“Perché è una grande artista e non c’è mai stato nessun dissapore tra di noi. Passata la rabbia del momento ho vissuto la separazione da Riccardo senza drammi esistenziali, avevo vent’annied ero una ragazza con tutta la vita ancora da vivere! Sono tornata a casa da mia madre e la vita è andata avanti.”

Torneresti a cantare al Festival di Sanremo?

“Se vuoi tornare a Sanremo devi semplicemente applicarti, proponendoti all’organizzazione nelle giuste tempistiche. Per quanto mi riguarda non l’ho più voluto fare, non è una mia priorità nonostante riconosca al Festival un grande valore nazional popolare nell’ambito musicale.”

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