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Un sound ricercato

di Antonino Ianniello

Numero 256 - Dicembre 2024 - Gennaio 2025

Una voce incredibile per un album da assaporare dalla prima all’ultima traccia: questo e molto altro è “La luna vista dalla luna” di Alessia Martegiani


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È uscito qualche giorno fa, su tutte le piattaforme digitali, il nuovo album della cantante Alessia Martegiani “La luna vista dalla luna”, lavoro pubblicato per l’etichetta ‘MusiCab - Musical Production’. -taglio- Il disco è composto da dieci brani originali presentando molteplici sonorità. Seppur contaminate da diversi generi musicali, le i brani mantengono una precisa coerenza stilistica, sia nel sound acustico sia in quello processato con effetti timbrici e di editing. Le dieci tracce, alla cui realizzazione hanno collaborato musicisti di primo piano della scena nazionale quali Massimiliano Coclite (pianoforte e cori), Fabrizio Mandolini (sassofono tenore, contralto e soprano), Pietro Pancella (contrabbasso, basso elettrico, elettronica), Bruno Marcozzi (batteria e percussioni) e Ivan D’Antonio (cori e sound engineer), sono supportate da sfondi sonori improvvisati che, in alcuni momenti, rimandano alla ricerca del free jazz. Altre volte, invece, le influenze compositive sono riconducibili al mood francese, alla bossanova e allo choro, ma non mancano neppure momenti estemporanei dove la ricerca del suono, del fraseggio e dello spazio viaggia nella direzione di una musica, per così dire, ancestrale. ‘La luna vista dalla luna’ è un album dalle sonorità calde e morbide, ma presenta anche momenti in cui l’energia si propaga attraverso la tensione ritmica e la ricerca del dialogo tra la voce di Alessia Martegiani e quelle di tutti gli strumenti, intente a disegnare trame melodico-armoniche che proiettano verso una musica inclusiva e partecipata. La Martegiani è una delle voci emergenti del jazz contemporaneo in Italia, stiamo trattando di una musicista versatile e talentuosa e di un’artista che si distingue per la sua semplicità nell’unire tradizione e innovazione. Nata a Roma, si forma in ambito jazzistico, sviluppando uno stile personale che mescola elementi della tradizione jazzistica con influenze moderne e sperimentali. La sua musica si caratterizza per un sound ricco di emozioni, espressione e dinamismo,-taglio2- che si riflette in una visione del jazz contemporaneo aperta alla contaminazione di vari generi. Alessia Martegiani è una cantante, ma la sua musica non si limita alla sola voce. È anche autrice e arrangiatrice, e ha collaborato con diversi musicisti di spicco nel panorama jazz italiano e internazionale. Tra i suoi progetti principali, spicca il suo lavoro, come leader di band e il coinvolgimento in ensemble che mescolano jazz, improvvisazione, e altri linguaggi musicali. Alcuni dei musicisti con cui ha lavorato sono Massimo Nunzi (trombone e direzione musicale), con il quale ha sviluppato importanti collaborazioni, Marco Marzola (basso), Luca Lo Bianco (batteria), Stefano D’Angelo (piano). Questi componenti contribuiscono a un suono che bilancia improvvisazione, complessità armonica e un approccio di ricerca che è tipico del jazz contemporaneo, ma che non rinuncia mai alla forza melodica e ritmica che caratterizza il linguaggio jazzistico. Il sound di Alessia è una fusione di influenze, che va dalle radici del jazz tradizionale fino ad arrivare a una dimensione più sperimentale e contemporanea. La sua voce è uno degli strumenti più distintivi del suo linguaggio musicale: ha un timbro caldo, ricco di sfumature, che sa passare con naturalezza dall’intensità emotiva a una leggerezza di fraseggio, sempre alla ricerca di nuovi orizzonti espressivi. I suoi arrangiamenti sono sofisticati e spesso sorprendono per la capacità di amalgamare il linguaggio jazz con suggestioni di altri stili musicali, dal soul alla musica elettronica, passando per il pop e la musica etnica. Questo approccio la rende una figura interessante non solo per gli appassionati di jazz, ma anche per chi è curioso di esplorare territori musicali più ampi. Alessia Martegiani è anche attiva in ambito didattico, insegnando jazz e improvvisazione in contesti accademici e di formazione musicale, dove trasmette la sua passione per il genere, l'importanza dell'improvvisazione e del dialogo creativo tra i musicisti. In sintesi, la jazz singer si distingue per la sua apertura, il suo dinamismo e il suo respiro internazionale, con una particolare attenzione alla qualità dell'interazione tra i componenti del gruppo e la ricerca di un suono unico e personale.





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