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Urban Djungle

di Gianmarco Tessier

Numero 220 - Maggio 2021

Il nuovo album di Dj TY1 mira alla testa delle classifiche musicali avvalendosi della collaborazione di alcuni tra i più grandi artisti Hip Hop


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Gianluca Cranco, in arte TY1, è un veterano della scuola Hip Hop, attivo da oltre vent’anni e viene considerato come uno dei migliori Dj e producer della scena rap italiana. Nonostante sia attivo da così tanto tempo, non si è mai accontentato o limitato alle sue conoscenze musicali ma ha viaggiato, -taglio-studiato e fatto numerose esperienze, anche all’estero, che lo hanno plasmato e reso un artista di fama internazionale. Inoltre, l’essere così eclettico e trasversale, lo ha reso in grado di lavorare con i più grandi performer della scena Urban, riuscendo sempre a cucire addosso agli artisti con cui lavora il perfetto sound che fosse in grado di valorizzarli. Da queste premesse, nasce “Djungle”, il nuovo disco di Dj TY1 che sarà disponibile in tutte le piattaforme streaming dal 7 Maggio. Il disco è stato anticipato dal brano “Fantasmi”, Feat. Marracash&Geolier, in uscita il 23 Aprile, e, inoltre, sono state annunciati i 24 artisti che saranno presenti all’interno dell’album, tra cui: Guè Pequeno, Massimo Pericolo, Myss Keta, Noyz Narcos, Capo Plaza e tanti altri. Attraverso Djungle, TY1 è pronto a tornare protagonista nella scena urban mostrando le sue radici insieme a tutte le sue mille anime e mille sfaccettature musicali. Ciao Gianluca, iniziamo scoprendo qualcosa in più di te e del tuo background artistico? “Ho un background che parte dall’hip hop dei primi anni ‘90 e arriva alla dance. Mi sono sempre concentrato sul lato “Dj” suonando il più possibile live e partecipando a numerosi contest, anche a livello mondiale e dal 2012 ho cominciato a produrre.” Quando e dove nasce il nuovo album “Djungle”? “Djungle nasce circa due anni fa. Dopo vari tour e dopo aver iniziato il mio lavoro di produzione, ho deciso con il mio team che era giunto il momento di fare un album con il meglio della scena hip hop italiana e doveva essere tutto prodotto da me. Il disco è cresciuto un po’ in studio a Bologna, un po’ in treno, ma soprattutto in videochiamata insieme ai fratelli Parisi che lavorano con me da Londra.” Hai messo insieme ben 24 artisti per lavorare ad un tuo progetto. -taglio2-Come hai affrontato a livello di produzione il lavoro delle singole tracce e in che modo hai scelto i featuring? “I feat. sono nati dalle produzioni. Ho cercato di cucire addosso il sound giusto per ognuno di loro, rimanendo però fedele al mio. Alcuni di questi artisti sono amici, con altri lavoro per la stessa agenzia (Thaurus), ma ci sono anche artisti che non conoscevo direttamente con i quali però c’era un rispetto artistico comune.” Cosa ci racconta di Gianluca questo album? “La voglia di continuare a fare musica. Il suono hip hop, black, etnico, elettronico e melodico con cui sono nato e sono cresciuto. È stupendo pensare che adesso l’hip hop e il rap sia così considerato dai media e dal pubblico di ogni età. In Italia, quando ho iniziato, era un movimento molto chiuso mentre ora c’è interesse, visibilità e amore verso questo genere.” Il ruolo del Dj da anni a questa parte sta crescendo in modo netto ed evidente nella scena musicale internazionale e italiana. Cosa credi di aver portato tu in questo contesto così competitivo? “Ho fatto tantissimi dj set in giro per l’Italia e non. Tanti tour, palchi enormi. Sono in giro dal ‘98 e in ogni cosa che ho fatto non ho mai trascurato la performance. Ho sempre voluto superarmi negli anni facendomi apprezzare per la mia tenacia e il mio lavoro. Credo di aver portato la mia idea di musica e il mio stile nello scegliere i dischi, creare remix e mashup live con lo scratch.” Cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere la tua stessa strada? “Quello che mi consiglio da solo tutti i giorni. Ogni giorno è il primo, non pensare mai che ce l’hai fatta, puoi fare sempre di più.”





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