logo-musica

Un napoletano latino

di Angelo Luongo

Numero 200 - Giugno 2019

Franco J Marino presenta il suo nuovo disco, tra classicità e suoni mediterranei


albatros-un-napoletano-latino

Franco J Marino è un cantautore di origini napoletane ma dall’animo internazionale, musicista e compositore di tanti successi ora presenta il suo nuovo progetto discografico, “Napolatino”, anticipato in radio dal singolo “Procida”. Il disco, uscito lo scorso 7 giugno è interamente prodotto da Mauro Malavasi, e riassume l’essenza dello stile dell’autore, in un mix innovativo e accattivante tra la canzone d’autore mediterranea e latina ad una danza suadente e non veloce attraverso una chiave ritmica originale, che lui stesso chiama “tamuè”. “Napolatino” è uno stile di vita, prima che “genere musicale”, un invito a vivere la vita con un sottofondo di ritmi latini e conturbanti. Franco riesce a fondere perfettamente la tradizione della canzone d’autore napoletana con suoni e colori tipicamente mediterranei, dando vita a testi d’amore, per la vita e per la propria terra.-taglio-

Il tuo album è contraddistinto da una ritmica che tu chiami “tamuè”, cos’è nello specifico?

“Già il titolo dell’album è la sintesi di quello che vuole essere il tamuè, dentro questo lavoro c’è una ricerca di sonorità e un mix fra canzone autorale e una danza che si esprime attraverso una chiave originale che poi è venuta così quasi per caso, diventando fondamentale per questo lavoro discografico. L’ho chiamata così, ma in realtà è un neologismo, tutto l’album è incentrato su questo ritmo, il ritmo tamuè, che è ricco di sonorità che partono da Napoli e poi vanno verso il Mediterraneo incontrando il mondo latino. Un Napoletano che compone dei brani che hanno un sapore anche latino è una cosa particolare, ‘Napolatino’ è la sintesi di questi due mondi.”

“Procida” è il tuo nuovo singolo, ed è un omaggio a questa meravigliosa isola. Quanto sei legato alle tue origini?

“Questo brano è stato scritto proprio a Procida, che è un isola alla quale sono molto legato anche nei ricordi adolescenziali, ci passavo l’estate, poi ci sono tornato spesso con Tony Esposito, lui aveva una casa e così andavamo lì prima di partire per il tour, era il punto nevralgico delle nostre avventure in musica. Procida è un posto che ti riconcilia con la vita, infatti appena posso ci ritorno. Proprio questa sensazione di libertà, questa calma apparente e magica che si trova sull’isola mi ha dato lo spunto per scrivere questo brano, che poi è un invito a prendere la vita con più calma, fermarsi un attimo e prendere le cose così come vengono.”

C’è qualche artista, nello scenario del cantautorato -taglio2-partenopeo, al quale di ispiri o ti sei ispirato per questo lavoro?

“Io traggo ispirazione sempre dalle mie radici, ma in particolare ho come riferimento la tradizione classica napoletana, poi è chiaro che negli anni sono usciti fuori altri grandi artisti che hanno rivoluzionato la musica, non solo quella napoletana ma anche internazionale. Arbore ha trattato la canzone classica napoletana mischiando suoni un po’ neolatini, ma non mi vengono in mente grossi nomi che abbiano fatto quello che ho fatto io in questo lavoro, un qualcosa di originale, non omologato.”

Mauro Malavasi, storico producer che ha scoperto tante star del panorama della musica italiana, ha prodotto il tuo album: com’è stato lavorare con lui?

“Ho incontrato Mauro parecchi anni fa, la prima collaborazione che facemmo insieme è stata con Lucio Dalla, infatti scrissi con lui il testo di un brano presente nell’album ‘Ciao’. Lavoro con Mauro da ormai tanti anni, è stato il primo ad ascoltarmi e a credere in me veramente. Quando gli ho raccontato cosa avevo in testa, la cosa mi faceva un po’ paura, invece lui ha sposato immediatamente l’essenza di questo progetto. Mauro è un po’ come Lucio, due napoletani mancati.”

Il messaggio che cerchi di trasmettere nel tuo nuovo lavoro è di vivere una vita un po’ slow, più tranquilla, quanto ci riesci veramente, e quanto la musica ti aiuta in questo?

“In realtà se vivessi una vita serena e tranquilla non scriverei così. La musica mi dà tanto, ed io riesco a trasmettere molto attraverso le note, mi dà la dimensione di cui ho bisogno, quella tranquillità sperata.”





Booking.com

Booking.com