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Viaggio nella storia

di Yvonne Carbonaro

Numero 195 - Gennaio 2019

Alla scoperta del quarto libro sulla Resistenza di Almerico Realfonzo, vincitore del Premio “Repubblica Partigiana dell’Ossola”


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Uno scritto autobiografico e storico che riassume ricordi privati e familiari intrecciati con gli accadimenti della travagliata prima metà del nostro ‘900. Il primo capitolo “Il tempo dei genitori” dà all’autore l’occasione di parlare della sua famiglia e della Grande Guerra, ma anche di fornire, secondo modalità che saranno seguite nel corso dell’intero testo, le connotazioni proprie dell’epoca riguardo alla musica, ai comportamenti, al costume. I primi anni di vita, l’infanzia e la formazione a Napoli, al Vomero, -taglio-vedono il piccolo Almerico, nato nel 1927, in veste di orgoglioso balilla immortalato in un gruppo di ragazzi nella foto di copertina. “Casa scuola e fascio” è la giusta sintesi dell’educazione impartita in quegli anni che gonfiava il petto di orgoglio nazionalistico di tanti italiani che si illusero, o vollero illudersi, sulle imperiture glorie dell’Italia fascista. Il tempo del consenso e dell’Impero va però scemando con la Seconda Guerra mondiale, quando, alleati dell’odioso Reich hitleriano, innumerevoli giovani male armati e male attrezzati furono mandati a morire in Grecia, in Jugoslavia, in Russia mentre le popolazioni civili delle città, Napoli in testa, erano oggetto di ininterrotti e tragici bombardamenti da parte degli Alleati, oltre che di fame e sofferenze di ogni tipo. Almerico divenuto, da adolescente fascista, un giovane consapevole della effettiva condizione socio politica dell’Italia, trasferitosi con la famiglia a Domodossola, comprende a pieno il senso profondo dell’antifascismo e la necessità di schierarsi convintamente con i movimenti partigiani per il riscatto e la rinascita del paese. Così, mentre Napoli, a partire dalle Quattro Giornate del settembre 1943 è libera dalle angherie tedesche, il nazifascismo imperversa crudelmente nelle regioni settentrionali. Dal 10 settembre al 23 ottobre 1944 la Repubblica Partigiana dell’Ossola ebbe 40 giorni di gloria e di vera libertà, impostata sui -taglio2-principi della legalità e della democrazia. Fu ripresa dai fascisti ma i presupposti che l’avevano ispirata furono poi di esempio all’Italia ventura dopo la liberazione. Questo libro edito da Mimesis nel gennaio 2018, è il quarto sul tema della Resistenza realizzato dal nostro autore che nel 2017 è stato insignito del Premio “Repubblica Partigiana dell’Ossola”. Realfonzo, ingegnere e professore universitario per professione e storico per passione, ripercorre la memoria delle proprie vicende lungo il filo della storia, sia essa la grande Storia delle guerre e degli uomini politici che le imposero e le pilotarono, sia la storia quotidiana della gente comune, del suo vissuto, dei suoi gusti, mode, tendenze, aspirazioni. Innumerevoli e prestigiose le fonti bibliografiche a cui fa riferimento, tutte citate nelle note, che arricchiscono di dettagli e di informazioni gli avvenimenti storici trattati. Appropriate considerazioni aggiungono al volume il carattere e lo spessore di riflessione personale su un momento epocale per l’umanità. La bella prefazione di Guido D’Agostino - Presidente dell’Istituto Campano della storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’Età contemporanea “V. Lombardi”- e le Note in Appendice di valenti studiosi e scrittori, esprimono conferma della validità storica e letteraria del lavoro di Almerico Realfonzo.





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