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Un’amabile diavoletto

di Teresa Pugliese

Numero 226 - Dicembre-Gennaio 2021-2022

Moniè presenta “That’s my soul” nato dal suo amore per la filosofia e per l’alchimia


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La dolcezza nel pronunciare il suo nome corrisponde alla gentilezza del suo essere. Moniè è così, un’anima pura e semplice. Mi parla mentre passeggia in mezzo alla natura, mi dice che ha bisogno di ricongiungersi con la terra ogni tanto, con il mondo. E questo trasmette serenità. -taglio-La sua musica è il perfetto specchio del suo essere e “That’s my soul” parla proprio di lei. Il suo EP è composto da quattro tracce per un concept album con featuring importanti: dalla leggenda del reggae italiano Brusco al doppio disco di platino Puritano. In queste tracce c’è la sua anima, le sue radici, il viaggio che Noemi ha percorso in questi anni. Fuoco, terra, acqua, aria, quattro elementi alchemici che diventano metafora di vita, una connessione tra il microcosmo umano e il macrocosmo naturale. Da un paesino di poche anime Moniè è partita perché aveva fame di vita, di sapere e di conoscere qualcosa andasse al di là di tutto quello che era stato fino al allora il suo mondo. Ecco cosa ci ha raccontato. In questo lavoro c’è molto di te, hai racchiuso il tuo percorso di vita vero, tutto quello che è successo fino a qui vero? “In ogni percorso artistico e musicale arriva il momento in cui si sente il bisogno di racchiudere in un album unico tutte le emozioni, tutto il vissuto. Non ce la facevo più a tenermi le cose dentro e dovevo trovare il modo di confrontarmi con il mondo. Perché anche se non sembra sono una persona molto chiusa, ma quando si tratta di musica e di canzoni riesco ad esprimermi al cento per cento, riesco a dare tutta me stessa e riesco a confrontarmi con gli altri. Scrivere questo album mi ha permesso di poter dire quello che pensavo, di poter trasmettere quello che avevo dentro e l’ho rinchiuso tutto in quattro canzoni.” In quest’album c’è un binomio particolare tra gli elementi della natura e quello che tu sei. Come nasce questa unione? “Io ho sempre amato la filosofia che era la mia materia preferita a scuola e adoro anche l’alchimia. Ero un diavoletto, andavo male in tutte le materie, però quando c’era filosofia, non so perché, stavo in silenzio per due ore intere. -taglio2- Ho sempre adorato il “tutto scorre” di Eraclito e l’idea che in un fiume non potrai mai fare il bagno due volte. L’alchimia mi piace perché io sono uno spirito libero, adoro i boschi, i fiumi, sono nata in mezzo la natura ho sempre cercato il contatto con la terra, lo sto facendo anche ora mentre ti parlo. È una cosa che mi da energia. Credo che noi esseri umani siamo fatti di energia e che la assorbiamo. Io ho cercato di incannarla e di utilizzarla sempre nel giusto modo. Tutto questo è collegato al fuoco e all’acqua. Ho cercato di conoscere di più sia la materia che me stessa.” In “No Money racconti che un giorno, senza soldi ma con tanti sogni in tasca, sei partita per Londra. Parli di questo periodo e lo fai attraverso l’acqua. Che esperienza è stata? “Inizialmente è stato un voler scappare dalla mia terra d’origine, il fatto che tutto era uguale, ogni giorno era simile all’altro. Io sono una persona che non riesce a sentirsi viva e che non riesce a fare tutti i giorni sempre lo stesso tipo di cose. Sono scappata anche di casa anche perché i miei erano contrari a questo, ma è stata un’esperienza che mi ha fortificato in tutto e per tutto, mi ha reso la persona che sono oggi. Se non avessi fatto questa esperienza non avrei potuto neanche scrivere cose del genere. Sono nata in un paesino di 520 abitanti e avevo bisogno di sentirmi libera, di vivere altro, avevo bisogno di vedere altre realtà.” Oggi sei tornata alle tue origini. In questo album canti anche in italiano ed hai incontrato Brusco con in quale hai collaborato. Come vi siete conosciuti? “L’ho conosciuto casualmente, ci siamo subito presi. Non sono soltanto io che ho scelto lui, ma è stato anche lui che ha scelto me. È un po' come quando ti prendono sotto l’ala e cercano di farti spiccare il volo. Lui sicuramente in me ha sentito e visto qualcosa di forte e unico, me l’ha sempre detto, e la nostra unione ha portato alla nascita di questo pezzo che era nato in modo differente e che nel tempo si è evoluto.”





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