A Cagli (PU) il tributo dedicato ad Angelo Manuali, ne parliamo con il Presidente di Giuria Pasquale Matrone
Un’ occasione imperdibile quella che offre il premio “Angelo Manuali- Il tributo dei giorni” proposto dalla casa editrice BastogiLibri con collaborazione del Comune di Cagli (PU), e che si colloca all’interno del progetto “Rigenerazione urbana - Rigenerazione umana” ospitato nelle iniziative promosse da Cagli con Pesaro Capitale della Cultura 2024.-taglio- Un premio che rende onore e merito ad un personaggio di grande spessore umano e culturale, e che ha lasciato un segno indelebile sia a Cagli, sua città natìa, sia nella letteratura contemporanea. Abbiamo intervistato Pasquale Matrone docente di filosofia, scrittore, grande amico di Manuali e Presidente di Giuria del premio. Il Premio, come tributo a Manuali, un personaggio che ha lasciato il segno sia a Cagli, sua città natìa, che nella letteratura contemporanea? “Un tributo al poeta; e all’uomo, sorretto da profonda tensione etica. Tributo è anche la chiave di lettura del Premio che, nell’intestazione, si completa con la frase Il tributo dei giorni, esplicito rimando al titolo di un’opera in cui Manuali sostiene che, per dare senso alla vita, occorre viverla con fiducia, lavoro e passione… Avvocato e docente, nel 1979, Manuali rileva la Casa Editrice Bastogi di Livorno, trasferendola a Foggia, con la sigla Bastogi Editrice Italiana e ampliandone il catalogo...”. Quando e come nasce la sua amicizia con Manuali? “Nel 2002, nella serata finale di un premio presieduto da Mario Luzi, in Provincia di Siena. Vinse Camilleri. Tra i premiati: Roberto Pazzi, Roberta Manuali, per il saggio Carmen Consoli, e io per la raccolta di racconti Per favore, spegnete quella luce, edita da Cedam. Ci ritrovammo, a cena. Gli parlai di Pompei e il segreto della Porta del Tempo, un mio inedito… Qualche mese dopo, lo pubblicò.” Il premio si inserisce in un progetto mirato a rimarcare il collante che lega la rigenerazione urbana a quella umana. Come mai questa scelta? “Il degrado delle periferie è la variabile più incisiva della deriva culturale, morale e sociale di spazi residenziali invivibili. Risanare i luoghi, ripensarli mettendo al centro la persona e le sue esigenze materiali e spirituali è il primo passo verso la rigenerazione dell’uomo… -taglio2-Negli scritti e nella vita, Manuali ha sempre onorato questa filosofia.” Quanto incidono sulla riscoperta della lettura e della scrittura, eventi come questi, in un mondo in balìa dell’effimero, dell’apparire, della velocità e della tecnologia? “Chi sa leggere sa distinguere il vero dal falso, conosce i propri limiti, si abitua a documentarsi e a ragionare con la propria testa. Chi sa scrivere sa organizzare le proprie idee e comunicarle agli altri con chiarezza. Lettura e scrittura aiutano a capire che l’essere vale più dell’avere; e che la tecnologia non va fermata ma solo governata da un uomo nuovo, più maturo e attento… Manuali non ha mai distolto lo sguardo da quest’ orizzonte…”. Quanto è importante occuparsi di cultura umanistica e conoscere autori come Manuali? “La letteratura ha un ruolo prezioso nella formazione dell’uomo, nella rigenerazione del mondo e nella costruzione della pace. La pace va costruita. Manuali lo sottolinea in I sentieri della conoscenza tra sacro e profano. Dalle culture etniche agli universi paralleli, uno dei suoi ultimi libri. La cultura umanistica è il cemento della costruzione, in quanto letteratura e filosofia interagiscono, fornendo a chi ne scopre le relazioni un mezzo utile a confrontarsi in maniera fattiva con la realtà. Negli ultimi anni d’insegnamento nel Liceo “Copernico” di Prato, ho tenuto seminari pomeridiani sul tema “Filosofia, linguaggi e scrittura” mirati a far comprendere agli studenti che, nella letteratura autentica, c’è filosofia tradotta in vissuto e, per questo, molto più concreta. Angelo Manuali è venuto in Toscana a tenere una lectio magistralis sull’argomento”.